Triplice fischio finale: il calciomercato estivo è andato in archivio e in casa Perugia, come in tutta Italia, ora a parlare sarà solo il campo. Quella del Grifo non è stata una sessione di mercato ricca di colpi sensazionali, ma la società biancorossa ha scelto la strada della continuità, ripartendo da un’ossatura solida e dal lavoro di mister Vincenzo Cangelosi, confermatissimo in panchina.
Il tecnico lo scorso anno era riuscito a risollevare la squadra dopo due cambi in corsa (prima Formisano, poi Zauli). La società ha fissato un obiettivo chiaro: il ritorno in Serie B entro due anni. Intanto, però, sarà fondamentale invertire la rotta in campionato, dove le prime due uscite hanno portato solo due pareggi.
Il debutto in casa contro il Guidonia Montecelio si è chiuso sullo 0-0, con l’episodio chiave del rigore parato da Gemello a Bernardotto. Nella seconda giornata, a Bra, la squadra è rimasta in dieci per l’espulsione di Nwanege e ha trovato il pari solo al 95’, grazie al rigore trasformato dal nuovo arrivato Roberto Ogunseye, subito protagonista.
Il bicchiere è mezzo vuoto: due punti e zero vittorie. Ma anche mezzo pieno, perché il Perugia ha mostrato carattere e la capacità di reagire nelle difficoltà, qualità che possono diventare decisive lungo un campionato duro come quello di Serie C.
Sul fronte entrate, il Perugia ha registrato sei nuovi arrivi:
In prospettiva futura è stato tesserato anche il giovanissimo Giardino (2007), al momento aggregato alla Primavera.
Sul fronte uscite, invece, la lista è lunga: dodici addii tra prestiti, cessioni e svincoli. Hanno lasciato il club, tra gli altri, Seghetti (ceduto al Padova), Mezzoni, Cisco, Marconi, Leo e diversi giovani come Plaia, Cottini e Lickunas. Inoltre sono rimasti senza contratto giocatori come Albertoni, Morichelli e Squarzoni.
A spiegare la linea societaria è stato il presidente Javier Faroni, che ha affidato le sue riflessioni a una nota ufficiale. Dichiarazioni nette, che fotografano la situazione e lanciano un messaggio chiaro alla piazza:
“La realtà è che in sei mesi sono arrivati 12 giocatori (7 ora e 5 lo scorso anno) richiesti dall’allenatore e dal direttore sportivo. Loro hanno fiducia che questi giocatori siano molto validi e possano servire per fare una grande stagione! Un’intera squadra come rinforzo.”.
Il numero uno biancorosso ha sottolineato anche l’importanza delle conferme:
“E soprattutto siamo riusciti a trattenere 3 giovani giocatori molto importanti per la rosa, nonostante avessimo ricevuto offerte d’acquisto molto forti e con la volontà degli stessi ragazzi di andare via, visto che per loro sarebbe stato un salto di categoria.Tuttavia non li abbiamo venduti e abbiamo preferito che continuassero a giocare nel Perugia. In altre parole, non solo abbiamo preso 12 giocatori ma non ne abbiamo venduti più di uno, che in nessun modo voleva rimanere al club e ci ha costretti alla sua cessione ”.
Poi la presa di posizione sulla gestione economica:
“Ora, se si vuole un presidente che faccia follie e porti il club a rischio come tanti altri in questa categoria, non sarò io quel presidente! Questo club, così com’è, perde 500 mila euro ogni mese ed è già tanto, quindi bisogna mettere ordine in molte cose perché è chiaro che così non si può andare avanti a lungo. È un peccato il momento che stiamo vivendo in campo. Questo club, questi tifosi e questa città meritano molto di più. È chiaro che un club ordinato, con stipendi pagati puntualmente come quasi nessuno nel calcio, con un ritiro esemplare in Argentina e in Italia, che ha migliorato i campi di allenamento e il Curi con un manto così buono che ad agosto non si vedeva da anni. .
“Infine, il messaggio più forte, rivolto all’ambiente e allo staff tecnico:
“Avremmo potuto prendere altri tre giocatori, ma non erano all’altezza di quelli che già abbiamo. Le scelte che abbiamo fatto sono state per migliorare la squadra, non semplicemente per accontentare i tifosi. Con quasi un’intera squadra di nuovi innesti richiesti e con un’infrastruttura ottimale, deve arrivare ad avere risultati e gioco all’altezza. Bisogna continuare a lavorare duramente e riuscire a ribaltare questa situazione calcistica. Confido che i responsabili abbiano le qualità necessarie per farlo e per portare il Perugia in un’altra condizione, quella che è necessaria e con urgenza”.