Il Perugia spinge forte sul mercato e non vuole farsi trovare impreparato. La sessione estiva è entrata nel vivo e la società biancorossa lavora senza sosta per consegnare a mister Vincenzo Cangelosi una rosa competitiva in vista del raduno che si terrà in Argentina, patria del presidente Javier Faroni, dal 12 al 29 luglio. A oggi, l’unico acquisto ufficiale è Giorgio Tumbarello, centrocampista classe 1996 arrivato a parametro zero dopo il fallimento della Lucchese. Un segnale chiaro di quanto il Grifo stia ricostruendo dalle fondamenta, partendo da uomini motivati e funzionali al nuovo progetto tecnico.
In queste ore l’attenzione della dirigenza è tutta puntata sull’attacco, reparto che necessita di esperienza e gol. Il nome in cima alla lista è quello di Andrea La Mantia, attaccante classe 1991, reduce da una stagione in chiaroscuro al Catanzaro in Serie B. Con i calabresi ha collezionato 14 presenze in campionato con una rete e un assist, più due gettoni nei playoff. Numeri non esaltanti per uno come lui, abituato a viaggiare in doppia cifra quando è in condizione e motivato.
Dopo l’esperienza a Catanzaro, La Mantia è rientrato alla SPAL, ma la mancata iscrizione degli estensi alla prossima Serie C lo ha reso svincolato. Un’occasione che il Perugia non vuole farsi scappare: secondo quanto riportato da "TuttoC", il club avrebbe già recapitato al bomber laziale un’offerta biennale. Il ritorno in Serie C, a quasi dieci anni di distanza dall’ultima volta, rappresenterebbe per La Mantia l’opportunità di rilanciarsi dopo una stagione complicata e di ritrovare quella continuità realizzativa che lo ha reso uno degli attaccanti più affidabili della cadetteria.
Per il Perugia si tratterebbe di un investimento mirato, a costo zero sul cartellino ma con un ingaggio importante che verrebbe spalmato sui due anni di contratto. Il reparto offensivo, ad oggi, conta solo Daniele Montevago come punta centrale di ruolo: l’ex bomber della passata stagione, con 13 gol in campionato e 2 in Coppa Italia Serie C, ha bisogno di un partner d’attacco di spessore per non reggere da solo tutto il peso dell’attacco. E La Mantia, con la sua esperienza, sarebbe l’innesto perfetto anche per aiutare i più giovani a crescere.
Andrea La Mantia è uno di quegli attaccanti italiani che non hanno mai avuto la ribalta delle grandi piazze, ma che hanno saputo costruirsi una carriera solida a suon di sacrifici, trasferimenti e gol spesso decisivi. Nato a Marino, in provincia di Roma, cresce calcisticamente nel vivaio del Frosinone. Nella stagione 2008-2009 muove i primi passi nel calcio dei grandi grazie al prestito alla Flaminia, in Serie D: in 12 partite realizza 3 reti, un bottino che lo riporta subito alla base. Il 28 novembre 2009, a 18 anni, debutta in Serie B con la maglia del Frosinone contro l’AlbinoLeffe. Da lì inizia un lungo giro d’Italia tra Prima Divisione e Lega Pro.
Nell’agosto 2010 si trasferisce in prestito al Foligno. Poi ancora Frosinone, Andria, Barletta e San Marino: esperienze utili per farsi le ossa. La svolta arriva nell’estate 2015, quando firma col Cosenza in Lega Pro: 13 reti in 24 presenze, numeri che lo rilanciano in Serie B con la Pro Vercelli. In Piemonte trova continuità ma deve fare i conti con un infortunio muscolare che ne frena l’ascesa.
Nell’estate 2017 passa alla Virtus Entella per circa 800 mila euro: con i liguri disputa una stagione da protagonista chiudendo con 12 gol in 42 presenze. Nel 2018 arriva la chiamata del Lecce: l’impatto è devastante. Con i salentini segna 17 reti contribuendo in maniera determinante alla promozione in Serie A. Il sogno della massima serie si concretizza nel 2019: debutta con la maglia giallorossa contro l’Inter a San Siro, segna alla Lazio e regala al Lecce una storica vittoria sul campo della Fiorentina.
A gennaio 2020 si trasferisce all’Empoli con cui vive altre due stagioni di rilievo: 11 gol nel campionato di B vinto dagli azzurri e 2 centri anche in Serie A. Poi la SPAL, con un esordio condito da gol alla Reggina, e infine i prestiti a Feralpisalò e Catanzaro. Ora, a 34 anni, La Mantia ha ancora voglia di stupire: tornare in C con una maglia prestigiosa come quella del Perugia potrebbe essere la scintilla per l’ultimo capitolo di una carriera da professionista esemplare.