L’estate del Gubbio si preannuncia calda, non solo per le temperature ma soprattutto per le tante decisioni strategiche che il club di patron Sauro Notari è chiamato a prendere. La priorità assoluta in queste settimane resta la nomina del nuovo direttore sportivo, una figura centrale per la pianificazione della prossima stagione di Serie C, soprattutto dopo l’addio di Alessandro Degli Esposti, il dirigente che la scorsa estate costruì in extremis una rosa poi rivelatasi incompleta, condizionando pesantemente il lavoro di mister Roberto Taurino.
A guidare il casting per la scrivania sportiva c’è un nome che sta guadagnando quota giorno dopo giorno: Davide Mignemi, ex diesse rossoblù, già ben conosciuto in casa Gubbio e stimato dallo stesso presidente Notari. L’eventuale ritorno dell’ex dirigente del Campobasso rappresenterebbe una scelta di continuità e conoscenza del territorio, qualità fondamentali per evitare gli errori dello scorso anno.
Accanto a Mignemi, restano comunque vive le piste che portano a Mauro Leo e Andrea Grammatica, attuale DS del Team Altamura. Tre profili diversi ma accomunati da esperienze solide in Serie C e da una visione progettuale che potrebbe fare al caso del Gubbio, chiamato a migliorare l’undicesimo posto in classifica della stagione appena conclusa, conclusa con l’eliminazione al primo turno playoff contro l’Arezzo (3-1 al “Città di Arezzo”).
Sul fronte calciatori, il nome più caldo è quello di Giacomo Venturi, portiere classe 1992, arrivato a Gubbio nella scorsa estate dalla Casertana e autore di un campionato più che positivo. Stando a quanto riportato dai colleghi di "TuttoC", l’estremo difensore romagnolo è finito nei radar del Ravenna, club ambizioso che ha chiuso il girone D della Serie D al secondo posto, alle spalle del Forlì, e che ha tutte le intenzioni di costruire una squadra in grado di puntare subito alla promozione in C (in attesa di un eventuale ripescaggio).
Venturi conosce bene l’ambiente giallorosso: ha già indossato la maglia del Ravenna dal 2016 al 2019, vincendo un campionato di Serie D e disputando poi due buoni tornei in Serie C prima del trasferimento alla Reggiana. Il suo ritorno in giallorosso sarebbe visto come un valore aggiunto non solo in termini di affidabilità tra i pali, ma anche per il legame con la tifoseria e con la piazza.
Ma c’è un ostacolo, grande e concreto, che il Ravenna dovrà superare: il Gubbio al momento non ha alcuna intenzione di privarsi del suo numero uno. Venturi, in questa stagione, ha collezionato ben 39 presenze tra campionato, Coppa Italia e playoff, subendo 44 reti ma risultando spesso decisivo con parate importanti e un’abilità nel gioco con i piedi fondamentale per lo stile di gioco impostato da Gaetano Fontana. Il tecnico calabrese ha trovato in lui il portiere ideale per il suo calcio di costruzione dal basso, ed è difficile pensare che ne possa fare a meno senza una valida alternativa già pronta.
Il mercato del Gubbio entra quindi in una fase delicata, dove ogni scelta potrà avere un peso specifico importante sul rendimento futuro. A differenza della scorsa stagione, questa volta il presidente Notari ha ribadito la volontà di non voler ripetere gli errori fatti: costruire la squadra all’ultimo momento significa compromettere la preparazione estiva e, di conseguenza, l’approccio al campionato.
Per questo motivo, la nomina del direttore sportivo dovrà arrivare entro metà giugno, così da garantire al nuovo dirigente il tempo necessario per valutare conferme e partenze, monitorare il mercato degli svincolati e muoversi con anticipo rispetto alla concorrenza. In Serie C, dove le risorse sono limitate e il tempismo fa spesso la differenza, partire bene può significare costruire una stagione di vertice.
All’orizzonte c’è anche il ritiro estivo, previsto per i primi giorni di luglio. Il Gubbio vuole arrivarci con almeno parte della rosa già definita, così da permettere al tecnico Fontana di lavorare fin da subito su automatismi e schemi, senza dover rincorrere gli eventi come accaduto l’anno scorso. In quell’occasione, la squadra venne completata solo negli ultimi giorni di mercato, lasciando lo staff tecnico con poco margine per integrare nuovi elementi.