22 Jun, 2025 - 14:00

Gubbio, Tajani: "La pace si costruisce anche se sembra impossibile"

Gubbio, Tajani: "La pace si costruisce anche se sembra impossibile"

"Da questo luogo che ricorda uno degli eccidi più feroci della Seconda guerra mondiale, parte un messaggio che deve darci forza. La pace si costruisce ogni giorno, anche quando sembra impossibile": parole forti, rivolte alla speranza di pace, quelle che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato al termine della cerimonia al Mausoleo dei 40 Martiri di Gubbio.

Gubbio, Tajani: "Pace? Non bisogna arrendersi"

Dopo le parole del portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi, arrivano da Gubbio le dichiarazioni del ministro degli esteri Antonio Tajani: "Vediamo gli avvenimenti in Ucraina, in Medio Oriente, ma anche in Sudan, dove gli innocenti continuano a morire. Non bisogna arrendersi, dobbiamo continuare a far prevalere la voce della diplomazia".

"La storia ci dice - ha sottolineato Tajani - che l'uomo non impara abbastanza: la cattiveria prevale spesso sulla bontà. Ma la pace non è solo affare della politica, è una scelta che riguarda ogni essere umano".

Ministri in una videoconferenza straordinaria

Antonio Tajani, infatti, avrebbe dovuto partecipare a un incontro in piazza a Gubbio. Il ministro degli esteri, invece, in mattinata ha partecipato alla riunione straordinaria in videoconferenza, convocata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell'intelligence, dopo l'attacco americano in nottata ai siti nucleari iraniani.

"Il raid americano ha apportato un danno enorme alla produzione dell'arma nucleare iraniana - le parole del Vicepremier Tajani - Auspichiamo che ora Teheran si sieda al tavolo dei negoziati e si giunga alla de-escalation. In questo momento ci occupiamo seriamente della sicurezza degli italiani nella regione. Si sta facendo tutto il possibile per far partire i connazionali che lo vogliono il prima possibile: da Sharm el Sheik parte un volo con i connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv".

"Il bombardamento degli USA - ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso dell'edizione straordinaria del Tg1 - cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande e anche da parte dell'Iran c'è da aspettarsi una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani. Era chiaro che il sito nucleare di Fordow fosse il punto di interesse principale di Israele, perché centro del programma nucleare iraniano. Israele non aveva le capacità per colpire in modo significativo questo sito, sotto 90 metri di roccia. Per questo sono intervenuti nella notte bombardieri americani che hanno la capacità di penetrazione sottoterra più elevata al mondo". 

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Emanuele Landi
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