Terza uscita stagionale per il Gubbio, che continua la sua preparazione estiva sul campo del “Beniamino Ubaldi” con un pareggio per 1-1 contro la Vigor Senigallia, formazione marchigiana di Serie D. Dopo le prime due amichevoli convincenti, i rossoblù di mister Mimmo Di Carlo confermano solidità e organizzazione. Come spesso accade in fase di ritiro, il risultato conta fino a un certo punto: ciò che conta davvero è la crescita di una squadra che, giorno dopo giorno, si compatta intorno alle idee del suo allenatore.
Il Gubbio si è presentato con una chiara identità tattica: verticalità nella costruzione, aggressione alta in fase di non possesso, blocco difensivo ordinato. La conferma più concreta? Appena un gol subito in tre amichevoli. Non solo: anche i nuovi innesti si stanno integrando, come Costa dalla Virtus Entella e Niang dal Modena, già utilizzati contro la Vigor.
La prestazione del Gubbio ha mostrato buoni segnali, ma anche margini di miglioramento, come evidenziato dallo stesso tecnico.
Sulla crescita della squadra:
"A sprazzi abbiamo fatto delle buone giocate, ci manca il riempimento dell'area di rigore in certi momenti. L'atteggiamento della squadra è positivo, abbiamo cercato la profondità in alcuni momenti, qualche volta tra gli spazi siamo riusciti a giocare contro un avversario di buon livello. È stata una partita meno intensa rispetto alle altre uscite anche perché gli avversari hanno dato qualcosa in più, ma siamo nel ritiro".
Una lettura onesta e costruttiva, in linea con quanto si è visto sul campo. Di Carlo sta cercando di trasmettere al gruppo la volontà di comandare la partita, di essere protagonisti nella costruzione del gioco. Nonostante qualche assenza e la fatica tipica del periodo, il Gubbio sta rispondendo con spirito e partecipazione.
Sulle due settimane di ritiro:
"Nonostante le tante defezioni, mi piace l'atteggiamento della squadra, di voler comandare e voler costruire la partita, di essere padroni. Vorrei che fosse più rapido, con delle giocate più veloci, anche se sappiamo che al 31 luglio non possiamo ancora averla. La mentalità è giusta, dobbiamo lavorare e con il tempo miglioreremo".
Parallelamente al lavoro sul campo, la società è attivissima anche sul mercato. Il direttore sportivo Mauro Leo è in piena attività: a centrocampo sono arrivati Costa e Niang, mentre sul fronte cessioni si attendono solo le firme per gli addii di Corsinelli, promesso sposo del Ravenna, e di Rocchi, diretto alla Casertana. È già definita invece la partenza di Bolletta, passato al Giugliano a titolo definitivo. Proprio sulle uscite, mister Di Carlo ha voluto chiarire la posizione del club.
Sui movimenti di mercato e le partenze di Corsinelli e Rocchi:
"Quando sono arrivato a Gubbio, sapevamo insieme alla società quale era il nostro percorso, lo abbiamo quasi completato. Dalla settimana prossima avremo la squadra più completa, come era prefissato. Non sono preoccupato: prima arrivano i giocatori, meglio è, per costruire la squadra che vogliamo avere. Sono andati via due giocatori importanti, arriveranno dei giocatori altrettanto forti. Abbiamo due o tre profili per ruolo sul taccuino. Bisogna andare a prendere quei giocatori che servono per mettere a posto la squadra: due giocatori importanti sono andati via, due importanti arriveranno".
Sul reparto offensivo e l’eventuale arrivo di una punta:
"Dispiace per gli infortuni di Ghirardello e Tommasini, è un po’ la problematica di questo ritiro. Abbiamo quattro attaccanti: abbiamo scoperto un attaccante che può fare bene da punta come Spina, sta crescendo Di Massimo. Ovviamente poi aspettiamo sia Tommasini che Ghirardello, che sono due attaccanti di spessore".
Nonostante gli infortuni, l’allenatore prova a valorizzare le alternative. Spina, schierato come attaccante, si sta rivelando utile. Di Massimo cresce e i titolari rientreranno presto. Ma non è escluso un nuovo innesto anche in avanti, in caso di necessità.
La sensazione, al termine di queste prime due settimane di lavoro, è che il Gubbio stia costruendo una struttura solida, con basi tecniche chiare e una mentalità competitiva. La mano di Di Carlo è evidente: squadra corta, attenta, che prova a verticalizzare e non si accontenta mai del minimo.
L’atteggiamento è la chiave di volta. E Di Carlo lo sa bene: "Mi piace la voglia di comandare la partita, la volontà di migliorarsi. Questo è lo spirito giusto".
In attesa del primo impegno ufficiale in Coppa Italia contro il Latina, il Gubbio si gode una preparazione ordinata, una rosa che sta per completarsi e una guida tecnica solida. Il cantiere è ancora aperto, ma la direzione è quella giusta.