17 Jul, 2025 - 08:45

Incentivi alle assunzioni 2025: la Regione Umbria stanzia 5 milioni per il lavoro stabile

Incentivi alle assunzioni 2025: la Regione Umbria stanzia 5 milioni per il lavoro stabile

Un pacchetto di cinque milioni di euro per promuovere assunzioni stabili e favorire l’inclusione lavorativa. È questa la nuova iniziativa approvata dalla Giunta regionale dell’Umbria, che ha dato il via libera all’avviso pubblico "Incentivi per l’occupazione stabile nel 2025". Il provvedimento, proposto dall’assessore allo sviluppo economico Francesco De Rebotti, punta a sostenere le imprese umbre che scelgono di investire in contratti a tempo indeterminato, con particolare attenzione alle fasce più deboli del mercato del lavoro.

La misura si inserisce nell’ambito del Programma regionale Umbria FSE+ 2021–2027, asse I occupazione, e prevede cofinanziamenti anche dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). L’obiettivo è duplice: da un lato incentivare la creazione di nuova occupazione stabile, dall’altro stimolare una crescita economica più equa e inclusiva, agendo concretamente sul fronte dell’inserimento lavorativo di disoccupati, giovani neolaureati e persone con disabilità.

Assunzioni 2025, dalla Regione Umbria incentivi mirati per fasce fragili e giovani laureati

Il piano regionale si concentra su un periodo preciso: tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2025 le imprese potranno accedere agli incentivi per assunzioni a tempo indeterminato, oppure per stabilizzazioni contrattuali effettuate entro il 30 settembre. I destinatari prioritari sono lavoratori disoccupati, inoccupati, soggetti fragili o in condizioni di esclusione sociale ed economica. Una particolare attenzione è riservata a tre categorie specifiche: gli iscritti al programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), le persone con disabilità iscritte alle liste previste dalla legge 68/1999 e i giovani laureati under 35.

"Con questa misura mettiamo a disposizione strumenti concreti per rafforzare l’occupazione stabile in Umbria, dando priorità a coloro che si trovano in condizione di svantaggio rispetto all’interazione con il mercato del lavoro" ha dichiarato l’assessore De Rebotti, sottolineando come il provvedimento sia pensato anche per promuovere un dialogo costante tra istituzioni, imprese e territori.

Una quota significativa delle risorse FSE+ è stata riservata all’inserimento delle persone con disabilità: il 15% del totale andrà infatti a coprire incentivi specifici per assunzioni e stabilizzazioni oltre le quote obbligatorie. Lo stesso vale per i giovani laureati, per i quali è previsto un contributo massimo di 15.000 euro per ogni contratto a tempo indeterminato sottoscritto in ruoli che richiedano titoli universitari.

Più equità nel lavoro: strategia integrata e partecipata

Il disegno regionale punta a rafforzare una visione integrata delle politiche attive del lavoro, nella consapevolezza che l’inclusione sociale ed economica passa anche attraverso la stabilità contrattuale e il coinvolgimento diretto degli attori del territorio. "Il provvedimento assunto va sicuramente nel senso del sostegno alle imprese, ed è pensato per garantire maggiore equità ed opportunità di inserimento attraverso politiche attive efficaci e integrate" ha aggiunto De Rebotti. La concertazione tra enti pubblici, imprese e operatori del terzo settore viene indicata come elemento imprescindibile.

Un altro aspetto strategico riguarda la semplificazione delle procedure. Le imprese interessate potranno presentare domanda di accesso ai contributi a partire dal 25 agosto e fino al 31 dicembre 2025. Una finestra temporale ampia, pensata per garantire il massimo coinvolgimento e la pianificazione mirata delle assunzioni.

Un intervento necessario in un contesto di forte disparità di genere

L’avviso pubblico per il 2025 si inserisce in un contesto regionale ancora segnato da profonde disuguaglianze di genere. Secondo il rapporto "Le asimmetrie di genere nella società umbra", curato da AUR per la Consigliera regionale di Parità, il divario occupazionale tra uomini e donne è tornato a crescere, raggiungendo 17,2 punti percentuali nel 2023. Il tasso di occupazione femminile si ferma al 63,3%, contro l’80,5% degli uomini. Particolarmente penalizzate risultano le madri, spesso costrette a uscire dal mercato del lavoro a causa dell’assenza di servizi adeguati o della rigidità organizzativa.

In questo quadro, quindi, gli incentivi alle assunzioni varati dalla Regione rappresentano anche un passo concreto verso una maggiore equità.

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Giorgia Sdei
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