24 Jun, 2025 - 11:22

La Sapienza ricorda Ilaria Sula, una targa e una magnolia in sua memoria al Dipartimento di Scienze Statistiche

La Sapienza ricorda Ilaria Sula, una targa e una magnolia in sua memoria al Dipartimento di Scienze Statistiche

Il brutale femminicidio di Ilaria Sula ha sconvolto l'Italia intera. La giovane di 22 anni, originaria di Terni, studiava all'ultimo anno della triennale in Scienze Statistiche all'Università La Sapienza di Roma. Era una studentessa brillante, le mancava più poco per laurearsi. 

La mattina di mercoledì 2 aprile 2025 il suo cadavere è stato rinvenuto all'interno di una grande valigia gettata in una zona boschiva a una quarantina di chilometri da Roma. A confessare il violentissimo omicidio, il suo ex fidanzato Mark Antony Samson su cui si erano addensati i sospetti fin da principio.

L'ateneo romano da aprile ad oggi in più occasioni ha messo in campo manifestazioni, mobilitazioni e gesti simbolici per onorare la memoria di Ilaria. Così è accaduto anche ieri, lunedì 23 giugno, con un momento pubblico di impegno civile e accademico.

Una giornata in onore di Ilaria: "Una di noi, per sempre"

Proprio di fronte al Dipartimento di Statistica, la rettrice Antonella Polimeni ha scoperto la targa in memoria di Ilaria dove si legge "Una di noi, per sempre" ed è stata anche messa a dimora una pianta di magnolia "una grande pietra di inciampo contro ogni vittima di femminicidio" si legge dal canale Instagram dell'università.

A seguire si è svolta una mattinata di rilfessioni a cui hanno preso parte docenti, esperte ed esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni universitarie e delle associazioni attive nella lotta alla violenza di genere. Un appuntamento commosso e molto sentito che ha visto anche la presenza dei familiari di Ilaria.

Il panel ha approfondito con un approccio multidisciplinare la complessità del fenomeno del femminicidio "con particolare attenzione alla comprensione culturale e sociale della violenza di genere, alle trasformazioni delle relazioni affettive e dell’identità maschile, e al ruolo dei servizi di accoglienza, tutela e prevenzione".

Ilaria Sula e il castello di bugie di Samson

Ilaria era misteriosamente scomparsa alla fine di marzo. Uscita dalla casa che condivideva con altre studentesse la sera del 25 marzo, non vi ha più fatto ritorno. Sembrava inghiottita nel nulla. Ovunque in quei giorni si rincorrevano gli appelli disperati della famiglia e poi c'erano quei strani messaggi dal suo cellulare che chiaramente non erano stati inviati da lei.

Samson, reo confesso ora rinchiuso in carcere, ha ammesso di aver accoltellato la ragazza all'interno dell'appartamento dove viveva con i genitori, un seminterrato in via Homs, al quartiere Africano. L'ex fidanzato di Ilaria ha mentito su molti punti provando a mistificare la realtà e a depistare le indagini. Mentre a Terni si celebravano i funerali della ragazza a cui hanno preso parte oltre 3mila persone schiantate dal dolore, sua madre confessava di averlo aiutato a ripulire la scena del crimine.

L'ondata di indignazione dopo il fatto all'Università del Salento

In molte parti di Italia nei mesi scorsi si sono susseguite iniziative per ricordare Ilaria e tutte le vittime di femminicidio. Anche l'Università del Salento ha apposto un cartello su una sedia. C'era scritto: "Questo posto è riservato a Ilaria Sula uccisa per femminicidio. Oggi sarebbe dovuta essere a lezione anche lei"

Un gesto simbolico che a quanto pare ha infastidito qualcuno che si è preso la briga di cancellare con una penna la parola "femminicidio" come a volerlo negare. Un fatto gravissimo, immediatamente condannato dall'Ateneo, che ha sollevato un'ondata di indignazione. 

"Mi dispiace per Ilaria, così offendono la sua memoria e quella delle altre ragazze uccise come lei. Sono senza parole, purtroppo in questo mondo esistono anche persone del genere" aveva commentato Flamur Sula, padre di Ilaria, al colmo dell'amarezza. Le indagini sono tuttora in corso ma ancora non si sa chi sia stato.

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Sara Costanzi
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