Tag24 Umbria aveva anticipato i dubbi della Commissione regionale sul nuovo ospedale di Terni lo scorso 14 maggio, ma dopo l’incontro con i proponenti privati del project financing scoppia la bufera politica. Ad alzare il polverone ci pensa il vicesindaco di Terni e candidato governatore dell’Umbria Riccardo Corridore.

L’incontro dello scorso 21 maggio, tra la commissione di esperti coordinata dal direttore Ambiente e Infrastrutture di Palazzo Donini, Stefano Nodessi, sarebbe finita – come avevamo anticipato – con la richiesta di approfondimento documentale. Un contraddittorio che sarà in capo ai tecnici del raggruppamento proponente Salini-Abp Nocivelli. Che dovranno fornire, ragionevolmente entro giugno, un supplemento di documentazione sulle tematiche oggetto di controdeduzione.

E proprio sull’esito dell’incontro la tensione è ripresa a crescere. Perché il vicesindaco Corridore si è affidato a Facebook e ha deciso di rompere gli indugi, contro il mancato coinvolgimento da parte del Comune di Terni.

Bufera politica sul nuovo Ospedale. Corridore: “Comune non coinvolto dai proponenti, ritardi inaccettabili”

A far saltare il tappo della polemica, scatenando la bufera sul progetto pubblico-privato per l’ospedale, è stato il mancato coinvolgimento del Comune da parte dei proponenti del raggruppamento Salini-Abp Nocivelli.

È paradossale – afferma Riccardo Corridore in un video socialche i tecnici della società proponente non si interfaccino con il sindaco di Terni. Non si interfaccino con l’amministrazione comunale di Terni. Parlano con la commissione istituita dalla Regione, verificando le istanze della commissione tecnica voluta dalla Tesei, ma non ci fanno informano sull’iter autorizzativo. Il nuovo ospedale di Terni dovrà sorgere nella città di Terni. Credo che, quantomeno, un’interlocuzione con chi poi dovrà rilasciare determinate autorizzazioni sia necessaria. Se non fondamentale“.

Poi c’è il tema caldo dei costi, messo sotto osservazione anche dalla commissione tecnica regionale. Secondo Corridore i piani tecnico finanziari sarebbero lievitati da un fabbisogno iniziale di 210-230 milioni di euro.

Era quella la cifra con cui si poteva fare l’ospedale di Terni – continua il candidato governatore di Ap alla presidenza della Regione -. Invece i costi sono lievitati in maniera paradossale a oltre 300 milioni. E questo aspetto al sindaco di Terni Bandecchi non è mai piaciuto. Vigileremo sull ospedale di Terni, nella convinzione che l’amministrazione Tesei in cinque anni nulla ha fatto, nonodstante le promesse.Si sono mossi solo quando il sindaco di Terni Bandecchi, con il sottoscritto, siamo andati a sollecitare il 3 agosto del 2023 la realizzazione di questa struttura sanitaria“.

Riccardo Corridore, candidato di AP alla Regione: “Potremmo puntare sui fondi Inail e sull’intervento pubblico”

L’attacco politico del vicesindaco di Terni e candidato di AP alla Regione si conclude con un deciso rimescolamento di carte. Il Comune di Terni – fino a ieri favorevole al project financing, perché progetto più veloce per tempi di realizzazione – potrebbe decidere di sposare una linea diversa. Quella del nuovo ospedale totalmente pubblico, su area da individuare, da realizzare con fondi Inail. Soprattutto se i ritardi dovessero accumularsi e la decisione non arrivasse prima delle prossime elezioni regionali.

È evidente che Alternativa popolare dirà la sua a livello regionale e a livello comunale – conclude Corridore -. Ma poi si faranno delle riflessioni. Se fino ad oggi abbiamo ‘sponsorizzato’ il project financing, credendoci con convinzione semplicemente perché si sarebbe potuto realizzare in tempi stretti. Ma vista la situazione, visti i ritardi, vista la totale inefficienza e vista la totale mancanza di rispetto e di attenzione nei confronti dell’amministrazione comunale, faremo le nostre riflessioni. Perché se non si parte col project financing, quando il sottoscritto governerà la regione Umbria, è evidente che può accadere di tutto. Ci sono tanti che parlano di ospedale fatto con fondi pubblici. Si dice che i tempi saranno brevi? Anche in quel caso allora noi faremole nostre valutazioni“.