04 Jul, 2025 - 13:20

Perugia, famiglia assalita da una montagna di debiti: giudice applica un'esdebitazione familiare

Perugia, famiglia assalita da una montagna di debiti: giudice applica un'esdebitazione familiare

Cancellati debiti (stimati in 81mila euro) a carico di una famiglia con tre figli. Lo ha deciso una giudice della terza sezione civile del tribunale di Perugia, applicando quella che nel linguaggio giuridico viene definita una "esdebitazione familiare".

Perugia, troppi debiti e una giudice li "cancella"

Troppi debiti, anche in un altro caso di cronaca delle ultime ore, ma, in questo caso, il giudizio è diverso. Disposta, infatti, l'ammissione di una "esdebitazione dell'incapiente". Lo riporta il Messaggero sulle pagine dell'Umbria, in una notizia ripresa in prima battuta da PerugiaToday.it.

Il quadro era drammatico per questa famiglia, composta da due genitori e tre figli, con 81mila euro di debiti: per essere saldati servivano 2.600 al mese ma i soldi guadagnati erano molti di meno: la famiglia ha, del resto, dichiarato un reddito annuo netto intorno ai 19.500 euro. L'esdebitazione familiare, perciò, che, finora, non risultava essere stata mai disposta prima in Italia, ha permesso a una famiglia di tornare a respirare. 

Una situazione drammatica per la famiglia

Dalla ricostruzione giudiziaria la famiglia avrebbe vissuto negli anni notevoli difficoltà: l'arrivo della crisi economica, la casa inagibile per il terremoto, il fallimento dell’azienda con la perdita del lavoro dipendente del marito e un infortunio che ha fatto insorgere una malattia invalidante.

In tutto ciò la moglie (insegnante precaria) aveva un contratto a tempo determinato (10 mesi a 1.400 euro e poi il supporto della Naspi). Nonostante, quindi, quest'entrata oltre i 600 euro mensili di assegno di invalidità del marito e un totale di altri 600 euro di assegno unico per i tre figli, la situazione era insostenibile.

I creditori, infatti, avevano fatto scattare ganasce fiscali (dopo un finanziamento acceso per l’acquisto di un’autovettura) e pignoramenti sullo stipendio della madre. La famiglia era in una disperata, tanto da richiedere un sostegno dalla Caritas, dalla parrocchia e anche dalla Fondazione antiusura.

Come si è arrivati all'esdebitazione familiare?

Tanti debiti che sono stati cancellati. Come si è arrivati a questa soluzione "salvifica" per questa famiglia residente nell'Assisano? La giudice della terza sezione civile del tribunale di Perugia, Teresa Giaraino, ha disposto l'ammissione di un'esdebitazione dell'incapiente (allargata a una innovativa procedura familiare) considerate le due domande (proposte dai due genitori) poi riunite.

Per poter presentare tale richiesta, infatti, marito e moglie devono presentare la stessa domanda come soggetti distinti, pur essendo i debiti, commisti e di origine familiare. La coppia di coniugi è stata assistita dall’avvocato Francesco Maiorca, mentre la valutazione della domanda di esdebitazione è stata effettuata dall’avvocato Carlo Orlando in qualità di organismo di composizione della crisi. 

L’istanza di esdebitazione è stata accolta in virtù della sussistenza di tutti i requisiti previsti dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Non erano sorte, quindi, delle "problematiche relative alla meritevolezza" dei della famiglia, perché i ricorrenti non hanno "assunto debiti in maniera spropositata rispetto alla loro capacità economica".

La giudice della terza sezione civile del tribunale di Perugia, Teresa Giaraino, ha, quindi, attuato quello che gli esperti hanno definito fino a questo momento "un passo avanti interpretativo" seppur non previsto dalla norma. 

Cosa dovrà affrontare ora la famiglia?

C'è, quindi, speranza e una seconda possibilità a chi, senza colpa, si trova schiacciato dai debiti, attraverso le nuove normative sul sovraindebitamento. Situazione, quindi, ora che permette alla famiglia di riprendere a respirare, senza il fiato sul collo dei creditori.

La famiglia, però, con il supporto dell'Organismo di composizione della crisi, entro il 31 dicembre dei prossimi 3 anni, dovrà presentare una dichiarazione della propria situazione reddituale, patrimoniale e occupazione, con l'obbligo "di provvedere al relativo pagamento in caso di sopravvenienza di utilità rilevanti" nei confronti dei loro creditori.

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Emanuele Landi
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