Mercato in fermento in casa rossoblù. Dopo aver ufficializzato l’arrivo in prestito di Nicola Bagnolini, portiere classe 2004 chiamato a raccogliere l’eredità di Giacomo Venturi (passato all’Arezzo), il club eugubino mette a segno un altro colpo in entrata, sempre con la formula del prestito.
Si tratta di Alessandro Di Bitonto (foto As Gubbio 1910), difensore centrale nato a Modena nel 2005 di proprietà del Sassuolo. Il giovane talento approda al Gubbio con un trasferimento temporaneo fino al 30 giugno 2026, pronto a rinforzare la retroguardia rossoblù e a proseguire il suo percorso di crescita sotto la guida di un allenatore navigato come Domenico Di Carlo.
Ecco il comunicato ufficiale:
"As Gubbio 1910 comunica di aver acquisito dalla società Us Sassuolo Calcio a titolo provvisorio fino al 30 Giugno 2026 le prestazioni sportive del calciatore Alessandro Di Bitonto.
Nato a Modena l’ 8 Ottobre 2005, Di Bitonto è un difensore centrale cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Sassuolo.
Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nelle ultime due stagioni in Primavera 1 ha contribuito alla vittoria del campionato dello scorso anno e indossato in diverse gare la fascia di capitano in questa stagione che ha visto il Sassuolo vincere la Supercoppa e arrivare fino alla semifinale scudetto.
Ad Alessandro il più cordiale benvenuto nella famiglia rossoblù".
Una mossa che conferma la strategia del patron Sauro Notari, deciso a partire dagli under per costruire una rosa competitiva, mixando entusiasmo e freschezza a elementi di esperienza. Un percorso che punta a non ripetere gli errori della scorsa stagione, chiusa con più ombre che luci e con una rosa apparsa incompleta già dal ritiro estivo.
Parole chiare che raccontano un percorso di crescita costante. Di Bitonto ha messo insieme 29 presenze e 1 gol tra campionato Primavera 1, Supercoppa, Coppa Italia Primavera e Fase Nazionale. Numeri importanti per un classe 2005 che a soli 19 anni ha già un bagaglio di leadership non indifferente.
Per Di Bitonto si tratta della prima vera esperienza nel calcio dei “grandi”. Passare dalla Primavera 1 alla Serie C non è un salto banale: serviranno determinazione, spirito di adattamento e la capacità di imparare in fretta. Da questo punto di vista, Gubbio rappresenta la piazza ideale. Una realtà che ha sempre puntato sui giovani e che sa aspettarli, valorizzarli e responsabilizzarli.
In panchina, poi, c’è Domenico Di Carlo, un tecnico esperto che sa lavorare con i ragazzi. L’ex Chievo, Vicenza e Cesena ha accettato la sfida di riportare entusiasmo e solidità in una piazza che vive di passione ma che chiede continuità di risultati. E un giovane come Di Bitonto, con la sua freschezza, potrà trovare l’ambiente giusto per imparare e misurarsi con attaccanti di categoria.
L’arrivo di Di Bitonto segue quello di Bagnolini e conferma la rotta della società: prima completare la quota under, poi inserire tasselli di esperienza. Un piano che risponde anche alle esigenze regolamentari della Serie C ma che, se ben gestito, può rivelarsi un punto di forza.
D’altronde il vivaio del Sassuolo, da cui arriva Di Bitonto, è una garanzia di qualità. Lo testimonia il percorso della Primavera neroverde, capace di vincere lo Scudetto 2023-2024, aggiudicarsi la Supercoppa e sfiorare un bis quest’anno, fermandosi solo in semifinale ai calci di rigore contro l’Inter. Di Bitonto, in quell’avventura, ha recitato un ruolo da protagonista, mettendo minuti e personalità nelle gambe.
Intanto, il Gubbio continua a lavorare per allestire la rosa da mettere a disposizione di Di Carlo già a partire dal ritiro. Ad oggi, esclusi i giovani della Primavera che saranno aggregati, sono sedici i giocatori a disposizione. Tra le operazioni già definite, c’è il ritorno di Roberto Pirrello, centrale classe 1996 rientrato dal prestito al Padova, con cui ha vinto il girone A di Serie C ma ha trovato poco spazio. Da valutare ora se resterà a Gubbio o se sarà girato altrove.
Non sono mancati anche gli addii: ha salutato Alessandro Tozzuolo, difensore classe 2002 che non ha rinnovato il contratto ed è ora svincolato. E sul fronte uscite ci sono situazioni ancora aperte: Francesco Corsinelli e Gabriele Rocchi, rispettivamente terzino destro e difensore centrale, sono finiti nel mirino di diversi club, ma la dirigenza per ora ha blindato i suoi pezzi pregiati. “Non sono cedibili”, ripetono dalle stanze di via Parruccini.