Che Umbria Jazz sia il festival dei record non è certamente un mistero. Il più importante festival jazzistico italiano, fra i più rinomati del panorama internazionale, ha chiuso l’edizione 2024 con numeri da capogiro: sono stati 42mila i biglietti venduti per un incasso di 2 milioni e 400mila euro. Dal 12 al 21 luglio scorsi circa 450mila persone hanno affollato Perugia per gli oltre 250 eventi in calendario, la maggior parte dei quali gratuiti. A ulteriore conferma dei grandi numeri della kermesse umbra, arriva uno studio che, dati alla mano, dimostra come nel 2024 Umbria Jazz sia stato uno degli eventi di maggior portata turistica a livello nazionale generando un indotto che sfiora i 29 milioni di euro. Ma non c’è solo quello. Vediamo nel dettaglio il resoconto del report.

L’indotto di Umbria Jazz sul podio nello studio di Data Appeal

Data Appeal, fondata nel 2014 da Mirko Lalli, è la società che dal 2016 promuove il Premio Italia Destinazione Digitale, il primo e unico riconoscimento assegnato annualmente alle destinazioni turistiche che nell’ultimo anno hanno registrato le migliori performance online, analizzando una serie di indicatori che vanno dall’accoglienza all’offerta enogastronomica.

Il Premio è il frutto dell’analisi di milioni di dati web che riguardano aspetti come ricettività, attrazioni e ristorazione, combinati con trend di settore, flussi, prenotazioni e prezzi di alberghi e voli aerei. Uno studio che restituisce uno spaccato completo dell’offerta turistica italiana, per come viene vissuta e raccontata dagli stessi visitatori. Umbria Jazz nella classifica 2024 di Data Appeal risulta tra gli eventi più significativi per l’impatto sul turismo.

Umbria Jazz batte Rock in Roma: è tra i festival musicali per cui si è speso di più

La kermesse umbra nella classifica di Data Appeal entra di diritto tra gli eventi a più alto impatto turistico come Il Giro d’Italia, La Biennale di Venezia e il Lucca Summer Festival. Tra i record di Umbria Jazz c’è quello di essere il secondo evento musicale italiano per cui si è speso di più, con circa 29 milioni di euro. Al primo posto c’è il Lucca Summer Festival con 33 milioni e Perugia batte anche Roma dove per il Rock in Roma si sono spesi 25 milioni. Nel bilancio, la voce più cospicua è quella relativa ai servizi di ristorazione con 13,7 milioni spesi. Seguono i trasporti pubblici con 9,8 milioni e la ricettività con 5,3 milioni.
   
Umbria Jazz si inserisce in un più ampio panorama che vede un incremento esponenziale del turismo musicale. Da qui al 2032, annunciano da Data Appeal, il turismo legato alla musica crescerà a un tasso del +8,5% l’anno generando un volume di 14 miliardi di euro.

I prossimi eventi targati UJ: il Capodanno a Orvieto con Umbria Jazz Winter

Umbria Jazz è un festival che negli anni ha coinvolto altre città umbre oltre a Perugia, dove c’è il clou della manifestazione a luglio. Numerosi sono gli eventi firmati UJ che si svolgono anche nel corso dell’anno. A settembre si è concluso a Terni l‘Umbria Jazz Weekend e ora si va dritti in direzione Orvieto con Umbria Jazz Winter Edition dal 28 dicembre 2024 al primo gennaio 2025.

Nei cinque giorni della trentunesima edizione della kermesse orvietana, la musica accompagnerà a ogni ora il pubblico della Città della Rupe. Imperdibile sarà l’appuntamento di capodanno per accogliere il 2025 sulle note del jazz. In attesa che venga annunciato il programma ufficiale, segnaliamo intanto due concerti a Perugia tra ottobre e novembre. Bill Frisell in quartetto al Teatro del Pavone il 30 ottobre e il George Cables Trio con Piero Odorici all’Hotel Brufani il 24 novembre. Per entrambi l’appuntamento è alle 21.