10 Jun, 2025 - 13:28

Perugia, latitante arrestato al rientro dalla Spagna: blitz della Polizia di Stato

Perugia, latitante arrestato al rientro dalla Spagna: blitz della Polizia di Stato

Un ricevimento di nozze, una prenotazione in hotel e un sistema digitale che non perdona. È finita così la latitanza di un uomo di 44 anni, cittadino italiano, classe 1981, arrestato dalla Polizia di Stato di Perugia all’interno di una struttura ricettiva situata nell’hinterland perugino. L’operazione, condotta con precisione e discrezione dagli agenti della Squadra Mobile, ha avuto esito positivo nella prima mattinata di sabato scorso, quando il soggetto è stato individuato e fermato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese - Ufficio Esecuzioni Penali.

Perugia, colpo alla criminalità: arrestato latitante al rientro dalla Spagna

Secondo quanto ricostruito, l’uomo si trovava a Perugia in occasione di un matrimonio e aveva prenotato una stanza d’albergo dove ha soggiornato per la notte. È stato proprio l’alert del sistema “alloggiati web” (il portale telematico che consente alle forze dell’ordine di monitorare gli accessi negli hotel italiani) a far scattare l’intervento. Dopo essere stato identificato, il 44enne è stato trasferito in Questura e successivamente condotto alla Casa Circondariale di Capanne, dove dovrà scontare la pena definitiva di 2 anni, 9 mesi e 29 giorni di reclusione, oltre a 1 mese e 20 giorni di arresto e a un’ammenda di 2.000 euro. L’operazione evidenzia l’efficacia del lavoro investigativo delle forze di polizia, che continuano a garantire l’applicazione delle sentenze penali, anche nei confronti di quei soggetti che, seppur condannati in via definitiva, cercano di eludere la giustizia rifugiandosi all’estero o restando nascosti all’interno del territorio nazionale. A livello giuridico, il 44enne è ora destinatario di una sentenza definitiva passata in giudicato, il che significa che non potrà più presentare ricorso e che la pena dovrà essere eseguita nella sua interezza. Le ipotesi di reato alla base della condanna non sono state specificate nel comunicato ufficiale, ma l’entità della pena lascia presumere una condotta reiterata o aggravata.

I precedenti in Umbria: la rete europea contro la latitanza

L’arresto di Perugia si inserisce in un quadro più ampio di intensificazione dell’attività delle forze dell’ordine contro i latitanti, sia in Italia che all’estero. Meno di un mese fa, la Squadra Mobile perugina, in collaborazione con l’Ufficio SDI della Procura Generale e le autorità spagnole, aveva localizzato e arrestato un uomo di 38 anni a Tenerife. Il soggetto era latitante dal gennaio 2024 e aveva costruito, secondo gli inquirenti, una fitta rete di spaccio di cocaina tra il 2016 e il 2018 in diversi comuni umbri, tra cui Todi, Deruta e Collazzone.

La droga, venduta a 70 euro a dose, veniva smerciata soprattutto nei parcheggi dei supermercati, per ridurre i rischi di essere scoperti. Una modalità operativa ben studiata, gestita insieme a un complice albanese. Dopo la fuga dall’Italia, il 38enne aveva trovato rifugio tra Albania, Spagna e Regno Unito, fino alla definitiva individuazione alle Canarie. Ora si trova in custodia in Spagna in attesa dell’estradizione in Italia, dove sconterà una condanna a sei anni e quattro mesi di carcere.

Negli stessi giorni, un altro latitante, questa volta un 40enne di origine nigeriana , è stato intercettato e arrestato nel centro storico di Foligno. Dopo aver tentato la fuga a piedi, è stato bloccato dagli agenti. Anche in questo caso, la giustizia italiana è riuscita a ricondurre in carcere un soggetto che aveva tentato di sottrarsi alla pena: per lui, quattro anni e otto mesi da scontare.

Questi tre arresti, due sul territorio nazionale e uno internazionale, rappresentano la chiara dimostrazione di una strategia investigativa strutturata, supportata da strumenti tecnologici e da una collaborazione giudiziaria sempre più efficace a livello europeo. La latitanza, oggi, non è più una garanzia di impunità.

 

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Lorenzo Farneti
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