Patrizia Fortunati è l'autrice ternana che ha tenuto a battesimo la nostra rubrica letteraria dedicata agli autori e alle autrici dell'Umbria. Quando lo scorso giugno l'avevamo intervistata era da poco uscito per Giunti il suo ultimo libro 'Noi siamo la Belinda!' che presto è diventato un caso editoriale. Tant'è che la Belinda, come ormai la chiamiamo affettuosamente, qualche mese fa si è anche aggiudicata un premio importante, quello per la letteratura sportiva intitolato a Gianni Mura nella sezione 'fuoriclasse' come il miglior libro per ragazze e ragazzi.
Dal podio del Premio a Fortunati è stato riservato un onore speciale nell'ambito del Salone del Libro di Torino, la più autorevole manifestazione in Italia dedicata alla letteratura. E proprio mentre tornava da Torino, l'autrice della Belinda ci ha raccontato in esclusiva la magia dell'esperienza durante la manifestazione.
"Quando, lo scorso novembre, la Belinda ha vinto il Premio di Letteratura Sportiva Gianni Mura - Sezione Fuoriclasse, tra i vari motivi di felicità c'era quello che sarei stata a Torino, al Salone Internazionale del Libro, per aprire le iniziative dedicate ai bambini e alle scuole - ricorda -. E così ieri, 15 maggio, in Sala Olimpica, ho incontrato i lettori di 'Noi siamo la Belinda!'".
L'accoglienza è stata calorosa. "I bambini mi hanno fatto tantissime domande, con curiosità, interesse e grande partecipazione. Un incontro bello bello, che mi ha riempito di energia e di entusiasmo".
La Belinda è un libro che parla della bellezza della diversità e della forza dell'inclusione in un'età, quella preadolescenziale, durante la quale il confronto con gli altri può essere un macigno. "Gio, la protagonista del libro, a undici anni sogna di giocare a pallone in una squadra. lo, alla sua età, sognavo di essere una scrittrice. E ieri, la me bambina, era felice e orgogliosa. leri e tante tantissime volte: ogni volta che un bambino (dai 7 ai 99 anni) mi dice 'Anche io faccio il tifo per la Belinda!'".
Il libro di Patrizia Fortunati si sta rivelando un ottimo strumento per affrontare con il sorriso tematiche delicate insieme ai più giovani. A oltre un anno dalla pubblicazione la Belinda continua senza sosta a girare tra scuole, biblioteche, librerie ed eventi vari.
"Questo è stato un mese pieno - ci dice l'autrice -. Con l'assesora alla Scuola del Comune di Terni, Viviana Altamura, abbiamo incontrato in Bct alcune classi delle scuole medie e poi, al Centro sportivo di Acquasparta, BottegArt e la Biblioteca Comunale di Acquasparta hanno organizzato un incontro coi piccoli calciatori".
I prossimi appuntamenti lunedì prossimo a Perugia e ad Assisi. Poi il 26 maggio in Puglia, in provincia di Bari per la 'Rassegna Didiario - Suggeritore di libri'. E dopo? "E poi... poi ci riposiamo un po'. Ma solo forse" sorride Patrizia Fortunati.
La protagonista della Belinda è una ragazzina di undici anni, Gioconda detta Gio. La sua passione è il calcio ma è in crisi: non riesce a trovare una squadra femminile nella sua città. Sarà suor Ridolfa ad aiutarla e la strana coppia darà vita a una squadra composta da tutti coloro che di solito faticano a trovare il proprio posto. Una storia di integrazione che dimostra l'importanza di credere nei propri sogni perché ripaga sempre ci aveva raccontato l'autrice nella nostra intervista di giugno.
"Un libro che riflette sulla diversità e sull'inclusione e anche sulla vittoria, che è diversa da quella che ci si può aspettare. Quando si parla di squadra, si parla di tante persone che non sono solo quelle che scendono in campo. Ci sono i genitori, il tifo, le famiglie che è tutto un grande gruppo". E anche noi facciamo il tifo per la Belinda.