01 Sep, 2025 - 20:00

Raphael Gualazzi a San Gemini: il concerto evento per il gran finale di Suoni Controvento 2025

Raphael Gualazzi a San Gemini: il concerto evento per il gran finale di Suoni Controvento 2025

Il festival Suoni Controvento, che da luglio anima borghi e paesaggi naturali dell’Umbria con un fitto intreccio di arti performative, è arrivato al capitolo conclusivo della sua nona edizione. Più di venti comuni hanno fatto da cornice a un calendario che ha mescolato musica, letteratura, incontri e riflessioni su sostenibilità e futuro. Ora, tra il 2 e il 7 settembre, la rassegna prepara il gran finale con tappe simboliche ad Acquasparta, Assisi, Montefalco e San Gemini.

È proprio San Gemini a ospitare il momento più atteso: venerdì 5 settembre, in piazza San Francesco, il pubblico potrà ascoltare Raphael Gualazzi con il suo quintetto, per un concerto che promette di fondere virtuosismo e intimità in un’unica, travolgente esperienza.

Raphael Gualazzi a Suoni Controvento, un viaggio musicale tra jazz e contaminazioni

Raffinato pianista e cantautore capace di unire tradizione e modernità, Gualazzi porta con sé un universo sonoro che non conosce confini. Il suo linguaggio musicale abbraccia il soul e il jazz, dialoga con il pop e lo swing, si lascia contaminare da suggestioni afro-americane e da echi della grande musica classica. La scelta di presentarsi in quintetto sottolinea la sua vocazione collettiva: non un semplice accompagnamento, ma una vera e propria architettura musicale che si costruisce dal vivo, brano dopo brano.

In questo progetto, l’artista alterna momenti di grande energia a episodi più intimi, in cui il pianoforte e la voce si spogliano di orpelli per rivelare la purezza della melodia. È in questa alternanza che emerge la sua cifra stilistica: un racconto fatto di improvvisazioni, omaggi e sorprese che mettono al centro l’emozione del pubblico.

Un concerto tra sperimentazione e radici

Chi assisterà alla serata di San Gemini vivrà molto più di un’esibizione. Lo spettacolo si annuncia come un percorso sonoro che oscilla tra virtuosismo e introspezione, tra l’omaggio a celebri arie d’opera e la rivisitazione di temi cari alla musica italiana e internazionale. Accanto ai brani che hanno segnato la carriera di Gualazzi, ci sarà spazio anche per composizioni meno conosciute, riportate sul palco con nuovi arrangiamenti e letture originali.

Questo progetto in quintetto rappresenta solo una delle tre anime del tour 2025, che vede Gualazzi protagonista anche in recital per piano solo e in spettacoli con orchestra. Una versatilità che ribadisce la sua capacità di muoversi tra mondi sonori differenti senza perdere mai la propria identità.

Cultura, creatività e territorio: il filo conduttore del festival

Il concerto si inserisce in un mosaico più ampio che caratterizza Suoni Controvento. Nei giorni che precedono e seguono la serata di San Gemini, il festival propone momenti di confronto culturale: dibattiti organizzati con Rai Umbria dedicati ai temi dell’educazione e della creatività, incontri con esperti della comunicazione, e installazioni artistiche che legano spiritualità e arte contemporanea.

Il sipario calerà domenica 7 settembre a Montefalco con “Nero a metà experience”, omaggio intimo e corale a Pino Daniele. Una chiusura che conferma la capacità del festival di coniugare intrattenimento e riflessione, tradizione e sperimentazione, sempre con lo sguardo rivolto alla valorizzazione del territorio umbro.

L’attesa per Raphael Gualazzi a San Gemini per Suoni Controvento

Tra i tanti appuntamenti del programma, quello di Raphael Gualazzi è senza dubbio il più atteso. Piazza San Francesco diventerà un grande palcoscenico all’aperto, dove note jazz e soul si fonderanno con l’atmosfera raccolta del borgo medievale. Il ritorno dell’artista in Umbria rappresenta un’occasione speciale non solo per gli appassionati di musica, ma anche per chi vuole vivere un’esperienza capace di unire pubblico eterogeneo e linguaggi diversi.

Con la sua musica, Gualazzi darà voce alla filosofia stessa di Suoni Controvento: un festival che non si limita a proporre spettacoli, ma crea esperienze culturali immersive, sostenibili e radicate nel territorio. Un messaggio che trova eco nelle sue note, capaci di raccontare la vita, le emozioni e i sogni con la leggerezza di chi trasforma il pianoforte in un ponte tra generazioni.

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Giorgia Sdei
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