La Provincia di Terni ha detto "No" al rinnovo della convenzione per la polizia provinciale. Il Presidente della Provincia e Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, con il sostegno del vice presidente Francesco Maria Ferranti, attraverso una nota ufficiale inviata alla Regione Umbria, ha comunicato la decisione.
"Quella convenzione ha come unico risultato di continuare a indebolire la nostra polizia - hanno dichiarato Bandecchi e Ferranti - C'è profonda insoddisfazione per una decisione che è stata presa senza alcun confronto con la Provincia e senza tenere conto delle criticità più volte segnalate, in particolare quelle legate alla grave carenza di personale nel corpo della polizia provinciale, ridotto, a seguito degli effetti della riforma Delrio, a soli sette agenti".
Il vicepresidente ricorda poi che già a gennaio scorso, in qualità di presidente reggente, aveva sollecitato la Regione a modificare la convenzione e a prevedere risorse idonee per gestire queste importanti funzioni. "Questa convenzione con così esigue risorse, senza un Corpo di polizia regionale che possa svolgere le funzioni di controllo ittico-venatorio e non stipulando convenzioni adeguate con le Province che permettano loro di gestire in modo produttivo questo compito, - sottolineano infine - non consente alla Provincia di effettuare una seria e positiva attività di programmazione e tutela in materia ittico-venatoria".
Bandecchi e Ferranti hanno, poi, contestualmente rinnovato alla Regione la richiesta di un incontro urgente per definire la riattribuzione alle Province di importanti mansioni nei settori della caccia, della pesca e delle politiche agricole.
Lunedì prossimo 30 giugno a palazzo Donini previsto un primo vertice tra Presidente della Regione e i due presidenti di Provincia per programmare azioni di coordinamento su vari ambiti operativi. Intorno allo stesso tavolo si ritroveranno Proietti, Presciutti e Bandecchi. Dopo, però, la comunicazione di queste ore ci sarà senza dubbio da lavorare per collimare le diverse esigenze.