24 Jun, 2025 - 13:15

Ritrovata un'antica fornace a Coriglia. È la conferma della presenza degli etruschi

Ritrovata un'antica fornace a Coriglia. È la conferma della presenza degli etruschi

Sta dando i primi frutti la nuova campagna di scavo presso l'area archeologica di Coriglia, a Castel Viscardo, non distante da Orvieto. In questi giorni è emersa un'antica fornace etrusca molto ben conservata. Un ritrovamento che rappresenta un punto di svolta negli studi sulla zona dal momento che conferma in pieno la presenza degli etruschi. A parlarne con l'Ansa regionale è stata Silvia Simonetti, archeologa responsabile degli scavi.

Coriglia abitata sin da tempi antichissimi: la conferma

La fornace, individuata sotto il piano stradale d'accesso all'insediamento, è di forma quadrangolare; sul piano di cottura dove sono visibili su mattoni e l'argilla rossi, i segni dell'azione prolungata del fuoco. Un reperto significativo che apre a un "inaspettato scenario sulla fase più antica del sito, già noto per il rinvenimento di una mansio romana". Come spiegato da Simonetti, questa fornace "attesta con certezza l'esistenza di un'area produttiva pre-romana, che fa risalire le attività di questo luogo almeno all'età ellenistica".

Coriglia che sorge nei pressi del fiume Paglia, lungo due antiche vie consolari, la via Traiana Nova e la via Cassia è un sito di grande interesse archeologico dove se la presenza romana è ampiamente documentata, quella del misterioso popolo etrusco appariva più debole. Almeno finora.

La tradizione millenaria della lavorazione dell'argilla

La fornace non solo accerta la presenza degli etruschi ma fornisce informazioni anche sulle loro attività tracciando un collegamento diretto con la contemporaneità. Gli etruschi, infatti, lavoravano l'argilla esattamente come avviene ancora oggi nella zona di Castel Viscardo. Una tradizione antichissima ed è facile supporre che in loco ci  siano altre fornaci.

"Probabilmente - ha detto Simonetti - abbiamo rinvenuto la prima fornace della zona. Gli elementi indispensabili, come argilla, acqua e vie di comunicazione, qui non mancavano né allora né oggi". 

L'anno scorso il ritrovamento della mansio romana

Nel 2024 gli scavi avevano restituito la mansio romana, posta lungo la via Traiana Nova, una vasta area che in antichità era destinata a ricovero per animali e viaggiatori. Qui vennero alla luce molte monete, un anello recante l’iscrizione “Roma” oltre a numerosi reperti in bronzo e terracotta.

"Lo scavo – ha concluso Simonetti – ci obbliga a rivedere le nostre conoscenze e amplia notevolmente il potenziale di Coriglia. Serviranno nuove campagne e un approccio estensivo per approfondire la stratigrafia e sciogliere i molti interrogativi ancora aperti".

Il sindaco Longaroni: "Ci impegniamo a proseguire le campagne di scavo"

Da ormai 18 anni le campagne di scavo a Castel Viscardo vedono all'opera studenti e docenti provenienti da due college americani: il Saint Anselm College e il Kansas City Art Institute. Quella tra Italia e Stati Uniti è una collaborazione proficua che sta valorizzando un territorio dove da cui, come dimostrato dall'ultimo ritrovamento, emergono ogni anno nuove testimonianze.

Daniele Longaroni, sindaco di Castel Viscardo, ha accolto con entusiasmo la nuova scoperta. "Il nostro territorio continua a regalarci autentici tesori archeologici che raccontano una storia millenaria - ha commentato con l'Ansa dell'Umbria -. Il ritrovamento della fornace etrusca rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio e di prestigio per il nostro Comune".

La storia dell'Umbria svela meraviglie e, a quanto pare, c'è ancora molto da scoprire. "Come amministrazione - ha sottolineato il primo cittadino - ci impegneremo a valorizzare queste aree e a renderle sempre più fruibili per cittadini e visitatori.Speriamo di poter proseguire le campagne di scavo e arricchire ancora il nostro patrimonio".

Per chi volesse immergersi nella conoscenza del sito, l'area di Corgilia recentemente si è dotata di una nuova cartellonistica che consente una visita virtuale e in realtà aumentata con una ricostruzione degli antichi insediamenti. Inoltre molti reperti sono visibili nel museo archeologico di Castel Viscardo che si trova nel centro cittadino.

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Sara Costanzi
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