29 Jul, 2025 - 09:19

Montalto di Castro, famiglia umbra salvata dai cani-bagnino. Squarta: “Non è un film, è la realtà”

Montalto di Castro, famiglia umbra salvata dai cani-bagnino. Squarta: “Non è un film, è la realtà”

Doveva essere una tranquilla mattinata d’estate, una domenica come tante. Invece, per una famiglia umbra in vacanza a Montalto di Castro, il mare ha cambiato volto all’improvviso. Padre, madre e una bambina si erano spinti in acqua, nel tratto di spiaggia libera del litorale viterbese, quando intorno alle 11.00 la corrente di risacca li ha trascinati al largo. Cinquanta metri possono sembrare pochi dalla sabbia, ma diventano un abisso quando ci si ritrova senza fiato, in balia dell’acqua che spinge nella direzione opposta.

Le grida della donna e della piccola, disperate e cariche di paura, sono arrivate fino a riva, dove la bagnina Bianca Marina Coluscu, in servizio per Lifeguard, non ha esitato. Ha dato il segnale di allarme con tre fischi, come da protocollo, e si è tuffata tra le onde. Ma non era sola: al suo fianco, pronti ad agire, c’erano Maia e Nita, i cani-bagnino della Scuola Italiana Cani Salvataggio, addestrati per operazioni complesse in mare.

Il coraggio di Maia e Nita: i cani bagnino salvano una famiglia umbra a Montalto

L’intervento è stato rapido e coordinato. La bagnina ha raggiunto per prima i tre in difficoltà, ma è stato il supporto delle due unità cinofile a fare la differenza. Maia, Golden Retriever, e Nita, Labrador, hanno trainato madre, padre e figlia fino a riva, uno alla volta, con movimenti precisi e instancabili. Nessuna scena plateale, nessun clamore: solo la forza dell’addestramento, dell’istinto e di un legame unico con i propri conduttori. Alla fine, i tre umbri - originari della provincia di Terni - sono tornati sulla spiaggia spaventati ma illesi, tra l’abbraccio dei presenti e la consapevolezza di aver sfiorato una tragedia.

Il post virale dell'eurodeputato Marco Squarta: “Quei due cuori pelosi hanno salvato una famiglia”

L’episodio, rilanciato sui social dalla Scuola Italiana Cani Salvataggio, ha generato grande commozione anche online. Tra i primi a commentare c’è stato l’eurodeputato umbro Marco Squarta, che ha affidato a Facebook un lungo post di riflessione.

Una madre, un padre, una bambina. La corrente li tiene lontani dalla spiaggia, la paura aumenta, l’acqua non lascia scampo”, scrive. Poi ricostruisce l’intervento con toni profondamente emotivi: “Maia e Nita non hanno gridato che erano eroine. Hanno soltanto agito, come sempre fanno gli animali straordinari che mettono a disposizione il loro istinto, il cuore e soprattutto una dedizione silenziosa ma concreta”. E conclude: “I cani sono esseri meravigliosi, capaci di trasformare un istante di paura in un momento di speranza pura”.

Il post, ricondiviso da centinaia di utenti, ha contribuito a far conoscere il lavoro fondamentale delle unità cinofile, spesso dimenticate nel racconto delle giornate in spiaggia, ma decisive quando il mare si trasforma in trappola.

Altri interventi in Sicilia, nonno e nipote salvati a Balestrate

Ma la giornata dei cani-bagnino non si è conclusa nel Lazio. A distanza di poche ore, altri due interventi si sono resi necessari nella località di Balestrate, in provincia di Palermo, dove la postazione di sicurezza SICS, attiva insieme ai bagnini della UREPA e sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto e del Comune, è entrata in azione in un tratto di spiaggia noto per le insidiose buche sottomarine.

Nel pomeriggio, un uomo di 60 anni e suo nipote sono stati sorpresi da una forte corrente che li ha spinti al largo. Non riuscivano più a tornare a riva, ma sono stati raggiunti e tratti in salvo dai cani da salvataggio Nala e Baloo, due giovani unità cinofile operative in Sicilia, che li hanno riportati indietro nonostante le condizioni avverse. Poco dopo, la scena si è ripetuta per un altro uomo, 73enne del posto, anche lui messo in difficoltà dalla corrente e fortunatamente salvato senza conseguenze.

Sicurezza in mare: il valore delle unità cinofile sulle nostre spiagge

Quello che è accaduto a Montalto è solo uno dei numerosi interventi compiuti dalle squadre SICS in Italia. Nei soli ultimi giorni, i cani da salvataggio sono stati protagonisti di operazioni sia nel Lazio che in Sicilia. Le unità, frutto di un addestramento intensivo basato su fiducia e tecnica, operano in sinergia con bagnini professionisti, trasformandosi in veri angeli custodi del mare.

Maia e Nita, quella domenica mattina, non hanno fatto altro che ciò per cui sono state formate. Eppure, nella semplicità del loro gesto, c’è tutto: l’istinto che diventa missione, la dedizione silenziosa che salva una famiglia, la bellezza di una vita riportata a riva. Quando si parla di sicurezza, forse è arrivato il momento di includere anche loro tra i protagonisti di ogni estate italiana.

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Giorgia Sdei
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