29 Jun, 2025 - 08:00

Regione Umbria e Province, parte il confronto sul riordino delle funzioni: tensione aperta con Terni sulla polizia locale

Regione Umbria e Province, parte il confronto sul riordino delle funzioni: tensione aperta con Terni sulla polizia locale

Un confronto diretto per ridefinire il perimetro delle funzioni amministrative e rafforzare il ruolo delle Province nella governance regionale. Si terràdomani, lunedì 30 giugno, alle ore 10.30 a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale dell’Umbria, l’incontro promosso dalla Presidente della Regione, Stefania Proietti, con le Province di Perugia e Terni. Sul tavolo: il riordino delle funzioni di area vasta, gli accordi in essere e una nuova fase di programmazione condivisa.

L’appuntamento segna l’avvio formale di un processo di revisione amministrativa che mira a “rilanciare il ruolo delle Province” come previsto dalla legge regionale di riordino. Un passaggio che si inserisce in una cornice più ampia di riorganizzazione della pubblica amministrazione umbra, in un momento in cui si evidenzia la necessità di maggiore coordinamento tra i livelli di governo.

“Siamo convinti - ha dichiarato la Presidente Proietti - che solo attraverso un confronto franco, operativo e continuo con le Province potremo dare piena attuazione a una governance multilivello capace di rispondere in modo efficace alle esigenze dei territori”.

All’incontro parteciperanno anche i dirigenti e i responsabili delle funzioni di bilancio delle amministrazioni coinvolte. Il confronto sarà operativo e centrato su aspetti tecnici, economici e gestionali delle deleghe affidate, con l’obiettivo di analizzare punti di forza e criticità delle convenzioni in essere.

“Con questo incontro vogliamo fare il punto sullo stato degli accordi - ha aggiunto la Presidente - e gettare le basi per una revisione condivisa delle funzioni, alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni e della necessità di rendere più efficiente l’amministrazione pubblica”.

Tensione tra Provincia di Terni e Regione sulla convenzione per la polizia locale: “Scelta unilaterale e senza interlocuzione”

Se da un lato si inaugura una fase di cooperazione, dall’altro nei giorni scorsi erano emerse frizioni rilevanti, in particolare con la Provincia di Terni. Il Presidente Stefano Bandecchi e il Vicepresidente Francesco Maria Ferranti hanno comunicato ufficialmente alla Regione la rinuncia al rinnovo della convenzione per la gestione della polizia provinciale.

“Quella convenzione ha come unico risultato di continuare a indebolire la nostra polizia”, hanno affermato i vertici provinciali, che lamentano l’assenza di interlocuzione da parte della Regione e il mancato riconoscimento delle criticità già segnalate. Il corpo della polizia provinciale ternana, infatti, è composto oggi da soli 7 agenti, una condizione ereditata dalla riforma Delrio che, secondo Bandecchi e Ferranti, impedisce alla Provincia di operare con efficacia.

La Provincia aveva dunque rinnovato la richiesta di un incontro urgente con la Regione per discutere la riattribuzione delle funzioni in materia di caccia, pesca e politiche agricole, considerate strategiche per il territorio. E con l'incontro di domani,l'ambizione della presidente Proietti è quello di dare il via aun percorso condiviso di analisi, aggiornamento tecnico, valutazione e progettazione delle competenze e delle responsabilità tra Regione ed enti di area vasta.

Ma Terni arriva al summit suonando i tamburi di guerra. Perché già a gennaio scorso, come ha ricordato il Vicepresidente Ferranti, la Provincia aveva sollecitato la Regione a rivedere la convenzione e a prevedere risorse idonee per garantire la gestione delle funzioni delegate. Secondo i vertici provinciali, infatti, l’assenza di un corpo di polizia regionale e la mancanza di accordi adeguati con le Province comportano una rinuncia implicita alla programmazione e al controllo in materia ittico-venatoria.

Una nuova fase istituzionale tra cooperazione e frizioni: la Regione punta a ricostruire un equilibrio funzionale

Lunedì sarà dunque un banco di prova importante non solo per la qualità del confronto tecnico, ma anche per verificare la tenuta dei rapporti istituzionali tra Regione e Province. Il clima appare collaborativo, ma segnato da contraddizioni operative che richiederanno una visione amministrativa condivisa, risorse adeguate e un chiaro assetto di responsabilità.

“L’Umbria ha bisogno di una macchina amministrativa che funzioni in modo integrato, valorizzando ogni livello istituzionale”, ha concluso la Presidente Proietti, ribadendo l’intenzione di promuovere una riforma istituzionale capace di affrontare le sfide del presente e del futuro.

Un obiettivo ambizioso, che dovrà misurarsi con i nodi irrisolti emersi dal confronto con Terni e con la necessità di trasformare l’incontro di lunedì in un punto di partenza concreto e operativo.

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Federico Zacaglioni
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