21 May, 2025 - 11:46

Respinta mozione censura a Bori. Proietti ribadisce "fiducia con convinzione"

Respinta mozione censura a Bori. Proietti ribadisce "fiducia con convinzione"

Era in ballo da tempo e ieri poco dopo le una di notte, dopo una lunghissima seduta durata oltre 13 ore, l'assemblea legislativa dell'Umbria ha dato il suo responso. Con 12 voti contrari e 8 favorevoli, è stata respinta la mozione di censura a Tommaso Bori, astenutosi dalla votazione. Le accuse mosse dai consiglieri di opposizione all'assessore regionale al Bilancio e vicepresidente delle Regione, affondano le proprie radici nella girandola dei numeri intorno al 'buco' della sanità umbra su cui, affermano, Bori avrebbe diffuso affermazioni "gravemente fuorvianti".

Le motivazioni dell'opposizione

Laura Pernazza (FI) prima firmataria della mozione di censura ha sostenuto che Bori avrebbe messo in atto una strategia comunicativa basata su false informazioni. Il 'buco' iniziale, in base alla ricognizione della società privata Kpmg e non dell'Agenas, che avrebbe dovuto essere l'ente deputato, era di 243 milioni di euro. Cifra più volte ritrattata fino ad arrivare ai 34 milioni certificati dal Mef. Nel mezzo lo spauracchio del commissariamento e alla fine la "manovra salva-Umbria" che aumenterà a scaglioni le tasse agli umbri per ripianare il debito.

"Non esiste nessun buco di bilancio né l’ammanco di 243 milioni di euro, come non esiste il documento della Kpmg. Affermazioni non corrispondenti al vero che hanno creato allarme sociale" ha dichiarato Pernazza chiedendo la censura e la revoca del mandato a Bori.

Bori: "Non ci faremo trascinare in questo vortice"

Dalla maggioranza si sono stretti intorno a Bori e non hanno mai avuto dubbi sulla correttezza del suo operato. "Stiamo ancora discutendo su cosa è stato detto, scritto, un continuo voler analizzare che credo sia solo un pretesto da parte dei consiglieri di destra per distrarre i cittadini - ha commentato Bori dopo la bocciatura della mozione -. Non ci faremo trascinare in questo vortice".

Pesa, ha dichiarato, l'odio che a lui e alla presidente Proietti è stato riservato nei mesi scorsi ma spera anche in tempi migliori. "Vorremmo lavorare insieme - ha detto  - per efficientare il sistema sanitario regionale e non permettere che qualcuno rinunci a curarsi".

E sui numeri della manovra ha sottolineato l'impegno per tutelare le fasce più deboli: "non mille euro a famiglia il costo pro capite ma 245. Resta il fatto che un paziente su dieci rinuncia a curarsi, migliaia di famiglie sono in povertà per pagarsi terapie e esami medici. Tanti hanno sottoscritto assicurazioni private. Mobilità passiva anche per operazioni semplici. Il ricorso al privato è la vostra eredità" ha contestato ai consiglieri dell'opposizione. Bori ha accusato i suoi predecessori di aver "lavorato senza un piano sanitario, solo una bozza senza alcun accenno alla salute mentale e con la riduzione dei distretti territoriali da 12 a 4".

"Abbiamo fatto una scelta precisa per migliorare l'assistenza sanitaria pubblica - ha concluso -, nella consapevolezza che la situazione non si poteva tamponare o coprire con risorse destinate ad altro. Manovra fatta entro il 15 aprile per evitare il termine oltre il quale sarebbe scattato il pericolo commissariamento. Una scelta emergenziale e inevitabile".

Proietti: "Ora ripartiamo"

La prima a sostenere Bori e il piano di rientro è sempre stata la presidente della Regione Stefania Proietti. "Ribadisco con convinzione la mia fiducia nei confronti dell'assessore Bori - ha commentato -. Mal si comprende questo modo di creare un caso su questioni che sappiamo tutti benissimo essere reali. Non si poteva colmare il disavanzo strutturale in un altro modo. Altre regioni sono state costrette a fare una manovra fiscale".

"Ora - auspica la governatrice - voltiamo pagina, ripartiamo. Usiamo un linguaggio nuovo per portare la regione fuori da questa fase critica. Per risollevare la regione serve un grande patto di coesione, servono le riforme, che dobbiamo fare insieme, in una leale collaborazione istituzionale".

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Sara Costanzi
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