Una seduta fiume, quella di ieri in Consiglio regionale che è durata più di tredici ore e si è conclusa poco dopo le una di stanotte. Tanti i nodi da sciogliere e le questioni da risolvere e rivedere fra cui la polemica che si trascina dal 6 maggio scorso tra opposizioni e presidente Proietti che in quella data non era presenta in aula.
"Un'assenza più che giustificata" ha sempre sostenuto la governatrice che era a Roma al tavolo della Commissione sanità. Un'assenza strategica hanno protestato i consiglieri di opposizione che sono andati a rivedersi le carte sulla convocazione del Consiglio regionale e sull'impegno nella Capitale evidenziando una discrepanza.
Proietti, scrivono in una nota congiunta, era al corrente del tavolo a Roma almeno dal 29 di aprile, quando è arrivato il preavviso della convocazione (giunta ufficialmente alle 12:54 del giorno seguente) agli assessori alla Sanità di tutte le Regioni mentre la convocazione della seduta del Consiglio regionale, che era stata inizialmente fissata per l'8 maggio, è avvenuta nel pomeriggio del 30 aprile, alle 17:30.
Fatto sta che durante la seduta del 6 maggio, constatato che Proietti non c'era, i consiglieri di opposizione avevano abbandonato l'aula in segno di protesta e, ancora una volta, avevano avvisato il Prefetto.
Dalla presidente Proietti è arrivata la replica con cui ha voluto chiarire i vari passaggi di questa intricata vicenda.
All'ordine del giorno della ormai famosa seduta del 6 maggio c'erano diversi punti riguardanti la sanità, in particolare sul punto nascita di Spoleto e sulla struttura complessa di pediatria di Spoleto-Foligno. La sanità è stata il campo di battaglia su cui Proietti si è giocata l'elezione e che continua ad infiammare gli animi.
All'opposizione non è mai andata giù la girandola dei numeri sul buco delle aziende sanitarie regionali, a partire dall'affidamento della ricognizione sui conti a una società di consulenza privata, la Kpmg. E proprio sulle modalità dell'affidamento anche la Corte dei Conti dell'Umbria ha chiesto delucidazioni ai vertici della Regione.
La notizia è stata riportata dal TgR Umbria. Nello specificio, si è tratto di un'adunanza con contraddittorio alla quale hanno preso parte la presidente Stefania Proietti e la direttrice regionale Daniela Donetti.
Un passaggio che servirà per acquisire tutti gli elementi che illustrino il percorso per l'affidamento diretto alla società. Secondo, riferisce il TgR, i giudici contabili pur essendo sotto soglia necessita di un approfondimento condotto rispetto alla parifica 2024 per verificare il passaggio tra l'individuazione di Kpmg, l'assegnazione dell'incarico e la formalizzazione dello stesso con una delibera.