Andrea Cardinali, vice presidente dell'Amatori Nuoto e figura di spicco nel panorama natatorio perugino, ha salvato la vita a un bagnante. L'episodio capitato, mercoledì 25 giugno, alla piscina comunale Pellini di Perugia, stava per costare caro a un 60enne, colto da un infarto. Decisive le prime manovre e, poi, l'uso del defibrillatore.
Dopo una vicenda drammatica in un piscina di Perugia arriva, invece, una bella notizia: un bagnante è stato salvato da un malore (un arresto cardiaco) grazie alla prontezza di un assistente bagnante.
A compiere il gesto eroico è stato Andrea Cardinali, figura storica del nuoto perugino, che ha prestato i primi soccorsi in attesa del 118, praticando il massaggio cardiaco (per diversi minuti) applicando il protocollo Blsd.
L'episodio è stato raccontato dalla società Amatori Nuoto Perugia, in un post Facebook. "Cardinali non è nuovo a gesti di responsabilità: da oltre trenta anni lavora nelle strutture natatorie comunali di Perugia, ed è diventato un punto di riferimento per colleghi e cittadini. La sua dedizione al lavoro, unita a una presenza rassicurante, lo ha reso una colonna portante nel mondo del nuoto e nel servizio al pubblico".
"L’episodio di ieri - ricorda Massimo Pici, presidente della Libertas Rari Nantes che svolge attività agonistica all'interno dell'impianto - ci ricorda quanto sia fondamentale il ruolo degli assistenti bagnanti, figure spesso invisibili ma imprescindibili per la sicurezza di tutti. La rapidità e la competenza dimostrate da Cardinali sono l’esempio più concreto di cosa significhi essere un professionista del soccorso in acqua. La sua azione tempestiva ha evitato conseguenze tragiche, dimostrando come la formazione continua e l’esperienza siano strumenti vitali in situazioni di emergenza. Cardinali è una garanzia e una sicurezza sia per me che per le famiglie che ci affidano i loro ragazzi".
Quest'episodio riporta alla mente in Umbria quanto capitato un anno fa durante la partita dilettantistica di Coppa Primavera (Seconda Categoria) tra Virtus Foligno e Gaifana. L’arbitro Walid Kandly della sezione di Foligno si rese protagonista di un gesto eroico che ha salvato la vita a un giovane calciatore colpito da un malore. Il giocatore, dopo aver subito una violenta pallonata al volto, crollò a terra privo di sensi.
Senza esitare, l'arbitro avviò le manovre di primo soccorso, compiendo un’azione determinante per evitare conseguenze ben più gravi. Per quattro minuti, Kandly praticò le tecniche di rianimazione necessarie, permettendo al calciatore di riprendersi prima dell'arrivo dell'ambulanza, che lo trasportò all'ospedale San Giovanni Battista di Foligno, per i vari esami prima di essere dimesso. Secondo il personale medico, l'intervento dell’arbitro fece la differenza. Un po' come è successo per Andrea Cardinali che, con prontezza e capacità, ha praticato una manovra di primo soccorso, per poi applicare il defibrillatore.
Il primo soccorso è l'insieme delle misure immediate adottate per assistere una persona che ha subito un malore, un incidente o un infortunio, in attesa dell’arrivo di un’ambulanza o dell’intervento di un medico.
Tra le manovre fondamentali del primo soccorso c'è la valutazione dello stato di coscienza di chi ha accusato il malore e il controllo delle vie respiratorie per assicurarsi che non ci sia un’ostruzione.
Il primo soccorso include diverse tecniche di base, tra cui troviamo: il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale, che sono essenziali in situazioni di arresto cardiaco o respiratorio. Ogni secondo è prezioso in tali circostanze, e una rapida reazione può fare la differenza tra la vita e la morte. Essere preparati a gestire una situazione di emergenza, quindi, può essere fondamentale.