07 Oct, 2025 - 12:15

Perugia, fermato con cocaina in auto: divieto di dimora per un 39enne

Perugia, fermato con cocaina in auto: divieto di dimora per un 39enne

Un controllo su strada in località Piccione ha portato all’arresto di un 39enne, di origine albanese e già noto alle forze dell’ordine, trovato con alcune dosi di cocaina nascoste in un contenitore insospettabile. L’intervento dei Carabinieri della Stazione di Farneto di Colombella si inserisce nel più ampio dispositivo di prevenzione e repressione dello spaccio messo in campo nell’area perugina.

Il controllo e la scoperta della cocaina in auto: fermato 39enne a Perugia

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, l’auto su cui viaggiava l’uomo è stata fermata durante un servizio perlustrativo nella zona. Nel corso della verifica, i militari avrebbero rinvenuto sei dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa cinque grammi, occultate all’interno di un pacchetto di mentine. Con la sostanza, è stato sequestrato anche denaro contante pari a 220 euro, somma ritenuta compatibile con il presunto giro di spaccio. La perquisizione e il sequestro fanno parte delle procedure ordinarie previste in casi del genere, finalizzate a cristallizzare gli elementi utili alle indagini.

Il sequestro, l’arresto in flagranza e l’ipotesi di reato

Alla luce degli elementi raccolti, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto in flagranza con l’ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il rinvenimento delle dosi già confezionate e del contante viene generalmente considerato un indizio rilevante per configurare finalità di cessione, profilo che sarà oggetto di ulteriore approfondimento investigativo e di valutazione nelle sedi competenti. La droga e il denaro sono stati posti sotto sequestro, mentre la posizione del 39enne è stata trasmessa all’autorità giudiziaria per i provvedimenti del caso.

La convalida del G.I.P. e il divieto di dimora in Umbria

Nelle ore successive, il G.I.P. del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Umbria. Il provvedimento, ritenuto proporzionato al quadro indiziario, mira a interrompere eventuali contatti con l’ambiente in cui si sarebbe sviluppata l’attività illecita, in attesa degli ulteriori passaggi processuali. Resta ferma la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

L’operazione rientra nella strategia di contrasto ai reati in materia di stupefacenti attuata dall’Arma dei Carabinieri a livello provinciale, con servizi mirati nelle aree ritenute più esposte al rischio di spaccio. Presidi, pattugliamenti e controlli su strada continueranno nelle prossime settimane per aumentare la percezione di sicurezza e scoraggiare condotte illegali. Gli accertamenti sul materiale sequestrato e sulla rete di eventuali contatti proseguono nelle forme di rito.

Perugia, risse e proteste dei residenti in centro storico

Nel frattempo, in città tiene banco l’ennesimo episodio di violenza segnalato all’alba nella zona universitaria e tra le vie del centro. Secondo i racconti dei residenti, una rissa avrebbe coinvolto una ventina di ragazzi e un gruppo di cittadini spagnoli: urla, spintoni e calci per alcuni minuti, con diversi presenti in evidente stato di alterazione alcolica. All’arrivo delle forze dell’ordine, allertate dai residenti, i protagonisti si sarebbero già dileguati lasciando a terra bicchieri di plastica con residui di alcol e arredi rovesciati.

Il ripetersi di episodi simili nelle ultime settimane ha esasperato il quartiere, che chiede una stretta sui locali che vendono alcol fino a tarda notte e il rispetto dei divieti sulla somministrazione in vetro.

Il nodo Fontivegge tra controlli e prevenzione nella "zona rossa"

Le associazioni di quartiere sollecitano un coordinamento stabile tra Comune, Regione e forze dell’ordine, puntando su un doppio binario: più controlli mirati e un progetto di riqualificazione urbana e sociale che riduca l’attrattività per la microcriminalità. Dal Palazzo comunale, nelle scorse settimane, è arrivato un richiamo al presidio delle aree sensibili e a interventi di prevenzione: una linea che, insieme al rafforzamento del controllo del territorio, dovrà misurarsi con l’urgenza segnalata dai residenti e con l’esigenza di ricucire un clima di vivibilità quotidiana.

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Giorgia Sdei
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