06 Nov, 2025 - 11:00

Se ne va Maria Grazia Lungarotti, l'imprenditrice visionaria che ha unito vino e cultura

Se ne va Maria Grazia Lungarotti, l'imprenditrice visionaria che ha unito vino e cultura

Ci ha lasciati al'età di 97 Maria Grazia Lungarotti, imprenditrice e storica dell'arte, venuta a mancare nel pomeriggio del 5 novembre. Una donna dalla cultura straordinaria, una visionaria che ha rivoluzionato il mondo del vino creando un binomio unico con la cultura. Il suo è un nome di primissimo piano, a lei si deve la nascita del concetto stesso di 'enoturismo', avendo intuito come i prodotti agricoli rappresentino un'espressione fondamentale della cultura di un territorio.

Maria Grazia Lungarotti, una vita per la cultura del vino

Nativa di Gubbio, si laureò negli anni Cinquanta all'Università 'La Sapienza' di Roma per poi tornare in Umbria, a Perugia. Nel 1955, dopo essere rimasta vedova, sposò in Giorgio Lungarotti con cui creò un progetto innovativo, trasformando la produzione vinicola della famiglia in un brand che ha dato l'esempio a chi è venuto dopo. Con Maria Grazia Lungarotti il vino - e l'olio - sono stati sdoganati dalla mera definizioni di "prodotti locali", diventanto anche prodotti culturali. Sulla scia di questa visione nel 1974 insieme al marito, inaugurò il Muvit, il Museo del Vino di Torgiano che racchiude una collezione preziosissima e unica al mondo. Numerosi i premi e le onorificenze che le sono state conferite nel corso della vita, incluso il titolo di Cavaliere del Lavoro e la cittadinanza onoraria di Torgiano nel 2014.

Il Muvit, il 'miglior museo del vino in Italia'

Il New York Times l'ha incoronato quale 'miglior museo del vino in Italia'. Gestito dalla Fondazione Lungarotti Onlus, si trova a Torgiano, nella pars agricola del monumentale Palazzo Graziani-Baglioni, dimora estiva gentilizia risalente al XVII secolo.

Al suo interno ospita una collezione di oltre tremila opere che coprono un vasto arco temporale. Vi si possono trovare reperti archeologici come brocche cicladiche e vasi hittiti, ceramiche greche, etrusche e romane, vetri e bronzi. Non mancano gli attrezzi e i corredi tecnici per la viticoltura e la vinificazione, i contenitori vinari in ceramica di età medievale, rinascimentale, barocca e contemporanea, numerose incisioni e disegni dal XV al XX secolo. Spazio anche all'editoria, con le edizioni colte di testi di viticoltura ed enologia e ancora, manufatti di arte orafa, tessuti ed altre testimonianze di arti decorative. Una collezione che restituisce la storia del vino nell’immaginario collettivo dei popoli che, nel corso dei millenni, hanno vissuto nel bacino del Mediterraneo e nell’Europa continentale.

"Non potevo accettare l'idea di un museo fatto di attrezzi"

Lo scorso anno il Muvit ha tagliato il traguardo dei cinquant'anni di attività. In quell'occasione, ai microfoni della Rai, Lungarotti ripercorse brevemente la visione che la condusse a creare il Muvit, facendo entrare di diritto nella storia dell'arte la storia del vino.

"Io era una persona che veniva da un diverso ambiente - ha ricordato con estrema lucidità - un ambiente colto, che aveva sempre guardato alla cultura come sorgente di forza e non potevo accettare l'idea di un museo fatto di attrezzi. Dovevo creare qualcosa di nuovo, che superasse anche la diffidenza della museografia nei confronti dei musei agricoli".

I funerali di Maria Grazia Lungarotti si terranno venerdì 7 novembre alle 15:30 presso la basilica di San Pietro a Perugia.

Il cordoglio del sindaco di Torgiano

Il sindaco di Torgiano, Eridano Liberti, si è unito al cordoglio per la dipartita dell'illustre concittadina. "Ci ha lasciato oggi Maria Grazia Marchetti Lungarotti, Cavaliere di Gran Croce della Repubblica e Benemerita della Cultura Italiana. Torgiano ha nei Suoi confronti un enorme debito di riconoscenza per aver trasformato le tradizioni del nostro territorio in cultura. Con accordo unanime dell’intero Consiglio Comunale, Le fu conferita nel 2014 la cittadinanza onoraria come alto riconoscimento delle Sue inequivocabili doti culturali ed umane. Ricordo la commozione e la spontaneità di un riconoscimento che per tutti noi era naturale e dovuto. L’intera Amministrazione e la comunità di Torgiano esprimono le più sentite e commosse condoglianze".
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Sara Costanzi
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