Un branco di almeno venti cinghiali ha letteralmente invaso il giardino di un’abitazione a Narni causando attimi di panico. É questo quanto riferito a Tag24Umbria dal proprietario che ha raccontato alla nostra testata la disavventura vissuta l’altra sera, durante l’ora di cena, quando era ancora giorno. “Sembrava una scampagnata” ci dice “i cinghiali si erano messi comodamente a grufolare sotto agli ulivi. Saranno stati una ventina, di tutte le taglie, molti erano cuccioli, alcuni invece erano enormi. Si sono sparsi per tutta la proprietà incuranti della nostra presenza“.

La zona è quella di Castelchiaro, nei pressi del canale dell’Enel, a poca distanza dalla strada Flaminia che unisce Narni con Terni e che è sempre molto trafficata. “Qui negli anni i cinghiali hanno causato diversi incidenti, sembra che il passaggio ci sia poco più su” facendo riferimento alla sommità della salita poco distante.

Come se non bastasse la presenza del nutrito branco, il malcapitato ci riferisce che in lontananza, se ne sentivano altri, a dimostrazione del fatto che da queste parti la presenza degli ungulati è massiccia. Non era certamente la prima volta che gli animali si facevano vedere in zona e pare che conoscessero molto bene dove dirigersi, non tradendo alcun timore quando il proprietario si è affacciato a controllare: “sembravano perfettamente a loro agio. Ormai, quasi ogni sera, a partire dall’ora di cena li sentiamo grufolare in giardino.” Dai racconti anche di altri residenti emerge come gli animali abbiano trovato una casa nei boschi della vicina Erbabigia da cui poi si spostano nei dintorni alla ricerca di cibo entrando nelle proprietà.

La preoccupazione sale, anche perché è evidente che i cinghiali si siano ormai abituati alla presenza dell’uomo, che non temono. “Abbiamo da poco creato un piccolo orto nella proprietà. Siamo stati costretti a recintarlo con dei pali e chissà se reggeranno” ci dice mentre ci mostra la foto di due esemplari adulti che se ne stavano tranquilli nei pressi. Già qualche mese fa, a due passi dal centro di Narni era accaduto che una signora, proprio mentre stava badando all’orto, venisse addirittura attaccata da un cinghiale, cadendo mentre scappava.

Narni e tutta l’Umbria alle prese coi cinghiali

Narni non è certamente un caso isolato: tutta l’Umbria è alle prese con l’invadente presenza dei cinghiali che proprio in questo periodo si riproducono con conseguente aumento sia del numero, sia della pericolosità perché le femmine difendono i piccoli. A Castelchiaro è andata bene, “alla fine abbiamo fatto rumore e sono scappati poco più in là, ma certo la paura c’è stata” ci dice il protagonista dell’ennesimo incontro ravvicinato.

La popolazione dei cinghiali in Umbria, secondo le stime di Coldiretti, ammonterebbe a 150mila esemplari. I danni che questi animali stanno provocando all’agricoltura si aggirano invece su diversi milioni di euro ogni anno. Una situazione che rispecchia quella nazionale dove, solo nell’ultimo anno si parla di almeno 200 milioni. I vari Atc, gli ambiti di caccia territoriali, intervengono con azioni di selezione per il contenimento della popolazione eppure, a oggi i cinghiali, il cui unico predatore naturale sarebbe il lupo, continuano a popolare le nostre campagne, spingendosi sempre più spesso anche in città dove rappresentano un problema per la sicurezza pubblica.

In un recente incontro promosso dall’Atc perugino proprio per imparare a conoscere gli ungulati selvatici, sono stati diffusi alcuni dati in merito all’impiego delle risorse da parte degli organismi preposti al controllo. Nel periodo compreso tra 2019 e 2023, l’Atc del capoluogo ha impiegato il 60% delle proprie risorse nella gestione degli ungulati selvatici. Eppure i cinghiali esistono e resistono. Una soluzione, di cui è attualmente in corso la sperimentazione in varie parti d’Italia, potrebbe venire dalla sterilizzazione chimica degli esemplari.