22 Sep, 2025 - 14:25

Gualdo Tadino, sventata truffa da 25mila euro dal personale di Poste Italiane

Gualdo Tadino, sventata truffa da 25mila euro dal personale di Poste Italiane

Il personale dell’ufficio postale di Gualdo Tadino centro ha sventato una truffa ai danni di un uomo residente in provincia di Perugia. L’uomo, contattato telefonicamente dal presunto truffatore, si era recato presso l’ufficio postale per effettuare un bonifico da 25mila euro. 

Gualdo Tadino, dipendenti dell'ufficio postale bloccano bonifico da 25mila euro

Un bonifico da 25mila euro effettuato che, secondo il raggiro, gli sarebbe stato accreditato per errore e che avrebbe dovuto restituire. Il personale, insospettito dalla richiesta anomala, ha effettuato approfondite verifiche, riuscendo a identificare il tentativo di frode e bloccando l'operazione.

I truffatori scelgono vari modi per attuare azioni fraudolente - dichiara la responsabile Fraud Management Centro Nord Alessandra Mariotti - Uno di questi è il contatto telefonico che utilizzano per manipolare il cliente facendo credere di essere operatori di Poste Italiane. In questo caso i clienti devono rivolgersi subito al personale di Poste, che è stato debitamente formato a riconoscere eventuali raggiri ed è preparato ad attuare le necessarie misure di protezione. La segnalazione di richieste inusuali, come quella registrata a Gualdo Tadino, è strategica per intercettare le frodi e stopparle sul nascere” .

Stop alle truffe, i consigli di Poste Italiane

Non solo, quindi, esiste il caso delle truffe "del finto maresciallo" ma anche altri tipologie di reato pensate dai malviventi. Lo scorso anno, recitano i dati di Poste Italiane, con la collaborazione tra i dipendenti e i clienti, è stato sventato il 63% dei tentativi di truffa registrati. 

Poste Italiane, attraverso un vademecum, ha indicato alcuni consigli per evitare truffe:

  • Riconoscere la provenienza di email, sms e telefonate fraudolenti
  • Fare attenzione alle proposte vantaggiose e alle promesse di denaro o guadagni facili
  • Verificare le pagine web su cui si effettuano i propri acquisti
  • Usare cautela nella gestione di dati, informazioni e documenti personali
  • Mantenere software e password aggiornati

A Firenze, la nuova tipologia di truffa: le "multe false" sulle auto 

Non solo questo genere di truffe perché in Italia a caos per le "multe false". La nuova pensata dei truffatori è quella di documenti che sembrano autentici, con tanto di numero di verbale e articolo violato del codice della strada, numero targa dell’auto, nome del verbalizzante e QRCode per il pagamento. Sono, però, multe false.

La truffa, dopo Pisa e il Catanese è arrivata a Firenze. “Sono arrivate alcune decine di segnalazioni - fa sapere il Codacons del capoluogo toscano - Abbiamo un po’ il primato di multe a livello nazionale, c’è un accanimento particolare da parte del Comune. I truffatori ne hanno approfittato. Per smascherarle, bisogna fare un po’ di attenzione, grafie e indirizzi spesso non corrispondono. È sempre meglio chiedere informazioni prima di pagare”.

Tali documenti sono completamente privi di validità giuridica - avvisa il Comune di Firenze - e non sono stati emessi dalla polizia municipale, trattandosi di un’attività fraudolenta finalizzata all’estorsione di denaro in maniera illecita”.

"Questi falsi verbali - spiega il Comune di Firenze - presentano alcune irregolarità che ne consentono il riconoscimento: Il verbale vero non riporta il giglio ma la dizione ‘Corpo polizia municipale Comune di Firenze’; quanto al numero del verbale, il carattere utilizzato è diverso per formato e dimensioni carattere (più grande nel falso); la sintassi del falso è più schematica ed organizzata in elenco; il carattere utilizzato per il numero di targa è diverso per formato e dimensioni carattere, è più grande nel falso); nel falso la violazione non coincide con l'articolo violato; i termini per il pagamento scontato nel falso sono indicati in 15 giorni anziché 5; per l'importo del pagamento scontato; il preavviso autentico è di maggiori dimensioni perchè riporta anche due qr code ed entrambi riconducono solo a PagoPA (trami te lettore appIO) mentre il falso è accessibile con un semplice lettore QRcode dello smartphone il quale apre una pagina web (allegata) che riproduce grossolanamente icone che richiamano PagoPA”. 

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Emanuele Landi
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