03 Sep, 2025 - 19:23

Perugia, il PD chiede di stringere un gemellaggio con una città palestinese

Perugia, il PD chiede di stringere un gemellaggio con una città palestinese

È una mobilitazione importante quella che il Comune di Perugia sta mettendo in campo a fianco della Palestina. Al principio di agosto la sindaca Vittoria Ferdinandi aveva inviato una missiva ufficiale alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo espressamente che l'Italia riconosca lo Stato di Palestina.

Ora quell'impegno si direziona verso un nuovo gesto concreto. I consiglieri del Partito Democratico hanno infatti da poco depositato una mozione per chiedere al Consiglio comunale di attivare un gemellaggio con una città palestinese. L'ordine del giorno verrà esposto nel dettaglio venerdì prossimo.

L'impegno del PD perugino a sostegno della causa palestinese

"Il Partito Democratico di Perugia e i Giovani Democratici di Perugia si stanno mobilitando con iniziative concrete a sostegno della causa palestinese, inserite in un percorso più ampio di impegno per la pace, la giustizia e la solidarietà internazionale" così si legge nella nota a corredo della mozione. 

In proposito è già stata fissata una conferenza stampa che si terrà venerdì 5 settembre alle ore 10.30, presso la Sala della Vaccara. All'appuntamento interverranno il capogruppo del Partito Democratico Lorenzo Ermenegildi Zurlo, il segretario comunale del PD Stefano Moretti e il componente della segreteria dei Giovani Democratici Simone Emili.

"L’iniziativa – si legge ancora nella nota – rappresenta un passo significativo per rafforzare il ruolo di Perugia come città di pace e di dialogo, riaffermando l’impegno della comunità perugina nella costruzione di relazioni internazionali fondate su solidarietà e cooperazione". 

Il senso del gemellaggio

"Con questo gemellaggio –  ha spiegato il capogruppo Lorenzo Ermenegildi Zurlo – vogliamo dare un segnale concreto di vicinanza al popolo palestinese e rafforzare il ruolo di Perugia come città di pace. Crediamo che la politica locale possa e debba contribuire a costruire ponti di dialogo, relazioni di solidarietà e percorsi di giustizia internazionale".

Il gemellaggio con la città palestinese rientra in un più ampio impegno a sostegno della popolazione palestinese. "L’appello del Comitato 1° Agosto – prosegue la nota – chiede con urgenza: il riconoscimento dello Stato di Palestina alla prossima Assemblea Plenaria dell’Onu; l’adozione di sanzioni economiche e diplomatiche, la sospensione di ogni forma di cooperazione militare e l’embargo totale sulle forniture di armi al governo di Israele; un impegno in sede europea per il blocco dell’Accordo di Associazione con Israele e, in sede ONU, per ottenere un immediato cessate il fuoco, il rilascio di ostaggi e prigionieri e la fine dell’occupazione. Il Partito Democratico e i Giovani Democratici di Perugia - conclude la nota - ribadiscono la loro volontà di contribuire a un percorso di pace giusta e duratura, fondato sul riconoscimento reciproco dei diritti e sulla fine delle violenze".

Proietti ha ricevuto la ministra palestinese

La vicinanza al popolo palestinese stanno trovando ampio spazio in seno alle istituzioni umbre. Va menzionato in questo senso che da poco la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha ricevuto Varsen Aghabekian, la ministra degli Affari esteri e degli espatriati dello Stato di Palestina, Varsen Aghabekian.

Un'occasione di grande impatto, oltre che un gesto politico dal forte valore simbolico, che ha rimesso al centro la questione del riconoscimento dello Stato di Palestina e la pressante necessità di avviare il percorso per costruire una pace solida e duratura.

La presidente Proietti ha ribadito con la ministra palestinese la piena solidarietà alla popolazione colpita dal conflitto con l'impegno a rendere più strutturata l'accoglienza in Umbria delle famiglie provenienti da Gaza. 

All'incontro oltre a Proietti e alla delegazione del governo regionale, ha preso parte anche la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi che ha sottolineato come la costruzione della pace sia un impegno non solo istituzionale, ma che riguarda direttamente anche le comunità e i territori, partendo da una concreta solidarietà.

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Sara Costanzi
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