03 Sep, 2025 - 11:30

Parto trigemellare a Terni: dopo 18 anni tre fiocchi azzurri al Santa Maria

Parto trigemellare a Terni: dopo 18 anni tre fiocchi azzurri al Santa Maria

Un evento che ha il sapore dell’eccezionalità: all’ospedale Santa Maria di Terni sono venuti alla luce tre gemelli, un parto trigemellare che non si registrava in città da quasi due decenni. Un avvenimento raro, che ha suscitato emozione non solo tra i familiari, ma anche in tutto il personale sanitario coinvolto.

Parto trigemellare al Santa Maria: una nascita straordinaria all'ospedale di Terni

Martedì mattina la sala parto del nosocomio ternano è stata teatro di un intervento complesso ma perfettamente riuscito. A dare il benvenuto ai piccoli Enea Flavio (1.870 grammi), Damiano Maria (2.425 grammi) e Giulio Lorenzo (2.315 grammi) è stata un’équipe multidisciplinare che ha lavorato in piena sinergia. La mamma, Caterina Puleo, e il papà, Federico Guelfi, hanno potuto stringere tra le braccia i tre maschietti, accolti da una comunità intera come simbolo di speranza e di gioia.

Il cesareo è stato eseguito dalla dottoressa Giulia Manciucca, affiancata dalla dottoressa Natalina Manci, mentre il team di ostetriche e infermieri ha garantito assistenza in ogni fase. Fondamentale la presenza dell’équipe neonatologica guidata dalle dottoresse Federica Celi, Sara Ceccarelli e Anna Egidi, che hanno seguito i piccoli nei primi momenti di vita. "Un grazie a tutti i professionisti coinvolti in questo evento eccezionale" – ha scritto l’ospedale sui social – "e un augurio speciale alla famiglia per questa nuova, meravigliosa avventura".

L’emozione della città e la voce della politica

Il lieto annuncio ha superato i confini dell’ospedale, arrivando a toccare anche la politica regionale. I consiglieri del Pd Maria Grazia Proietti e Francesco Filipponi hanno voluto sottolineare l’importanza del momento: "Ciò che è successo all’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni è un evento meraviglioso: ringraziamo l’équipe sanitaria e i professionisti che hanno seguito lo straordinario parto trigemellare". Un riconoscimento al lavoro di squadra, alla competenza e alla dedizione che hanno reso possibile un evento tanto raro quanto significativo.

Un caso raro in un’Italia che fa sempre meno figli

Se la nascita di tre gemelli è una notizia che scalda il cuore, non si può ignorare il contesto in cui avviene. L'Italia intera sta attraversando da anni un inverno demografico che non mostra segni di miglioramento. Nel 2023 sono nati poco meno di 380mila bambini, contro i 640mila del 1980: un crollo che fotografa bene la difficoltà delle famiglie italiane a mettere al mondo nuovi figli. L’Umbria non fa eccezione, con numeri in continuo calo.

Eppure, in questo scenario di natalità ridotta, i parti gemellari e multipli sono in crescita. Studi internazionali mostrano come il numero di gemelli sia aumentato del 30% dagli anni ’80 a oggi, arrivando a 12 parti gemellari ogni mille nascite. Un dato in controtendenza che incuriosisce e apre interrogativi.

Perché nascono sempre più gemelli

Gli esperti spiegano che le ragioni sono principalmente due: l’età sempre più avanzata delle donne al momento della gravidanza e il ricorso crescente alla procreazione medicalmente assistita. Come riportato da Fanpage.it, la professoressa Elizabeth Bailey, dell’Elizabeth Bryan Multiple Births Centre di Birmingham, ha sottolineato come le probabilità di gravidanze multiple aumentino significativamente dopo i 35 anni, per motivi legati ai cambiamenti ormonali. Inoltre, la pratica di impiantare più embrioni durante la fecondazione in vitro ha contribuito all’aumento di gemelli e trigemini.

In Italia, dove molte coppie decidono di avere figli in età sempre più matura, questi fattori si fanno sentire con particolare evidenza. Tuttavia, nonostante la gioia che porta un parto multiplo, le sfide non mancano: dall’impegno fisico ed economico alla necessità di strutture ospedaliere preparate ad affrontare eventi complessi.

La speranza in tre nomi: la gioia del parto trigemellare di Terni

Il parto trigemellare con la nascita di Enea, Damiano e Giulio a Terni è dunque una notizia che va oltre il dato clinico, è un segnale di speranza in una società che fatica a crescere dal punto di vista demografico. Tre bambini, tre simboli di futuro, che riportano l’attenzione sull’importanza di sostenere la natalità e di investire in servizi adeguati per le famiglie.

Il Santa Maria di Terni, con questa storia di professionalità e umanità, ha ricordato che anche in un’epoca segnata dal calo delle nascite, la vita continua a sorprenderci. E che a volte basta un fiocco, anzi tre, per ridare fiducia a un intero territorio.

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Giorgia Sdei
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