29 Jun, 2025 - 21:00

Piccione, violenta rissa tra giovani: 19enne finisce in ospedale

Piccione, violenta rissa tra giovani: 19enne finisce in ospedale

Una notte di festa che si trasforma in un incubo. Un evento organizzato dalla Pro Loco, in una tranquilla frazione come Piccione, in provincia di Perugia, si è concluso nel peggiore dei modi: una maxi rissa tra giovanissimi, bottiglie spaccate, bastoni e un ragazzo di appena diciannove anni portato d’urgenza al Pronto Soccorso con ferite gravi al volto e al torace. È questo lo scenario drammatico che si sono trovati davanti i carabinieri e i soccorritori intorno alle tre di notte, lungo la strada Eugubina, lontano dagli stand della festa ormai chiusi da circa un’ora.

Un pestaggio violento sotto gli occhi dei residenti

Secondo quanto riportato dai colleghi del "Tgr Umbria", la violenza è esplosa all’improvviso. Alcuni residenti, svegliati dalle urla e dai rumori di vetri infranti, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Ma quando sul posto sono arrivati i militari della Radiomobile di Perugia, insieme agli agenti della Polizia e a una pattuglia della Guardia di Finanza, di quel gruppo inferocito non restava più nulla. Solo quel ragazzo, ferito e sotto choc, incapace di spiegare cosa fosse successo.

Stando ai primi frammenti di testimonianze raccolte dai carabinieri, la rissa avrebbe coinvolto almeno una ventina di ragazzi, molti dei quali giovanissimi, alcuni già noti alle forze dell’ordine per episodi analoghi nella zona di Ponte San Giovanni. I testimoni parlano di una violenta colluttazione a colpi di bottiglie spaccate e bastoni, in un angolo buio non coperto dalle telecamere di sorveglianza. 

Un pestaggio di una brutalità inaccettabile, che ha sconvolto la comunità di Piccione. In paese, la notizia si è diffusa all’alba, gettando ombre pesanti su una manifestazione che avrebbe dovuto essere un’occasione di socialità, musica e condivisione.

Indagini complesse e testimoni chiave

Ricostruire l’esatta dinamica non sarà semplice. L’area, come detto, non è coperta da videocamere e il giovane aggredito non è ancora in grado di parlare: troppo scosso, oltre che dolorante per le ferite riportate, tra cui una frattura a un dito della mano. Saranno dunque fondamentali le testimonianze di chi ha assistito, ma anche le segnalazioni di chi potrebbe aver visto qualcosa prima o dopo la rissa.

I militari della Stazione di Ponte San Giovanni stanno lavorando a stretto contatto con la Polizia Locale per identificare i responsabili. Non si esclude che la scintilla sia partita da futili motivi: uno sguardo di troppo, qualche parola pesante, un bicchiere di troppo. Dinamiche che purtroppo si ripetono, specie nei contesti di festa dove l’alcol scorre a fiumi e i gruppi di giovani tendono a riunirsi in bande sempre più difficili da gestire.

Umbria, escalation di violenza tra i giovani

Negli ultimi mesi, anche l’Umbria si trova a fare i conti con una crescente ondata di violenza giovanile. Appena poche settimane fa, a Città di Castello, un’altra rissa era scoppiata nel cuore del centro storico, tra Piazza Fanti e Corso Cavour. Anche in quel caso a fronteggiarsi erano stati due gruppi di ragazzi - una ventina di persone in totale - intervenuti inizialmente per difendere una donna dal pestaggio del compagno violento. Quella che sarebbe potuta finire come una dimostrazione di coraggio civile si era trasformata in un’altra notte di follia: calci, pugni e volti insanguinati, con un tifernate rimasto ferito gravemente.

Episodi come questi - risse improvvise, aggressioni a branco, giovani armati di bottiglie e coltelli - restituiscono l’immagine di un fenomeno che cresce silenzioso, alimentato dai social, da micro-conflitti di quartiere e da dinamiche di gruppo sempre più tese. L’Umbria, terra di borghi tranquilli e comunità coese, sembra non essere immune da quello che è ormai un trend nazionale.

In tutto questo, resta la domanda di fondo: cosa sta accadendo tra i nostri giovani? E soprattutto, come possono rispondere le istituzioni e le comunità locali? Eventi come la festa di Piccione sono pensati proprio per offrire occasioni di aggregazione sane e protette. Eppure, basta un attimo perché un contesto sereno diventi teatro di violenza.

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Lorenzo Farneti
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