21 May, 2025 - 19:00

Perugia, aggredì un agente in carcere nel marzo 2024: detenuto a processo

Perugia, aggredì un agente in carcere nel marzo 2024: detenuto a processo

Un detenuto italiano aveva aggredito tre agenti, ferendone uno e provocandogli lesioni, mentre stava per essere portato in infermeria, nel marzo 2024. Il detenuto si è presentato oggi in tribunale a Perugia

Carcere di Perugia, aggredì un agente penitenziario

Un 28enne italiano, difeso dall’avvocato Luca Pietrocola, è a processo davanti al giudice del Tribunale penale di Perugia. L’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. L’episodio di violenza si era verificato a Perugia il 18 marzo del 2024. La Procura della Repubblica di Perugia ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, nei confronti dell'uomo attualmente ristretto nel penitenziario di Ascoli, 

L’imputato - secondo la Procura di Perugia - con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso (al fine di opporsi agli agenti della Polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Perugia Capanne, che lo stavano accompagnando presso la locale infermeria, ferito a seguito di pregresse condotte violente) avrebbe aggredito fisicamente gli operanti, spingendo a terra uno dei due e salendo sopra quest’ultimo, si opponeva al compimento delle loro funzioni, in tal modo determinando e cagionando lesioni personali”.

L’agente aggredito - si legge negli atti del pm Franco Bettini - avrebbe riportato una “contusione all’emitorace destro con frattura della IX costa e contusione dell’emitorace sinistro nonché contusione al ginocchio sinistro”. Le lesioni erano state refertate e giudicate guaribili in 25 giorni. Dopo la richiesta dell'avvocato difensore, nel corso dell’udienza di oggi, di riti alternativi, il giudice ha rinviato all’udienza preliminare in programma per il 1° luglio.

Aggressioni in carcere: una piaga senza fine

L'ultimo episodio di un agente aggredito in un carcere dell'Umbria risale a pochi giorni fa: due agenti aggrediti nel carcere di Spoleto. 

Il grave episodio era stato denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), che continua a lanciare l'allarme sulla situazione delle carceri umbre e in particolare di quella di Spoleto.

Senza soluzione di continuità la lunga scia di eventi critici presso il carcere di Spoleto - le parole di Fabrizio Bonino, segretario regionale del sindacato - A farne le spese questa volta un assistente capo e un sovrintendente che, intervenuti per sedare una colluttazione fra due detenuti, hanno riportato lesioni con prognosi complessiva di cinque giorni”.

Il SAPPE aveva inviato, pochi giorni prima, una lettera al Provveditorato Regionale per segnalare la doppia emergenza che affligge l'istituto: una grave carenza di organico e il sovraffollamento dei detenuti appartenenti al circuito di media sicurezza. “Le condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari di Spoleto - afferma Bonino - sono da tempo insostenibili”. Il segretario regionale del sindacato ha ribadito l'urgenza di alleggerire la pressione sulla struttura con lo spostamento di una parte dei detenuti.

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Emanuele Landi
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