Paura nella tarda serata di ieri, 1 settembre, in provincia di Narni: un rogo è divampato alla Green Asm di Nera Montoro. Dovuta intervenire sul posto la squadra del Distaccamento dei vigili del fuoco di Amelia con due mezzi per domare le fiamme che hanno avvolto il biodigestore.
Sono in corso gli accertamenti per capire cosa abbia generato il rogo con le fiamme che, dalle prime ricostruzioni, hanno avvolto un cumulo di sfalci di potature, ammassati in loco, e frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) che per sua natura tende ad alimentare velocemente i roghi.
Sul posto è giunta con tempestività la squadra dei Vigili del Fuoco di Amelia, intervenuta con due automezzi per fronteggiare le fiamme. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per circoscrivere l’incendio e mettere in sicurezza l’area. Non si registrano feriti né danni strutturali, ma la bonifica è proseguita fino a notte inoltrata.
"La chiamata è partita intorno alle 23,30 di lunedì 1 settembre - spiega la nota del Comando dei vigili del fuoco - per un incendio alla Green Asm di Nera Montoro".
L'incendio è stato sottoscritto senza particolari conseguenze ma la zona, dov'è avvenuto, continua a preoccupare. Già nei giorni scorsi, infatti, l’area era stata caratterizzata da fenomeni e odori particolarmente sgradevoli per i residenti che, attraverso il comitato per la salute e l’ambiente dell’Umbria sub, volevano sollecitare le autorità competenti per la risoluzione di annose criticità.
A detenere il biodigestore di Nera Montoro (TR) è AlgoWatt. Ogni anno l'impianto tecnologico tratta un massimo di 43.500 tonnellate di frazione organica dei rifiuti solidi urbani e/o altre matrici organiche. L’impianto è gestito da GreenASM Srl, una joint venture tra ASM Terni SpA e Buttol Srl, con quest'ultima società che ha sede legale a Scafati, in provincia di Salerno.
Come detto, non sono rari gli incendi nella zona di Nera Montoro. Un grave incendio si era verificato solo due settimane fa nell’area compresa tra Nera Montoro e San Liberato.
Le fiamme, scoppiate in almeno tre diversi punti, si erani rapidamente diffuse lungo la campagna della zona, alimentate dalle condizioni climatiche e dalla vegetazione secca tipica di questo periodo estivo. Il vasto rogo aveva richiesto l'intervento tempestivo delle squadre dei Vigili del Fuoco e di altri enti di soccorso.
Intervenute tre squadre dei Vigili del Fuoco ma vista la gravità della situazione si era necessario il supporto aereo. L'operato dei mezzi aerei era stato fondamentale per il contenimento del rogo, soprattutto nelle zone di difficile accesso dove il fuoco rischiava di estendersi rapidamente.
Secondo le prime indagini, da parte delle autorità competenti per stabilire la causa dell’incendio, l’ipotesi principale al vaglio di questo rogo era quella di un'origine dolosa, data la presenza di tre distinti focolai, un elemento che solleva sospetti su un possibile atto intenzionale.