Continua senza sosta, in tutto il Paese, l’azione delle forze dell’ordine nel contrastare l’illegalità diffusa. È un periodo complesso per l’Italia intera, con un aumento generalizzato di reati predatori e violazioni al Codice della strada che mette a dura prova il tessuto sociale di molte realtà, grandi e piccole. Anche l’Umbria, pur con numeri più contenuti rispetto ad altri territori, non è esente da questo scenario. Ma la risposta dello Stato non si fa attendere. A dimostrarlo è l’ultimo intervento portato a termine dai Carabinieri della Stazione di Narni Scalo, che nei giorni scorsi hanno denunciato un cittadino peruviano di 33 anni, residente a Milano, per guida senza patente e ricettazione.
Il controllo è scattato durante un pattugliamento mirato, predisposto proprio per prevenire i furti in supermercati e aree commerciali, un fenomeno che negli ultimi mesi ha fatto registrare una lieve impennata nella zona del narnese. I militari hanno notato un’autovettura sospetta parcheggiata in una zona commerciale di Narni Scalo e, insospettiti dall’atteggiamento degli occupanti, hanno deciso di procedere con una verifica.
All’interno del mezzo viaggiavano cinque persone: quattro peruviani e un cittadino italiano, tra cui due donne. Tutti provenienti dalla provincia di Milano. Subito è emerso che il conducente era sprovvisto di patente di guida. Ma non solo: secondo quanto accertato dagli uomini dell’Arma, l’uomo era già stato sanzionato in passato per la medesima infrazione, in almeno due occasioni. Il veicolo, inoltre, era privo di copertura assicurativa e, aspetto ancora più grave, risultava intestato a una società di autonoleggio milanese. Quest’ultima aveva sporto denuncia per appropriazione indebita presso la Questura di Milano dopo che il mezzo non era stato riconsegnato alla scadenza del contratto di locazione.
L’uomo alla guida, già noto alle forze dell’ordine per precedenti analoghi, è stato deferito in stato di libertà con l’accusa di guida senza patente e ricettazione. L’autovettura è stata sequestrata.
Il caso di Narni si inserisce in una più ampia casistica di reati simili verificatisi negli ultimi mesi in Umbria, a conferma di un trend che preoccupa autorità e cittadini. A Gubbio, circa due settimane fa, un uomo di 40 anni è stato denunciato in stato di libertà dopo aver provocato un incidente stradale e omesso il soccorso alla persona coinvolta. Anche in quel caso, la patente era scaduta e il veicolo privo di assicurazione. L'uomo ha tentato la fuga, ma è stato bloccato dai Carabinieri dopo un inseguimento. La Procura della Repubblica di Perugia ha aperto un fascicolo: per lui le accuse sono di lesioni personali stradali, fuga in seguito a sinistro e guida con documenti non in regola.
Ancora più complesso il caso verificatosi a Corciano, nel perugino, nel febbraio scorso. Un cittadino sudamericano è stato fermato dalla Polizia Locale mentre guidava con la patente revocata. Il mezzo, peraltro, non era coperto da assicurazione. Le autorità hanno anche sanzionato la proprietaria del veicolo, una donna, per incauto affidamento: secondo gli agenti, era consapevole della situazione del conducente. Il veicolo è stato sequestrato ai fini della confisca.
La posizione del cittadino peruviano è particolarmente delicata. Le accuse mosse a suo carico sono gravi e potrebbero avere conseguenze rilevanti sia sul piano penale che amministrativo. Sul fronte della guida senza patente, l’articolo 116 del Codice della Strada prevede, in caso di recidiva, una pena fino a un anno di arresto, oltre a un’ammenda che può arrivare a 9.000 euro. Il fatto che l’uomo sia stato già colto in flagranza più volte nel corso degli ultimi anni aggrava sensibilmente il quadro a suo carico. In caso di condanna, potrebbe scattare la reclusione effettiva e, per i cittadini stranieri, anche un eventuale provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Ancora più pesante è la situazione legata al reato di ricettazione, previsto dall’articolo 648 del Codice Penale. In questo caso, l’accusa è legata al fatto che il veicolo guidato dall’uomo era stato oggetto di una appropriazione indebita, a seguito della mancata restituzione alla società di autonoleggio. Anche se l’intestatario del contratto di noleggio era un altro cittadino peruviano, l’uomo alla guida è risultato comunque corresponsabile, per aver utilizzato un mezzo che sapeva, o avrebbe dovuto sapere, essere nella disponibilità di terzi in maniera illecita.
Per la ricettazione, la pena prevista va dai due agli otto anni di reclusione, oltre a una multa che può superare i 10.000 euro. In presenza di circostanze aggravanti, come i precedenti specifici, il giudice può decidere per il massimo della pena. L’uomo, attualmente in stato di libertà, sarà chiamato a difendersi in tribunale. L'autovettura, come detto, è stata posta sotto sequestro in vista di una possibile confisca definitiva.