05 Jun, 2025 - 10:30

Liceo Alessi di Perugia, il caso diventa nazionale: Verini lo porta in Parlamento, Ferdinandi scrive a Valditara

Liceo Alessi di Perugia, il caso diventa nazionale: Verini lo porta in Parlamento, Ferdinandi scrive a Valditara

La vicenda del liceo scientifico statale Galeazzo Alessi di Perugia ha ormai superato i confini della cronaca locale per trasformarsi in una questione istituzionale di rilievo nazionale. Dopo mesi di proteste, disservizi e un clima sempre più teso, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha scelto di scrivere direttamente al ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, sollecitando un intervento urgente per ristabilire le condizioni minime di serenità e funzionalità all'interno dell'istituto.

La lettera, condivisa da tutti i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, rappresenta un atto di coesione politica raro e significativo. Ferdinandi non usa mezzi termini nel denunciare "una situazione di forte criticità" nella gestione dell'istituto, chiedendo al ministero di verificare lo stato delle cose e garantire il diritto allo studio. "Riteniamo inaccettabile che a centinaia di studentesse e studenti venga sistematicamente negata la possibilità di vivere appieno l'esperienza scolastica, non solo dal punto di vista didattico ma anche umano, relazionale e formativo", scrive la sindaca.

La mozione di sfiducia e l'appello alle istituzioni

Le segnalazioni di disservizi riguardano tutto l'anno scolastico 2024-2025 e vanno dai problemi legati agli esami Cambridge ai viaggi d'istruzione, fino al mancato avvio di molte attività extracurricolari. A fronte di tale scenario, il Consiglio di Istituto dell'Alessi ha approvato nei giorni scorsi una mozione di sfiducia contro la dirigente scolastica Laura Carmen Paladino, sottolineando una gestione giudicata inadeguata, priva di confronto e incapace di rispondere alle esigenze della comunità scolastica.

Nel documento si denunciano ritardi nelle attività fondamentali, come la mancata approvazione del consuntivo e l'assenza di verbali giustificativi del collegio docenti per l’aumento della spesa destinata ai libri di testo. Episodi che, sommati, hanno generato un clima di sfiducia, malcontento e disorientamento fra studenti, famiglie, corpo docente e personale Ata. La mancata firma per lo svolgimento dell’evento sportivo di fine anno "Il corpo parla" ha aggravato ulteriormente la situazione.

Alla presa di posizione della sindaca si aggiunge ora quella del senatore del Partito Democratico Walter Verini, che ha portato la questione in Parlamento. In Aula, Verini ha espresso preoccupazione per la tenuta democratica e partecipativa dell’istituzione scolastica, affermando: "Da mesi l'istituto vive una grave crisi caratterizzata da una totale mancanza di dialogo e apertura da parte della dirigente scolastica".

La situazione del Liceo Alessi di Perugia approda in Parlamento, la palla passa a Valditara

Verini ha sottolineato come molte iniziative di integrazione educativa siano state interrotte, contribuendo a generare un clima di sfiducia e tensione. Ha poi richiamato il presidente del Senato e lo stesso ministro Valditara a fornire risposte chiare, chiedendo di accertare se sia stata disposta un'ispezione ministeriale e sollecitando misure concrete.

"È imprescindibile che si adotti un'iniziativa immediata e decisa al fine di ripristinare serenità all'interno dell'istituto dando seguito a comportamenti corretti che dovrebbero essere alla base di ogni attività didattica, a partire da un dialogo e da un confronto costruttivo e positivo tra la dirigente scolastica, il corpo docente e gli studenti".

Un segnale politico forte per la scuola pubblica

L'intervento congiunto del Comune di Perugia e del Parlamento è un segnale forte in difesa della scuola pubblica come luogo non solo di apprendimento, ma anche di coesione sociale e partecipazione civica. In un momento in cui si parla tanto di autonomia differenziata e di riforma del sistema scolastico, il caso del liceo Alessi di Perugia pone interrogativi centrali su come venga esercitata la leadership educativa e su quali siano gli strumenti a disposizione delle comunità per garantire trasparenza, confronto e democrazia.

Con l’anno scolastico ormai concluso, resta da capire se e come l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria intenderà intervenire per risolvere il nodo dirigenziale. La palla ora passa al ministro Valditara, chiamato a rispondere concretamente a un appello che non è più solo cittadino, ma politico e istituzionale.

AUTORE
foto autore
Giorgia Sdei
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE