Gli agenti della Polizia di Stato di Perugia hanno eseguito in mattinata delle perquisizioni a carico di un gruppo di persone, ritenute responsabili della violente aggressioni avvenuta lo scorso 3 e 4 maggio nel centro storico. Il primo episodio si era verificato presso un Kebab, il secondo nel piazzale di una discoteca a Perugia.
Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Perugia, sono partite dopo gli episodi di violenza dello scorso 3 maggio.
Quattro persone sono state identificate: un20enne nato in Grecia ma di origini albanesi, un 25enne e un 23enne albanesi e un quarto giovane, allora minorenne. I quattro sono accusati di lesioni personali aggravate.
Il gruppo di giovani, dalle ricostruzioni, avrebbe effettuato una spedizione punitiva nei confronti di un cittadino tunisino, violentemente aggredito con dei bastoni e oggetti contundenti, riportando lesioni giudicate guaribili in 8 giorni.
Le perquisizioni, effettuate nelle abitazioni e nei veicoli utilizzati dagli indagati, hanno permesso di rinvenire diversi oggetti contundenti, tra cui un bastone di legno, un tubo di ferro, due manganelli telescopici, martelletti frangivetro, una mazza da baseball e uno spray urticante. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.
Per i fatti della nella notte del 4 maggio, in un locale di pubblico spettacolo, il personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal G.I.P., presso il Tribunale di Perugia del divieto di dimora nel comune di Perugia con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria a carico di due soggetti, entrambi cittadini tunisini.
I due uomini, indossando un passamontagna, avrebbero aggredito il personale addetto alla vigilanza di un esercizio di pubblico spettacolo con una falce di grosse dimensioni, un coltello e dello spray urticante. Una delle vittime aveva riportato delle lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Uno dei due, già in affidamento in prova per precedenti reati, è stato tradotto nel carcere di Capanne, dopo la revoca della misura alternativa da parte del Tribunale di Sorveglianza, che ha ritenuto elevata la sua pericolosità sociale.
Sequestrata, durante le attività di perquisizione, una felpa (usata proprio durante l’aggressione del 4 maggio) utile ai fini investigativi.
Grazie alla visione dei filmati di videosorveglianza, l’escussione dei testimoni e gli ulteriori approfondimenti svolti subito dopo i fatti su delega di questo ufficio, il personale della Squadra Mobile di Perugia è riuscito a risalire all’identità dei soggetti coinvolti nei due episodi sopracitati.
Nei confronti dei sei soggetti, ritenuti responsabili dei due episodi, sono stati, altresì, avviati i procedimenti amministrativi, finalizzati all’adozione dei provvedimenti del c.d. “DASPO Willy”, che vieteranno agli stessi l’accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico spettacolo individuati, per prevenire ulteriori episodi di violenza. Le indagini non si fermano per cercare di individuare eventuali altri responsabili.
Perugia e la violenza: cosa dicono i numeri? In base all'indagine sui reati pubblicata da Il Sole 24 Ore alla fine del 2024, Perugia occupa la 38esima posizione in Italia. Con 3.459,2 denunce ogni 100mila abitanti la città umbra fa segnare un dato inferiore rispetto alle grandi metropoli come Milano, Roma e Firenze che invece sono sul podio.
La criminalità a Perugia esiste, certamente, e non va sottovalutata ma, almeno i dati, mostrano che è comunque meno diffusa rispetto ad altre città italiane.