10 Apr, 2025 - 10:33

Movida sicura, a Terni chiesta la chiusura di un locale che somministrava alcolici a minorenni

Movida sicura, a Terni chiesta la chiusura di un locale che somministrava alcolici a minorenni

Terni lo scorso fine settimana ho ospitato la terza edizione del Tic Festival, Terni Influencer & Creator Festival un evento che ha richiamato in città migliaia di persone. Tra incontri, talk, panel, laboratori, mostre, concerti e molto altro ancora la città dell'acciaio si è riscoperta più viva che mai. E non sono mancati i controlli da parte delle Polizia Locale che si è concentrata, in particolare, sull'attività di somministrazione del centro storico per accertare il rispetto delle norme in materia di sicurezza e tutela dei consumatori così come sull’osservanza delle prescrizioni previste nelle autorizzazioni amministrative. Diverse le irregolarità riscontrate tra cui spicca un locale che somministrava alcol ai minorenni.

Somministravano alcol ai minorenni

Durante i controlli di sabato scorso la Polizia commerciale si è imbattuta in un locale che somministrava bevande alcoliche a minori di 16 anni. Non era la prima volta e vista la recidività, oltre alle sanzioni, è stata chiesta anche la chiusura alla Questura così come previsto dall’art. 100 del tulps, il Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza.

Altre irregolarità sono state riscontrate nella violazione del divieto di asporto delle bevande in vetro, un aspetto di non poco conto per la sicurezza pubblica. Infine, dopo la mezzanote, più di qualche locale ha continuato a mandare musica, venendo meno al rispetto in relazione alle attività rumorose all’esterno dei locali.

Che cosa rischia l'attività

La chiusura del locale a Terni per somministrazione di alcolici a minorenni deve far rifletter su un tema della massima importanza: la responsabilità dei gestori di locali pubblici nella vendita di bevande alcoliche. In Italia il riferimento normativo è l’articolo 689 del Codice Penale, che individua chiaramente come reato la vendita e la somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni. La legge in questi casi prevede l’arresto fino a un anno per chi viola questa disposizione. Il titolare dell’esercizio commerciale è infatti direttamente responsabile, anche se l’alcol viene somministrato da un dipendente.

Nel caso di minori tra i 16 e i 18 anni, la legge impone sanzioni amministrative che vanno da 250 a mille euro. In caso di recidiva, proprio come sopra, le multe sono più salate e possono arrivare fino a 25mila euro, accompagnate dalla sospensione della licenza per tre mesi. Questa normativa non riguarda solo la vendita di alcolici, ma anche la loro somministrazione: il barista ha il dovere di verificare l'età del cliente, richiedendo i documenti prima di servire bevande alcoliche. L'inadempienza può portare a conseguenze sia sul piano legale che economico, tra cui la chiusura temporanea del locale, come richiesto anche nel caso del locale ternano.

Il contrasto alla diffusione di un fenomeno preoccupante

Se sul fronte della guida da dicembre scorso è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada che prevede sanzioni e pene molto più severe per la guida in stato di ebbrezza, il fenomeno del consumo di alcol fra giovani e giovanissimi desta comprensibile preoccupazione. Secondo i dati Istat infatti, cresce il consumo di alcol fra i giovani che lo consumano soprattutto lontano dai pasti, cioè per ubriacarsi.

L'alcol a qualunque età può determinare conseguenze devastanti per l'organismo e, come dimostrato da un'ampia letteratura scientifica, assumerlo, specie in grandi quantità, quando si è molto giovani è ancora più pericoloso

A Capodanno con la voglia di festa, in molti hanno esagerato. I presidi di Pronto Soccorso degli ospedali regionali oltre alle varie conseguenze da botti, hanno fatto i conti con numerosi casi di intossicazione alcolica, la maggior parte dei quali hanno riguardato proprio i più giovani. Un fatto che deve certamente far riflettere e che necessita delle adeguate contromisure. I controlli sui locali certamente, ma anche e soprattutto l'educazione tanto a casa quanto a scuola. La prevenzione, anche in questo caso, è l'arma migliore.

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Sara Costanzi
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