21 Jun, 2025 - 21:00

Narni, consegna un portafoglio ma manca il denaro all'interno: scatta la denuncia

Narni, consegna un portafoglio ma manca il denaro all'interno: scatta la denuncia

Poteva sembrare un bel gesto, invece così non è stato. In apparenza era una scena da manuale del cittadino modello: un portafoglio smarrito, un onesto ritrovatore, una restituzione in cassa. Ma dietro quell'apparente atto di civiltà si celava un inganno. I Carabinieri della Stazione di Narni hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato un italiano di mezza età, incensurato. Tutto è partito dalla denuncia di un 38enne straniero residente nella zona, che dopo aver smarrito il proprio portafoglio all'interno di un supermercato di Narni, lo ha ritrovato grazie alla consegna da parte di un cliente. Mancavano, tuttavia, i 600 euro in contanti che si trovavano all'interno.

Le indagini dei Carabinieri: dai video la verità

Il comportamento anomalo del "ritrovatore" ha insospettito i militari. Grazie all'analisi dei filmati di videosorveglianza, i Carabinieri hanno ricostruito esattamente i momenti successivi allo smarrimento. Si vede chiaramente il 38enne entrare nel supermercato e, poco dopo, l'uomo denunciato raccogliere il portafoglio da terra. Prima di consegnarlo in cassa, l'individuo si trattiene alcuni istanti e poi si allontana senza fare acquisti.

Dagli accertamenti, è emerso che proprio in quei momenti l'uomo avrebbe sottratto le banconote contenute nel portafoglio, prima di inscenare il gesto di "civiltà" riconsegnandolo apparentemente intatto. Una volta identificato, è scattata la denuncia. Il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari e, come previsto dalla legge, l'indagato deve considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva.

Il reato: furto aggravato

Nel caso in questione, all'uomo viene contestato il reato di furto aggravato, previsto dall'art. 625 del Codice Penale. L'aggravante deriva dal fatto che il reato è stato commesso con abuso di circostanze di tempo e luogo, sfruttando cioè la distrazione del proprietario e la fiducia riposta nella riconsegna. L'azione ha avuto luogo in un luogo pubblico, in un contesto che richiederebbe onestà e correttezza. Proprio per questo la giurisprudenza tende a considerare questi episodi con particolare rigore.

Marsciano, l'esempio opposto: un 16enne restituisce tutto

A distanza di pochi giorni da quanto accaduto a Narni, un episodio analogo si è verificato a Marsciano, ma questa volta con un esito decisamente più edificante. Un ragazzo di appena sedici anni ha trovato un portafoglio nel parcheggio di un centro commerciale. Aprendolo, ha scoperto al suo interno ben 3.500 euro in contanti, oltre a documenti e carte di credito.

Senza alcuna esitazione, ha contattato il padre e insieme si sono recati presso la Stazione dei Carabinieri della cittadina. In una coincidenza fortuita, proprio quella mattina il proprietario del portafoglio, un 71enne residente a Marsciano, si era presentato per denunciarne lo smarrimento. I Carabinieri hanno potuto così restituire immediatamente l'intero contenuto all'anziano, che ha espresso sincera gratitudine al giovane.

Tra onestà e furbizia

Due storie simili, due finali opposti. Narni e Marsciano, due centri umbri protagonisti di fatti che rivelano quanto possano essere diversi i comportamenti di fronte a una medesima situazione. Se da un lato si sceglie la furbizia, dall'altro prevale il senso civico.

Questi episodi ci ricordano quanto sia sottile il confine tra legalità e reato, e quanto il rispetto delle regole sia determinato da scelte personali. Restituire un portafoglio vuoto, trattenendo il contenuto, non è solo un gesto scorretto, ma un reato punito dalla legge. Al contrario, chi sceglie l'onestà dimostra concretamente cosa significhi vivere in una comunità fondata sul rispetto reciproco. L'episodio di Narni è ancora oggetto di indagine e l'esito del procedimento sarà stabilito dalla giustizia. Ma intanto, a Marsciano, un adolescente ha dimostrato che anche nei piccoli gesti quotidiani si può fare la differenza. E, in tempi in cui spesso prevale il cinismo, è un segnale che fa ben sperare per il futuro.

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Lorenzo Farneti
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