02 Sep, 2025 - 15:01

Perugia, calciomercato senza fuochi d’artificio: Faroni alza la voce e punta sulla continuità

Perugia, calciomercato senza fuochi d’artificio: Faroni alza la voce e punta sulla continuità

Triplice fischio finale: il calciomercato estivo è andato in archivio e in casa Perugia, come in tutta Italia, ora a parlare sarà solo il campo. Quella del Grifo non è stata una sessione di mercato ricca di colpi sensazionali, ma la società biancorossa ha scelto la strada della continuità, ripartendo da un’ossatura solida e dal lavoro di mister Vincenzo Cangelosi, confermatissimo in panchina.

Il tecnico lo scorso anno era riuscito a risollevare la squadra dopo due cambi in corsa (prima Formisano, poi Zauli). La società ha fissato un obiettivo chiaro: il ritorno in Serie B entro due anni. Intanto, però, sarà fondamentale invertire la rotta in campionato, dove le prime due uscite hanno portato solo due pareggi.

I primi verdetti dal campo

Il debutto in casa contro il Guidonia Montecelio si è chiuso sullo 0-0, con l’episodio chiave del rigore parato da Gemello a Bernardotto. Nella seconda giornata, a Bra, la squadra è rimasta in dieci per l’espulsione di Nwanege e ha trovato il pari solo al 95’, grazie al rigore trasformato dal nuovo arrivato Roberto Ogunseye, subito protagonista.

Il bicchiere è mezzo vuoto: due punti e zero vittorie. Ma anche mezzo pieno, perché il Perugia ha mostrato carattere e la capacità di reagire nelle difficoltà, qualità che possono diventare decisive lungo un campionato duro come quello di Serie C.

I movimenti di mercato: sei acquisti, dodici addii

Sul fronte entrate, il Perugia ha registrato sei nuovi arrivi:

  • Giorgio Tumbarello, centrocampista ex Lucchese, ingaggiato a parametro zero.
  • Luca Calapai, terzino destro con esperienza alla Spal, anche lui arrivato senza cartellino.
  • Karlson Nwanege, difensore classe 2005 in prestito dall’Hellas Verona.
  • Giacomo Manzari, trequartista del 2000, in prestito dal Bari.
  • Dren Terrnava, centrocampista del 2005, prelevato dal Parma.
  • Roberto Ogunseye, attaccante dal Cesena, prestito annuale con diritto di riscatto, già decisivo in campionato.

In prospettiva futura è stato tesserato anche il giovanissimo Giardino (2007), al momento aggregato alla Primavera.

Sul fronte uscite, invece, la lista è lunga: dodici addii tra prestiti, cessioni e svincoli. Hanno lasciato il club, tra gli altri, Seghetti (ceduto al Padova), Mezzoni, Cisco, Marconi, Leo e diversi giovani come Plaia, Cottini e Lickunas. Inoltre sono rimasti senza contratto giocatori come Albertoni, Morichelli e Squarzoni.

Faroni: “Non sarò mai un presidente che fa follie”

A spiegare la linea societaria è stato il presidente Javier Faroni, che ha affidato le sue riflessioni a una nota ufficiale. Dichiarazioni nette, che fotografano la situazione e lanciano un messaggio chiaro alla piazza:

“La realtà è che in sei mesi sono arrivati 12 giocatori (7 ora e 5 lo scorso anno) richiesti dall’allenatore e dal direttore sportivo. Loro hanno fiducia che questi giocatori siano molto validi e possano servire per fare una grande stagione! Un’intera squadra come rinforzo.”.

Il numero uno biancorosso ha sottolineato anche l’importanza delle conferme:

“E soprattutto siamo riusciti a trattenere 3 giovani giocatori molto importanti per la rosa, nonostante avessimo ricevuto offerte d’acquisto molto forti e con la volontà degli stessi ragazzi di andare via, visto che per loro sarebbe stato un salto di categoria.Tuttavia non li abbiamo venduti e abbiamo preferito che continuassero a giocare nel Perugia. In altre parole, non solo abbiamo preso 12 giocatori ma non ne abbiamo venduti più di uno, che in nessun modo voleva rimanere al club e ci ha costretti alla sua cessione ”.

Poi la presa di posizione sulla gestione economica:

“Ora, se si vuole un presidente che faccia follie e porti il club a rischio come tanti altri in questa categoria, non sarò io quel presidente! Questo club, così com’è, perde 500 mila euro ogni mese ed è già tanto, quindi bisogna mettere ordine in molte cose perché è chiaro che così non si può andare avanti a lungo. È un peccato il momento che stiamo vivendo in campo. Questo club, questi tifosi e questa città meritano molto di più. È chiaro che un club ordinato, con stipendi pagati puntualmente come quasi nessuno nel calcio, con un ritiro esemplare in Argentina e in Italia, che ha migliorato i campi di allenamento e il Curi con un manto così buono che ad agosto non si vedeva da anni. .

Una società solida, ma servono risultati

Infine, il messaggio più forte, rivolto all’ambiente e allo staff tecnico:

“Avremmo potuto prendere altri tre giocatori, ma non erano all’altezza di quelli che già abbiamo. Le scelte che abbiamo fatto sono state per migliorare la squadra, non semplicemente per accontentare i tifosi. Con quasi un’intera squadra di nuovi innesti richiesti e con un’infrastruttura ottimale, deve arrivare ad avere risultati e gioco all’altezza. Bisogna continuare a lavorare duramente e riuscire a ribaltare questa situazione calcistica. Confido che i responsabili abbiano le qualità necessarie per farlo e per portare il Perugia in un’altra condizione, quella che è necessaria e con urgenza”.

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Lorenzo Farneti
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