Inizio del nuovo anno inteso per la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che nella giornata di oggi ha incontrato la premier Giorgia Meloni. Un incontro che ha puntato su temi caldi per il territorio, toccando corde strategiche per l’economia e la gestione regionale.
Al termine del colloquio, Giorgia Meloni ha salutato Stefania Proietti con un messaggio di stima e augurio per il suo lavoro in Regione.
Proietti e Meloni, investimenti per rilanciare economia e trasporti
Tra le priorità emerse, lo sviluppo industriale e il miglioramento delle infrastrutture nella provincia di Terni, una zona con potenzialità da valorizzare. Si è parlato di soluzioni mirate per rendere le aziende più competitive e per snellire i collegamenti, una mossa che potrebbe rendere la regione più attrattiva.
Nel 2024, Terni si è rimboccata le maniche per scuotere il suo cuore industriale e rifarsi il trucco infrastrutturale. Tra piani ambiziosi e qualche ombra, la città sembra pronta a giocarsi il tutto per tutto.
A marzo, è sceso in campo un Accordo di Programma che promette di trasformare l’area di crisi industriale complessa di Terni-Narni in un laboratorio di rilancio economico.
Maggio ha portato aria fresca con il Piano Industriale 2024-2028 di Terna, che ha messo sul piatto 16,5 miliardi di euro per dare una marcia in più alla rete elettrica. Digitalizzazione, innovazione e transizione energetica sono le parole d’ordine.
Inoltre, con il progetto “Terni 2024-2030”, l’amministrazione locale guarda lontano: idrogeno, tecnologia e sostenibilità per trasformare la città in un punto di riferimento internazionale. L’assessore Cardinali lo ha definito “il salto di qualità che aspettavamo”.
Ma non tutto luccica come l’acciaio. La CGIL ha definito il settore manifatturiero “nelle sabbie mobili” e chiesto interventi decisi per il comparto siderurgico. Tra promesse e ritardi, il 2025 sarà l’anno della verità per Terni? Difficile dirlo.
Giubileo 2025, ospitalità e sostenibilità
La preparazione per il Giubileo del 2025 ha avuto un ruolo centrale nei colloqui. Si stanno definendo strategie operative per accogliere l’imponente flusso di pellegrini attesi, cercando un equilibrio tra accoglienza e valorizzazione delle risorse locali. Una grande occasione per mettere in luce il patrimonio culturale dell’Umbria.
Tra le mete protagoniste ci sono Assisi, Norcia e Cascia, simboli universali di fede e storia. Ad aprile, la canonizzazione di Carlo Acutis porterà l’attenzione mondiale sulla figura del giovane beato. Le celebrazioni per l’ottavo centenario francescano, tra cui quelle dedicate al Cantico delle Creature, completeranno un quadro di eventi unico.
Le diocesi umbre hanno già avviato una serie di iniziative che uniscono spiritualità e valorizzazione artistica. Tra cammini di fede e itinerari culturali, il Giubileo diventerà anche un’occasione per scoprire tesori meno noti, immersi in una natura che è già di per sé un miracolo.
Attenzione alla sanità carceraria
Sul fronte sanitario, l’attenzione è rivolta agli istituti penitenziari, con discussioni su come ottimizzare il fondo sanitario per migliorare i servizi.
Nel 2024, l’Umbria ha messo in campo risorse fresche per dare una svolta alla sanità, con un aumento di 50 milioni di euro dal Fondo Sanitario Nazionale, raggiungendo quasi 2 miliardi di euro. Ma non si tratta solo di numeri: tra le priorità spiccano gli istituti penitenziari, dove il diritto alla salute diventa una sfida concreta.
Garantire cure di qualità ai detenuti significa affrontare un tema delicato ma cruciale. Le risorse in più aprono la porta a progetti mirati: prevenzione, condizioni igieniche migliori e accesso a terapie adeguate diventano obiettivi alla portata, se gestiti con una visione chiara.
Per trasformare queste risorse in soluzioni reali, serve un gioco di squadra tra sanità regionale e amministrazione penitenziaria. Pianificazione e coordinamento sono le chiavi per non disperdere il potenziale di questi fondi e rispondere alle esigenze di chi vive e lavora nelle carceri.