Nell’ambito della 67esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, torna la rassegna “Resistenza Naturale” con film e documentari dedicati ai temi della sostenibilità ambientale. Realizzata in collaborazione con Cai Spoleto e Legambiente Spoleto, in programma ci sono una serie di proiezioni che partono da oggi, primo luglio fino a venerdì 5 che si terranno al Cinéma Sala Pegausus. Tra le novità del 2024 c’è “Resistenza Naturale Kids” che prevede un’apposita programmazione dedicata ai più piccoli.
“Resistenza Naturale”: il programma completo
- Lunedì 1 luglio alle 18:00 e mercoledì 3 luglio sempre alle 18:00 per “Resistenza Naturale Kids” ci sarà “La quercia e i suoi abitanti” un documentario di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux, candidato ai César 2023 come Miglior Documentario. Protagonista è un’antica quercia del 1810, simbolo di forza, resistenza e soprattutto di vita che i due autori indagano con la macchina da presa.
- Lunedì 1 luglio alle 21, arriva “L’avamposto” documentario di Edoardo Morabito, vincitore del Premio come miglior documentario al Festival del Cinema Italiano di Madrid 2023. La storia è quella dello scozzese Christopher Clark, che ha vissuto per più di due decenni in Amazzonia con l’obiettivo di far coesistere tecnologia e natura.
- Martedì 2 luglio alle 18 e venerdì 5 luglio ore 18:00 torna “Resistenza Naturale Kids” con “Yuku e il fiore dell’Himalaya” un film di Rémi Durin e Arnaud Demuynck, presentato al Locarno Film Festival e all’Annecy International Animation Film Festival. Racconta la storia della topolina Yuku e del suo viaggio per raccogliere il magico fiore dell’Himalaya per far tornare in vita l’amata nonna.
- Martedì 2 luglio alle 21, sarà la volta de “La canzone della Terra” di Margreth Olin, selezionato agli Academy Award come Miglior Film Internazionale. Una maestosa sinfonia che attraversa le vallate norvegesi dove i suoni della terra si armonizzano alla perfezione.
- Mercoledì 3 luglio alle 21, “Alcarràs” di Carla Simón, vincitore dell’Orso d’orso come Miglior Film al Festival di Berlino 2022. Una storia di riscatto ambientata nella campagna della Catalogna dove una famiglia vede usurpato il proprio frutteto dall’arrivo dei pannelli solari.
- Chiusura venerdì 5 luglio alle 21 con un serata evento. Si parte con “Until the End of the World“, documentario di Francesco De Augustinis, presentato al Festival Du Film Vert 2024 e al 21° International Ocean Film Festival. Un viaggio ai confini del Pianeta, alla scoperta dell’allevamento intensivo di pesci. A seguire l’incontro con il regista e la presentazione del libro “Ho mangiato troppa carne – Perché mangiamo animali e cosa succederà se smettiamo di farlo” di e con l’autore Lorenzo Bigiarelli.
Il Festival dei Due Mondi e la sostenibilità ambientale
Quella della sostenibilità ambientale è una battaglia che il Comune di Spoleto porta avanti ormai da diversi anni e che il Festival dei Due Mondi abbraccia e condivide. Proprio ieri, è stato inaugurato il “Bosco di San Gregorio” un innovativo bosco urbano che sorge nella centralissima Piazza Garibaldi. Una vera oasi che contribuirà a regolare il microclima e che diventerà una protezione contro le isole di calore. Si tratta di una iniziativa che valuterà l’influenza della vegetazione sulla piazza e sulle parti a essa collegate grazie al monitoraggio della temperatura in tempo reale con degli appositi display.
Il “Bosco di San Gregorio” è un progetto sperimentale nato dalla collaborazione tra la Fondazione Festival dei Due Mondi e il Comune di Spoleto, con la supervisione di Stefano Mancuso, l’illustre scienziato che ha dato il via alla “Plant Revolution” svelando aspetti inediti sulla sorprendente intelligenza delle piante. Ispirandosi al giardino all’italiana, all’interno del bosco urbano trovano spazio gelsi e cipressi, nuove panchine e fiorire che sono state realizzate riciclando il legno proveniente da materiali da imballaggio. Un’azione doppiamente virtuosa perché a crearle è stata la falegnameria “Echo Labs“, impresa sociale dove lavorano richiedenti asilo insignita per il secondo anno consecutivo del prestigioso riconoscimento “Welcome. Working for Refugee Integration” dall’UNHCR Italia.