Ambiente e sicurezza idraulica tornano al centro dell’agenda regionale. Con uno stanziamento che supera i 2 milioni di euro nel triennio 2025-2027, la Regione Umbria rilancia la manutenzione dei corsi d’acqua e delle infrastrutture idrauliche. In parallelo, rifinanzia il “Superbonus Caldaie” per aiutare le famiglie a liberarsi degli impianti di riscaldamento più inquinanti. "La sostenibilità ambientale e la messa in sicurezza del territorio sono priorità della Giunta regionale", ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Thomas De Luca, chiarendo l’impostazione della nuova manovra.
Oltre 2 milioni di euro in tre anni per rimettere in sesto il reticolo idrografico dell’Umbria. È questo il cuore dell’assestamento di bilancio regionale 2025-2027: 100 mila euro subito, poi 1 milione all’anno per 2026 e 2027. Il piano riguarda fiumi, torrenti, bacini e infrastrutture idrauliche, con l’obiettivo di garantire l’efficienza degli argini e la capacità di deflusso, mettendo in campo interventi ordinari là dove il rischio alluvionale pesa di più.
Per l’assessore Thomas De Luca, non si tratta solo di numeri ma di scelte che incidono sulla vita reale. "La sostenibilità ambientale è una priorità, così come la messa in sicurezza del territorio" ha dichiarato, collegando lo stanziamento alle emergenze che l’Umbria si trova ad affrontare sempre più spesso. Le risorse saranno, parole sue, "fondamentali per la prevenzione e riduzione del rischio, vista la frequenza di eventi meteorologici sempre più estremi". E aggiunge: "Senza manutenzione ordinaria si mette a rischio la vita delle persone e questo non lo possiamo tollerare".
Un’indagine tecnica della Regione, insieme ai Consorzi di bonifica e ad Afor (Agenzia Forestale Regionale), ha fotografato la situazione: nelle aree più urbanizzate, la scarsa manutenzione ha lasciato il terreno fertile a rischi idraulici sempre più concreti. Con i fondi messi a bilancio, il piano triennale punta a rimettere ordine là dove serve.
Il programma include:
Rinforzo degli argini, con consolidamento delle sponde e riparazioni strutturali
Pulizia degli alvei, rimuovendo materiali che ostacolano il deflusso
Interventi sulle opere idrauliche già esistenti (canali, briglie, dighe), per mantenerle operative
Tutto ruota attorno all’officiosità idraulica, quella condizione minima ma vitale che permette ai fiumi di fare il loro corso senza diventare una minaccia per i centri abitati.
La manovra ambientale della Regione allarga il raggio d’azione e rilancia anche sul fronte del riscaldamento domestico. Il Superbonus Caldaie viene rifinanziato con 1,8 milioni di euro per il biennio 2026-2027. Si tratta di un incentivo pensato per aiutare le famiglie a sostituire vecchi impianti a biomassa con sistemi meno impattanti. L’obiettivo è tagliare le emissioni nocive e rendere l’aria più respirabile, soprattutto nei centri urbani soffocati dallo smog invernale.
Il lavoro sul campo sarà condiviso tra la Regione e una rete di soggetti operativi: Consorzi di bonifica, Comuni, Afor e altri enti territorialmente competenti. L’obiettivo è garantire interventi rapidi e calibrati sulle reali urgenze. Questa filiera istituzionale ha già dimostrato, in passato, di saper agire con efficacia nella gestione del rischio idraulico, soprattutto nei territori più esposti a esondazioni e smottamenti.
Parte di queste risorse sarà utilizzata per finanziare le ultime 24 domande presentate nel 2024 e rimaste finora escluse a causa dell’esaurimento dei fondi. In questo modo la Regione colma il vuoto lasciato dalla precedente gestione e sopperisce al mancato rifinanziamento nazionale dell’accordo per la qualità dell’aria. Tutte le famiglie umbre che avevano richiesto il contributo saranno quindi accontentate, ricevendo un aiuto concreto per rendere le proprie case meno inquinanti e contribuendo a un’aria più pulita in tutta la regione.