19 Dec, 2025 - 18:30

Per i piccoli pazienti dell'Ospedale di Città di Castello c'è un alleato in più

Per i piccoli pazienti dell'Ospedale di Città di Castello c'è un alleato in più

L'Ospedale di Città di Castello ha un prezioso alleato in più a fianco dei piccoli pazienti. Grazie alla donazione da parte di A.G. Dimensione Edilizia srl, il reparto di Pediatria si è dotato di un rilevatore di vene. Grazie alla generosità dell'azienda, il prelievo non sarà più un problema. Questo strumento innovativo consente infatti di individuare con maggiore precisione il patrimonio venoso dei bambini, facilita le procedure di prelievo e riduce il disagio. 

Un supporto concreto all'attività di medici e infermieri della Pediatria

Il dispositivo, del valore di oltre 3mila euro, rappresenta un concreto supporto per il lavoro quotidiano di medici e infermieri, migliorando l’efficacia degli interventi e contribuendo a rendere l’esperienza ospedaliera più serena per i piccoli pazienti e le loro famiglie. L'ospedalizzazione per ogni bambino è un momento estremamente delicato dove anche la strumentazione a disposizione del reparto ha un peso importante.

Lo strumento è stato consegnato nei giorni scorsi da un rappresentante dell’azienda a Silvio Pasqui, direttore del Presidio ospedaliero Alto Tevere, e a Guido Pennoni, direttore del Dipartimento Materno-Infantile e del reparto di Pediatria degli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo Tadino.

Un gesto di solidarietà per i più piccoli

Silvio Pasqui, a nome delle direzioni Aziendali e di Presidio, ha espresso il proprio ringraziamento per il gesto di solidarietà. Una donazione, ha affermato, "che testimonia attenzione e sensibilità nei confronti della nostra struttura e, soprattutto, dei bambini che ogni giorno vengono assistiti. Dotazioni come questa ci permettono di elevare ulteriormente la qualità delle cure e dei servizi offerti".

Guido Pennoni ha voluto sottolineare il valore pratico dello strumento che "sarà di grande aiuto nella gestione clinica quotidiana, in particolare nei casi più complessi. Ridurre il dolore e lo stress dei piccoli pazienti è per noi una priorità, e questa donazione va esattamente in questa direzione".

A pochi giorni dal Natale, la donazione conferma che tra sistema sanitario locale, tessuto imprenditoriale e comunità c'è una relazione di attenzione e cura che sa anche tradursi in benefici concreti per la qualità dell’assistenza e per il benessere dei pazienti più giovani.

L'ospedale di Città di Castello tra i migliori 15 del Paese 

A conferma di un percorso virtuoso ci sono anche i dati di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che ha inserito il nosocomio tifernate tra i 15 migliori d'Italia. Secondo la più recente indagine dell'Agenzia la struttura ospedaliera di Città di Castello ha infatti raggiunto livelli alti o molto alti in sei delle otto aree cliniche considerate (cardiocircolatorio, sistema nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare e nefrologia). Bene anche sul fronte della salute femminile dove l'ospedale da poco ha ottenuto ben tre bollini rosa, ovvero il massimo, unico ospedale umbro insieme soltanto a quello di Branca.

Che cosa ha rivelato l'indagine di Agenas sugli ospedali umbri

L'indagine di Agenas ha evidenziato che anche altri tre ospedali della regione sono significativamente migliorati. Si tratta di Orvieto, Foligno e Gubbio mentre all’Azienda ospedaliera di Perugia è stato attribuito un livello molto alto in tre ambiti strategici: sistema nervoso, chirurgia oncologica e gravidanza e parto.

In generale la ricerca ha rivelato che l'Umbria è una delle sole tre realtà italiane, insieme a Valle d'Aosta e Provincia di Trento, a non aver registrato alcun ospedale "rimandato" relativamente agli standard di qualità dell'assistenza. A livello nazionale, infatti, su 1.117 stutture valutale, 197 sono state individuate come "critiche" e pertanto sottoposto a revisione, soprattutto nel Mezzogiorno.

Per l'Umbria i risultati ottenuti sono importanti e dimostrano che la qualità delle cure sta migliorando anche se c'è certamente ancora da lavorare soprattutto per ridurre le differenze fra i vari territori. Su questo punto la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha assicurato che "Continueremo a lavorare senza sosta per garantire servizi pubblici di sanità e salute sempre più efficaci e vicini ai cittadini".

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Sara Costanzi
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