01 Oct, 2025 - 12:00

Uomo precipita in un dirupo a Piegaro: recupero complesso e trasporto in elicottero

Uomo precipita in un dirupo a Piegaro: recupero complesso e trasporto in elicottero

Paura in località Piegaro per un incidente in area impervia: un uomo è scivolato in un dirupo ed è stato recuperato grazie a un dispositivo di soccorso congiunto di Vigili del fuoco, Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria e personale sanitario del 118 con l’elicottero Nibbio. Operazioni tecniche, coordinamento e tempi rapidi hanno consentito di riportarlo in superficie e trasferirlo in ospedale.

Le operazioni di soccorso: varco tra la vegetazione e tecniche SAF

Secondo quanto ricostruito, l’uomo – di mezza età, verosimilmente in zona per cercare funghi – è precipitato in un punto difficile da raggiungere a causa della pendenza e della fitta vegetazione. Dal Comando dei Vigili del fuoco di Perugia sono partite le squadre specialistiche che, insieme agli operatori del SASU, hanno allestito il sistema di sicurezza a terra. I pompieri hanno aperto un varco nella macchia per consentire ai sanitari di avvicinarsi al punto di caduta e predisporre il verricellamento. Per il recupero sono state impiegate le tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviale), standard di riferimento negli scenari più complessi: ancoraggi multipli, controllo delle linee e movimentazione in ambiente impervio, con il costante monitoraggio del rischio di smottamento.

Piegaro, uomo precipita in un dirupo: il ruolo dell’elicottero Nibbio e il trasferimento in ospedale

In parallelo è stato attivato l'elisoccorso Nibbio del 118, che ha sorvolato l’area individuando la finestra utile per calare l’equipe e poi imbarcare l’infortunato. Una volta raggiunto e stabilizzato sul posto, l’uomo è stato imbragato e sollevato in quota con manovra di verricello, quindi affidato alle cure dei sanitari a bordo per il trasferimento in ospedale.

La sinergia tra Vigili del fuoco, SASU e 118 ha ridotto i tempi di esposizione in un contesto naturale insidioso, dimostrando l’efficacia del protocollo interforze per incidenti in montagna e in bosco. Le condizioni cliniche saranno valutate dai medici: determinante, dicono i soccorritori, la tempestività della chiamata e l’esatta localizzazione del punto di caduta, che hanno permesso di concentrare subito le risorse sul settore corretto.

Giornata nera sui cieli dell’Umbria: deltaplanista muore sul Monte Cucco

Poche ore dopo, un secondo intervento ha impegnato i soccorritori sul versante del Monte Cucco, nel territorio comunale di Sigillo (Perugia). Nella Valle delle Orsare un deltaplanista austriaco di 78 anni, in vacanza in Umbria, è precipitato durante un volo in quota nel pomeriggio di martedì 30 settembre. L’allarme è scattato poco prima delle 16.00: attivati il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, l’elisoccorso Nibbio 01, i Vigili del fuoco del distaccamento di Gaifana e i Carabinieri della Compagnia di Gubbio. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare. 

 

Le condizioni dell’area e il dispositivo di soccorso

La zona del sinistro, riferisce il SASU, è "particolarmente impervia e caratterizzata da ripide pareti rocciose", un fattore che "ha reso le operazioni particolarmente complesse" e ha imposto manovre tecniche con un impiego massiccio di risorse. Il Nibbio 01 ha effettuato più rotazioni, "sbarcando con verricello il personale sanitario e tecnico SASU sul luogo dell’incidente" per poi riportare in quota ulteriori tecnici a supporto del dispositivo di ricerca e messa in sicurezza.

Rianimazione impossibile, indagini in corso

Raggiunto il punto di impatto, l’équipe sanitaria ha avviato le procedure di emergenza ma, nonostante la tempestività dell’intervento, "i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del deltaplanista". Con le autorizzazioni dell’Autorità giudiziaria, la salma è stata trasferita verso una zona più accessibile e quindi recuperata con verricello dall’elisoccorso per il trasporto a valle. Sul posto, oltre alle squadre del SASU, erano presenti i Carabinieri e i Vigili del fuoco, che hanno collaborato ai rilievi e alla delimitazione dell’area.

Il quadro dinamico dell’accaduto resta oggetto di accertamenti: gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze e gli elementi utili a ricostruire la sequenza degli eventi, mentre dagli enti preposti sono attesi eventuali ulteriori aggiornamenti.

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Giorgia Sdei
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