17 Jul, 2025 - 09:55

Primo volo notturno dell'elisoccorso in Umbria: salvata una vita grazie a un trasferimento d'urgenza

Primo volo notturno dell'elisoccorso in Umbria: salvata una vita grazie a un trasferimento d'urgenza

Nella notte tra il 15 e il 16 luglio si è compiuta una svolta significativa per il sistema sanitario umbro: l'elisoccorso regionale ha effettuato il suo primo volo notturno, portando a termine con successo un trasferimento d'urgenza da Macerata all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Il protagonista dell'intervento è stato un paziente in condizioni critiche a causa di una grave patologia aortica, per il quale si rendeva necessario un intervento cardiochirurgico immediato.

La richiesta di supporto è arrivata dalla centrale operativa del 118 di Ancona a quella di Perugia, che ha subito attivato l'elisoccorso Icaro 02, coordinando l'intera operazione attraverso un sistema che ha coinvolto più strutture regionali e un complesso apparato logistico.

Elisoccorso, il primo volo notturno e il ruolo strategico dell'ospedale di Perugia

Fondamentale è stato l'utilizzo dell'elisuperficie dell'ospedale perugino, già predisposta per i voli notturni ma finora mai attivata in queste condizioni. Il sistema di illuminazione della piattaforma è stato avviato manualmente per garantire tutte le condizioni di sicurezza necessarie all'atterraggio. Una volta a terra, il paziente è stato immediatamente preso in carico dal personale del pronto soccorso e dell'equipe cardiochirurgica, che lo ha sottoposto a un intervento d'urgenza.

La centrale operativa del 118 di Perugia, diretta dal dottor Francesco Borgognoni, ha gestito l'intervento in ogni sua fase, assicurando la tempestività e la sicurezza delle manovre. In supporto, anche le squadre del Soccorso Alpino Speleologico Umbria e Marche, impegnate nelle operazioni di decollo e atterraggio.

Un traguardo per la sanità umbra

"Questo primo utilizzo notturno dell'elisuperficie rappresenta un importante traguardo per l'ospedale di Perugia e per l'intero sistema sanitario umbro", ha dichiarato Emanuele Ciotti, commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera di Perugia. "La possibilità di operare voli notturni amplia significativamente le capacità operative della struttura, garantendo continuità assistenziale 24 ore su 24 anche per i trasferimenti aerei più complessi".

Ciotti ha inoltre sottolineato l'importanza della collaborazione tra le centrali operative di diverse regioni: "L'operazione ha mostrato l'efficacia del coordinamento interregionale, testimonianza di come la sinergia tra territori rappresenti un elemento fondamentale per garantire l'efficacia del sistema di emergenza-urgenza nazionale".

Un esempio di efficienza e prontezza operativa

Il successo dell'intervento dimostra la piena funzionalità della rete di emergenza umbra, capace di rispondere anche a richieste provenienti da altre regioni. L'integrazione tra le risorse tecnologiche, le infrastrutture sanitarie e la preparazione del personale ha permesso di superare una sfida complessa, salvando una vita e aprendo nuove possibilità operative per il futuro.

L'evento segna dunque non solo una prima volta tecnica, ma anche un simbolo di quanto la capacità di reazione e la cooperazione possano fare la differenza nei momenti più critici, a vantaggio della salute dei cittadini su scala interregionale.

Emergenze quotidiane: l'efficienza dell'elisoccorso anche nei casi più complessi

Il volo notturno rappresenta una pietra miliare per l'intervento aereo in Umbria, ma non è un caso isolato. Solo poche settimane prima, il 7 giugno, un altro intervento delicato ha visto protagonista l'elisoccorso Nibbio: lungo la E45, all'altezza di Castelnuovo di Assisi, un 92enne colto da malore è stato coinvolto in un incidente stradale ed elitrasportato in codice rosso all'ospedale di Perugia. L'uomo, che si era fermato al centro della carreggiata, è stato centrato da un'altra vettura che non ha potuto evitarlo. Il traffico ha subito pesanti rallentamenti, ma la tempestività dei soccorsi ha evitato conseguenze ancora più gravi.

E ancora, il 2 giugno, sul Monte Cucco un'escursionista ferita è stata salvata grazie all'intervento sinergico tra il Soccorso Alpino Speleologico dell'Umbria (SASU) e l'elicottero Nibbio 01. Il recupero, avvenuto in una zona impervia lungo il sentiero 229, ha richiesto grande coordinamento e l'impiego di tecniche di soccorso complesse. Stabilizzata sul posto e imbragata in una barella speciale, la donna è stata trasportata in sicurezza a Perugia per le cure.

Questi episodi confermano quanto il sistema di elisoccorso umbro, con le sue squadre specializzate e i suoi mezzi all'avanguardia, rappresenti un presidio essenziale per la sicurezza dei cittadini, sia nelle aree urbane che nei contesti più isolati e difficili da raggiungere.

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Giorgia Sdei
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