25 Jun, 2025 - 11:41

Perugia, 37enne arrestato a Fontivegge: in tasca droga e denaro sospetto

Perugia, 37enne arrestato a Fontivegge: in tasca droga e denaro sospetto

Fontivegge non è più soltanto un quartiere di passaggio o un semplice snodo ferroviario. È diventata, nel tempo, il simbolo delle contraddizioni di Perugia. Una zona dalla vocazione urbana moderna, ma oggi segnata da degrado, occupazioni abusive, episodi di microcriminalità e spaccio. Una ferita aperta nel cuore della città, tanto che, dallo scorso 16 giugno, il Prefetto di Perugia, Francesco Zito, ha firmato un’ordinanza per l’istituzione della “zona rossa”, con controlli straordinari e presidi rafforzati per tre mesi.

Il provvedimento ha interessato un perimetro esteso e ben definito: via Mario Angeloni (tra la stazione e via Cortonese), via Cortonese fino allo svincolo della SS 75 bis, un tratto dello stesso raccordo fino a via Pievaiola e, infine, la stessa via Pievaiola verso il centro abitato. Un’area che comprende punti sensibili come la stazione ferroviaria di Fontivegge, piazza del Bacio e il complesso dell’Ottagono, da anni sotto i riflettori per le continue segnalazioni legate a insicurezza e illegalità.

Proseguono senza sosta dunque i controlli delle forze dell’ordine, che negli ultimi giorni hanno effettuato un nuovo arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. A finire in manette è stato un uomo di 37 anni, di origine nigeriana, intercettato dalla Polizia di Stato di Perugia proprio all’interno della zona rossa.

Il tentativo di disfarsi della droga

Il trentasettenne, secondo quanto riferito dalle autorità, alla vista degli agenti ha cercato di disfarsi della droga che aveva con sé. Un gesto inutile, che ha insospettito ulteriormente la pattuglia. Fermato e perquisito, l’uomo è stato trovato in possesso di quattro involucri contenenti eroina e marijuana, abilmente nascosti all’interno di un pacchetto di fazzoletti. Ma non era finita lì: all’interno della sua borsa sono stati rinvenuti quasi 500 euro in contanti, somma ritenuta dagli inquirenti riconducibile all’attività di spaccio. Dopo le formalità di rito, il 37enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della questura, in attesa dell’udienza di convalida. Un arresto che si inserisce in una cornice più ampia e complessa: quella della lotta quotidiana alla criminalità di strada che colpisce Fontivegge, tra droga, violenze e occupazioni.

Il laboratorio della droga in un palazzo abbandonato

Solo dieci giorni prima, un altro episodio aveva acceso nuovamente i riflettori sul quartiere. Grazie alla segnalazione di una guardia giurata, gli agenti della squadra volante avevano individuato un laboratorio della droga all’interno di un edificio abbandonato. Un’ispezione meticolosa, ai piani superiori, aveva rivelato uno scenario da degrado estremo: materassi a terra, rifiuti ovunque, flaconi di metadone, farmaci, lattine con residui chimici e uno zaino contenente dosi pronte di stupefacenti.

Ma il ritrovamento più inquietante era stato un altro: due persone, tra cui una giovane di 23 anni, scomparsa da Marsciano oltre un mese prima. La ragazza, ritrovata in condizioni precarie, avrebbe scelto volontariamente di rifugiarsi in quel contesto, forse per sfuggire a situazioni familiari difficili o per inseguire un drammatico percorso di dipendenza. Con lei, un uomo di circa trent’anni, di origine magrebina. Nella stessa struttura, la polizia aveva trovato anche circa mille euro in contanti, ritenuti frutto di attività illecite.

Durante i controlli, le forze dell’ordine avevano constatato anche numerose occupazioni abusive. I piani superiori dell’edificio erano stati trasformati in rifugi di fortuna: sacchi a pelo, brandine, resti di cibo, vestiti sparsi. Tutti segnali di una popolazione invisibile che vive ai margini e, spesso, alimenta un’economia sotterranea fatta di spaccio e criminalità.

La decisione del prefetto Zito di istituire una zona rossa non è giunta a caso. Si tratta della risposta a una situazione di emergenza, che da tempo richiede interventi decisi e continui. L’area di Fontivegge, a due passi dal centro storico, è stata per anni un’area grigia, difficile da controllare. Tra le difficoltà, la compresenza di attività commerciali in crisi, strutture in abbandono, snodi di trasporto pubblico e una crescente marginalità sociale.

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Lorenzo Farneti
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