11 Oct, 2025 - 15:30

Perugia, blitz alla stazione Sant’Anna: 37enne fermato con decine di dosi tra eroina e cocaina

Perugia, blitz alla stazione Sant’Anna: 37enne fermato con decine di dosi tra eroina e cocaina

Un controllo mirato della Squadra Mobile di Perugia ha portato all’arresto di un 37enne, cittadino tunisino con precedenti, sorpreso nei pressi della stazione Sant’Anna mentre concludeva una cessione di droga. L’operazione, scattata durante un servizio di osservazione nell’area ferroviaria, ha consentito agli agenti di ricostruire l’intera sequenza, dal recupero dello stupefacente dietro un cespuglio fino al passaggio di mano e al sequestro delle dosi.

Eroina e cocaina alla stazione di Sant'Anna: dinamica del fermo 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 37enne è stato notato avvicinarsi a una siepe adiacente alla stazione e prelevare un involucro nascosto nella vegetazione. Pochi istanti dopo avrebbe incontrato una cliente, con cui avrebbe perfezionato la compravendita. La donna è stata subito bloccata e perquisita: in tasca aveva appena acquistato eroina e cocaina per 50 euro, poi consegnate agli agenti. A quel punto i poliziotti sono intervenuti sul venditore, interrompendo l’azione e procedendo ai controlli.

Perquisizione: 39 dosi pronte all’uso e un telefono “dedicato”

La perquisizione personale del sospettato ha permesso di rinvenire 19 dosi di eroina e 20 di cocaina, già confezionate e pronte allo smercio. Sequestrato anche il cellulare in uso all’uomo, definito dagli investigatori “dedicato all’attività di spaccio”, ritenuto cioè utilizzato esclusivamente per gestire i contatti con i clienti e coordinare gli appuntamenti nell’area della stazione. Il materiale è stato posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria per gli ulteriori accertamenti su messaggi, contatti e percorso delle sostanze.

La decisione del gip: obbligo di dimora e coprifuoco notturno

Dopo l’arresto, il 37enne è stato posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Perugia, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8, salvo specifiche autorizzazioni del Giudice. Una prescrizione che mira a contenere i movimenti dell’indagato nelle fasce orarie più esposte allo smercio al minuto e a scongiurare possibili reiterazioni del reato.

Allerta sull’area della stazione e azione di contrasto

L’intervento alla stazione Sant’Anna conferma l’attenzione della polizia sui nodi sensibili della città, dove i servizi mirati stanno puntando a interrompere le condotte di spaccio più radicate e a risalire alle filiere di approvvigionamento. Gli accertamenti proseguiranno per delineare il giro di clienti e verificare eventuali responsabilità di terzi nella gestione dei punti di rifornimento utilizzati per occultare le sostanze.

Castiglione del Lago: evasione dalla caserma e processo al via

Nel frattempo approda in tribunale una vicenda distinta che ha scosso l’area del Trasimeno: l’evasione, nella notte, dalla Stazione dei carabinieri di Castiglione del Lago di un 40enne albanese, arrestato nel settembre 2023. Secondo la ricostruzione della Procura di Perugia, l’uomo era stato fermato a bordo di un’Alfa Romeo Giulia risultata rubata, con targhe contraffatte, arnesi da scasso e una pistola con matricola abrasa.

Davanti al collegio presieduto da Angela Avila (a latere i giudici Edoardo Esposito e Paolo Sconocchia) si apre ora il processo nel quale l’indagato, difeso dall’avvocato Vincenzo Bochicchio, risponde di una serie di reati: detenzione abusiva di arma da fuoco, ricettazione della pistola Tanfoglio clandestina, ricettazione delle targhe e dell’auto, riciclaggio, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli ed evasione.

Armi, auto rubata e targhe posticce: cosa c’è negli atti

Dagli atti emergerebbe che lo straniero non si era fermato all’alt e aveva tentato la fuga per le vie di Castiglione del Lago. Dopo aver abbandonato l’Alfa, avrebbe provato a scappare a piedi ma venne bloccato dai militari. La perquisizione permise di accertare che l’auto era provento di furto e che le targhe erano "posticce": su quella posteriore "era stato apposto con un adesivo il sigillo dello Stato", mentre quella anteriore era "formata da materiale non conforme".

Nell’abitacolo fu rinvenuta una "pistola Tanfoglio Limited 40Hc cal. 40 S&W con la matricola abrasa e la sicura disinserita, contenente un caricatore con 16 proiettili dello stesso calibro"; nel portabagagli, invece, "strumenti atti allo scasso come una smerigliatrice angolare professionale e un piede di porco di grosse dimensioni".

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Giorgia Sdei
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