17 May, 2025 - 12:20

Provincia di Terni, Ferranti ferma il recesso da Sviluppumbria: “Così rilanciamo il nostro ruolo istituzionale”. Il Comune va avanti sul BIC

Provincia di Terni, Ferranti ferma il recesso da Sviluppumbria: “Così rilanciamo il nostro ruolo istituzionale”. Il Comune va avanti sul BIC

La Provincia di Terni resta in Sviluppumbria. A comunicarlo è il vicepresidente Francesco Maria Ferranti, che ha annunciato lo stop formale alla procedura di recesso dalla società regionale per lo sviluppo. Una decisione che segna un’inversione di rotta rispetto al passato recente e che, nelle intenzioni dell’amministrazione, punta a rafforzare la presenza e il ruolo dell’ente provinciale nel contesto istituzionale umbro. Si riapre, dunque, una partita più ambiziosa, che nel programma dell'amministrazione guidata da Stefano Bandecchi riguarda la collocazione strategica della Provincia all’interno della governance territoriale.

E intanto sul versante Sviluppumbria si muove anche il Comune di Terni, che sta portando a termine l'acquisizione del BIC di Maratta dalla società regionale per lo sviluppo economico dell'Umbria. E che si prepara a confrontarsi sui programmi di disegno dello sviluppo economico locale con il professor Luca Ferrucci. Proprio ieri, infatti, è stato presentato il bilancio sociale insieme alla relazione di sostenibilità 2024 ed è stato approvato il bilancio economico e contestualmente è stato anche ufficializzato il passaggio di consegne tra l’amministratrice uscente Michela Sciurpa e il nuovo amministratore. Ad annunciare l'apertura di una linea di dialogo è l'assessore comunale Sergio Cardinali. 

Insomma, per Bandecchi una "politica dei due forni" per provare a forzare sul terreno del riequilibrio territoriale anche sul terreno economico, occupazionale e degli strumenti di crescita territoriale: da un lato il forno della Provincia, con la decisione di rimanere dentro Sviluppumbria per contare di più negli equilibri regionali, dall'altro il forno comunale, con il tentativo di riallacciare il filo spezzato delle politiche di innovazione, che hanno visto Terni scegliere la strada autonoma rispetto all'ex incubatore regionale. 

La Provincia resta in Sviluppumbria: una scelta politica per rafforzare il ruolo dell’ente sul territorio

“La Provincia di Terni non uscirà da Sviluppumbria ma continuerà a mantenere la sua partecipazione all’interno dell’ente strumentale regionale", dice il vice presidente Francesco Maria Ferranti, che spiega anche l'iter seguito dall'amministrazione di Palazo Bazzani per questa decisione.
Con una delibera presidenziale – afferma Ferranti – è stato formalizzato l’arresto della procedura di recesso della Provincia dalla partecipazione a Sviluppumbria. La decisione –  spiega – è motivata dalla volontà di questa amministrazione di ridare un ruolo concreto alla Provincia nel panorama locale e regionale. Mantenere la partecipazione all’interno di questo importante organismo – aggiunge Ferranti - significa pertanto proseguire nella linea già resa nota dal Presidente Stefano Bandecchi volta a ridare alla Provincia funzioni e importanza in un’ottica provinciale, regionale ed extra regionale".

Insomma, Bandecchi e Ferranti vogliono portare la Provincia a contare di più in Regione. E la permanenza in Sviluppumbria è un altro tassello di questa strategia. "Che, come già annunciato - conclude il vice presidente e capogruppo di Forza Italia - si basa sulla richiesta alla Regione di restituzione di deleghe fondamentali come quelle sulla caccia, sulla pesca, sulla polizia provinciale e sul turismo. Funzioni che permetterebbero alla Provincia di riacquisire un ruolo chiave nello sviluppo economico, culturale, turistico e sociale del territorio e dei 33 Comuni che lo costituiscono”.

Il Comune di Terni prepara il "progetto di sviluppo" per l'acquisizione del BIC di Maratta: sarà uno dei poli dell'innovazione con Pentima

Intanto il Comune procede sul percorso già avviato da mesi dell'acquisizione del BIC di Maratta (l'ex incubatore di imprese e startup di Sviluppumbria). 

"La strada è segnata - conferma l'assessore allo sviluppo economico Sergio Cardinali -. Stiamo elaborando il "Progetto di sviluppo", la soluzione di carattere tecnico che consente all'ente di acquisire l'immobile. L'iter è pienamente avviato e presto ci confronteremo con la società regionale per i passaggi successivi. La nomina del nuovo amministratore sarà anche l'occasione per aprire una nuova linea di confronto sugli obiettivi reciproci. Nei prossimi giorni intendo sentire il professor Ferrucci e verificare la volontà di Sviluppumbria di partecipare ai nostri progetti". 

Già, perché Palazzo Spada vede per l'immobile di Maratta un destino da Polo dell'Innovazione in ambito energetico, dell'economia circolare e dell'industria sostenibile. Proprio nei giorni scorsi, Cardinali ha partecipato a Roma alla presentazione del settimo rapporto sull'economia circolare in Italia, avviando contatti con imprese e società nazionali impegnate proprio su questi settori. L'idea è mettere in rete Maratta e Pentima, dove in collaborazione con l'Università di Perugia e il corso di Laurea in Ingegneria dei materiali, dovrebbe sorgere il secondo polo dell'innovazione, dedicato a siderurgia e metallurgia. 

"Altro aspetto su cui puntiamo - conclude Cardinali - è quello della mobilità alternativa e sostenibile, perché diventa strategico collegare Terni con Roma e la città al suo interno e col resto dell'Umbria. L'obiettivo è quello di innovare il sistema di trasporto pubblico locale con mezzi a minore impatto ambientale, spostare la circolazione su rotaia e creare nuove infrastrutture. nei prossimi giorni incontreremo aziende impegnate su queste direttrici e, anche in questo caso, attendiamo di confrontarci col nuovo amministratore Umbria Mobilità, Emilio Giacchetti". 

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Federico Zacaglioni
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