30 Oct, 2025 - 13:00

Perugia accelera sull'integrazione dei migranti: approvato il piano territoriale della Zona Sociale 2

Perugia accelera sull'integrazione dei migranti: approvato il piano territoriale della Zona Sociale 2

Perugia fa un passo politico concreto sull’integrazione dei cittadini e delle cittadine provenienti da Paesi terzi: la giunta comunale ha dato il via libera al piano territoriale della Zona Sociale 2 (Perugia, Corciano, Torgiano) legato al 25° programma annuale regionale. Un documento operativo che mette in campo azioni mirate su accesso ai servizi, scuola e coesione sociale, con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti di accoglienza e di convivenza nelle comunità locali.

Accesso ai servizi e lotta alla dispersione: le due leve della prima macro-linea sull'integrazione dei migranti

Il cuore del provvedimento si muove su due binari complementari. Da un lato, la qualificazione e il potenziamento degli sportelli immigrazione, integrati con gli uffici di cittadinanza, per offrire orientamento, segretariato sociale, mediazione culturale, consulenza e accompagnamento verso i servizi pubblici. Dall’altro, un pacchetto di interventi scolastici ed extrascolastici pensati per ridurre l’abbandono e innalzare i livelli di scolarizzazione delle nuove generazioni di origine straniera. La regia è affidata al sistema territoriale dei servizi sociali, con una cabina di coordinamento che punta a mettere in rete scuole, terzo settore e amministrazioni comunali.

La scuola come ponte: il ruolo del Punto Arlecchino

La dimensione educativa è indicata dalla giunta come il vero fattore abilitante di integrazione inclusiva. Lo sottolinea l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera, che esplicita la strategia: “La volontà è di supportare le istituzioni scolastiche nella riduzione del fenomeno dell’abbandono e nell’aumento del livello di scolarizzazione degli alunne ed alunni stranieri tramite l’ausilio del Punto Arlecchino, Centro di ascolto, orientamento e documentazione per l’educazione interculturale”.

Il presidio educativo, già attivo sul territorio, viene così messo a sistema come snodo di mediazione tra famiglie, scuole e servizi, capace di prevenire fragilità e dispersione con interventi tempestivi e personalizzati.

Cohesion building: micro-progettualità finanziate alle associazioni migranti

La seconda macro-linea introduce uno strumento nuovo nel Piano: un avviso pubblico rivolto alle associazioni di persone migranti presenti nei tre Comuni della Zona Sociale 2. L’idea è sostenere micro-progetti dal basso che generino fiducia reciproca, conoscenza e dialogo.

 Come precisa l’assessora: “Queste ultime saranno funzionali al raggiungimento di tre diversi obiettivi: prevenire l’insorgere di relazioni conflittuali interculturali; favorire convivenza e dialogo interculturale attraverso informazione e momenti di incontro con la cittadinanza, al fine di contrastare fenomeni di intolleranza o conflitto; valorizzare le reti pubblico–private e dell’associazionismo migrante che possano essere di supporto alla popolazione straniera”.

Un approccio di “cohesion building” che mobilita capitale sociale e responsabilità diffusa, chiamando in causa in modo strutturato i soggetti organizzati delle comunità migranti.

Governance territoriale e allineamento con la programmazione regionale

Il piano approvato dalla giunta è il risultato di un confronto intercomunale che, oltre a Perugia, ha coinvolto Corciano e Torgiano, in coerenza con l’architettura della Zona Sociale 2. La cornice di riferimento è il 25° programma annuale degli interventi in materia di integrazione approvato dalla Regione Umbria, da cui discendono priorità e criteri.

Sono particolarmente soddisfatta per l’approvazione in giunta di questo atto" – conclude l’assessora – "che è frutto di uno stretto confronto con i Comuni che compongono, insieme a Perugia, la zona sociale 2 ossia Torgiano e Corciano e che propone alcune azioni concrete e innovative perfettamente in linea con le strategie contenute nel programma annuale recentemente approvato dalla regione Umbria”. 

Gli obiettivi: meno barriere, più partecipazione

In ottica di risultato, la combinazione tra accesso facilitato ai servizi, sostegno alla continuità educativa e investimenti sulle reti associative punta a ridurre barriere amministrative e culturali, migliorare gli esiti scolastici e aumentare la partecipazione civica.

Perugia, Corciano e Torgiano intendono così rafforzare un modello di integrazione pragmatico: prossimità nei servizi, prevenzione nella scuola, ascolto attivo delle comunità. Una traiettoria che, se accompagnata da monitoraggi trasparenti e da una comunicazione pubblica chiara, può tradursi in benefici tangibili per l’intero tessuto sociale, rendendo l’inclusione non un capitolo a parte delle politiche pubbliche, ma una leva trasversale di sviluppo locale sostenibile.

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Giorgia Sdei
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