29 Oct, 2025 - 21:55

L'incontro segreto ora è ufficiale: Proietti e Rizzo giocano a Risiko su Stadio-Clinica. Francescangeli (AP): "E la legalità?"

L'incontro segreto ora è ufficiale: Proietti e Rizzo giocano a Risiko su Stadio-Clinica. Francescangeli (AP): "E la legalità?"

Alzi la mano chi ricorda la conferenza stampa di presentazione della presidente della Ternana Claudia Rizzo e la domanda posta da Tag24 Umbria sull'impegno della famiglia, che aveva appena acquistato la Ternana, nei progetti extracalcistici. La risposta fu uno dei soliti siparietti di Massimo Ferrero, a uso e consumo di telecamera, in cui ci venne spiegato che lei, la giovanissima presidente di una società con Tiziana Pucci amministratore unico (e quindi nella quale il ruolo di presidente è puramente onorifico), si sarebbe interessata solo di calcio e non del business della famiglia nel settore della sanità.

Ebbene, dalla serata di stasera si scopre che no, Claudia Rizzo si occupa anche di Stadio-Clinica, di un progetto imprenditoriale da 62 milioni di euro di investimenti e di rapporti con le istituzioni.

La Regione Umbria ufficializza l’incontro con la Ternana negli uffici romani del Gruppo Villa Claudia

A certificarlo un comunicato stampa della Regione dell'Umbria che ufficializza l'avvenuto incontro che tutti hanno smentito fino allo spasimo e che tutti sapevano si sarebbe tenuto, quello con la governatrice Proietti. Un comunicato laconico che contribuisce ad aumentare l'alea di indeterminatezza, discrezionalità e approcci inediti e inusuali a un project financing che dovrà cambiare il volto dell'area di ingresso alla città di Terni.

“Si è tenuto un incontro tra la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e la presidente della Ternana Calcio Claudia Rizzo - informa l'ufficio stampa della Regione -. Oggetto dell’incontro la questione dello stadio-clinica. Le due presidenti si sono confrontate approfonditamente sui vari aspetti collegati alle due opere nell’interesse della comunità ternana e regionale”.

Bandecchi incassa, mantiene l'aplomb e attende il confronto del 4 novembre

Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni che ha incassato come Rocky Marciano l'uppercut sferrato dall'avvocatura regionale col ricorso al Tar contro la determina del RUP Piero Giorgini, ha scelto di non reagire. Ha letto, ha continuato a tenere alta la guardia come il più grande incassatore del ring, e ha lasciato correre.

Se l'asso nella manica di Palazzo Donini è un colloquio con la giovane manager romana di una delegazione che avrebbe visto impegnato insieme a Proietti anche un assessore della provincia di Terni e qualche dirigente della Regione (è quanto si apprende da fonti vicine al gruppo imprenditoriale capitolino, ndr), il primo cittadino - secondo quanto trapela dal suo entourage - si sente pronto a rintuzzare nell'incontro diretto con la controparte del prossimo 4 novembre.

Intanto però ha preso la parola per il Comune la presidente dell'assemblea di Palazzo Spada, Sara Francescangeli, che al metodo-Proietti ha risposto per le rime.

“A me pare di vivere in una realtà parallela - dice l'agguerrita esponente di Alternativa Popolare -. Chiedo ai rappresentanti in Regione: secondo quale principio di legalità (visto che se ne riempiono la bocca) la presidente della Regione Umbria si confronta approfonditamente – e già fa ridere – con la 23 enne presidente della Ternana calcio su una questione che riguarda la città secondo capoluogo della Regione?”.

Il nodo del ricorso e l’attesa di una mossa per evitare uno scontro istituzionale davanti al TAR

Domanda che rimane appesa in attesa che i Rizzo, in qualità di proprietari della società promotrice dell'intervento e azionisti della newco Stadium che dovrà costruire l'impianto, decidano come affrontare la grana del ricorso che li vede co-interessati contro la Regione.

Insomma, in mezzo a questo tourbillon di posizioni tattiche, la richiesta di sospensiva avanzata dalla Regione, ancora in attesa di discussione davanti al Tar, resta un nodo cruciale. Il rischio, infatti, è quello di uno stop tecnico all’intero iter autorizzativo, con possibili ricadute sui tempi di avvio dei lavori.

Da qui la necessità di un confronto diretto tra i due livelli istituzionali, dopo settimane di scambi a distanza e posizioni difficilmente conciliabili.

L’incontro del 4 novembre col sindaco Bandecchi, crocevia politico e istituzionale

L’incontro del 4 novembre sarà l’occasione per verificare la possibilità di un accordo extragiudiziale o, quantomeno, di un’intesa politica capace di riportare la vicenda su binari di collaborazione.

Nelle intenzioni della presidente Proietti, la volontà è di riannodare i fili di un dialogo interrotto bruscamente con una decisione sedicente tecnica, mentre da Palazzo Spada l’obiettivo dichiarato è quello di “difendere le prerogative del Comune e i tempi del progetto”.

Il tifo organizzato contro la Regione: “Ha scelto la via del comunicato, non del confronto”

In questo clima di cauta attesa, il Centro di Coordinamento Ternana Club (CCTC) ha deciso di chiudere la porta a un incontro pubblico, inizialmente proposto come spazio di confronto tra Regione, Comune e Ternana.

Nel comunicato diffuso oggi, il Coordinamento ricorda che la proposta era stata formalmente inoltrata lo scorso 22 ottobre alla presidenza della Regione, senza tuttavia ricevere risposte ufficiali.

“Avevamo richiesto alla presidenza della Regione un incontro pubblico da svolgersi a Terni - si legge nella nota - per mettere intorno a un tavolo i tre soggetti interessati, nella speranza di favorire un componimento extragiudiziale. Non abbiamo avuto riscontri ufficiali, se non attraverso un comunicato stampa di cui non sapevamo nulla e di cui nessuno ci aveva avvertito prima”.

Un passaggio che il CCTC definisce “abbastanza grave”, sottolineando come la scelta della Regione di anticipare la comunicazione abbia di fatto vanificato il tentativo di mediazione.

“Se c’è una volontà sincera di trovare una soluzione - prosegue la nota - questa non può che passare attraverso un percorso politico e istituzionale rispettoso di tutti i soggetti coinvolti”.

Il Coordinamento prende dunque atto della situazione e comunica che, “allo stato delle cose, l’invito da noi rivolto non ha trovato risposta”. Una chiusura che riflette l’irritazione del tifo organizzato, chiamato nei giorni scorsi a sostenere un confronto trasparente davanti alla città.

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Federico Zacaglioni
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