03 Sep, 2025 - 20:30

Terni, tenta la truffa del "finto poliziotto": arrestato 33enne dalla "Polizia vera"

Terni, tenta la truffa del "finto poliziotto": arrestato 33enne dalla "Polizia vera"

Un altro caso di truffa ad un anziano, con la tecnica del "finto poliziotto". In questo caso, però, il tutto non è andato secondo le idee dei truffatori. Il piano è stato smascherato dalla donna 85enne e il malviventi arrestato dalla "vera Polizia".

Terni, truffa a un anziano: il piano non riesce

Il tentativo di truffa sarebbe avvenuto sabato 30 agosto nella zona Fiori a Terni. Un’anziana di 85 anni era la vittima designata di questo tentativo criminale: contattata telefonicamente, con il solito refrain del “finto poliziotto”, la donna era stata avvertita che il nipote era stato arrestato e servivano dei soldi per aiutarlo.

Avvertito il figlio che vive con lei al piano di sopra, è stata chiamata la Polizia che ha bloccato un 33enne (M.S. le sue iniziali) di Napoli. Una pattuglia della DIGOS, guidata dal Vice Questore Marco Colurci, ha atteso i malviventi presso l’abitazione. Il presunto truffatore è stato arrestato per tentata truffa, una volta bussato alla porta.

L’uomo è stato condotto, su disposizione della Procura di Terni, alla Casa circondariale di Sabbione, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Dopo le procedure di rito, l’arresto è stato convalidato ed il GIP ha disposto, su richiesta della Procura, la custodia cautelare in carcere.

Truffa sventata, il plauso del Prefetto di Terni

Il Prefetto di Terni Antonietta Orlando ha espresso parole di apprezzamento per la brillante operazione della polizia di Stato, che dimostra “ancora una volta l’efficacia dell’azione delle forze di polizia e la rilevanza del coordinamento garantito in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dove il contrasto alle truffe, soprattutto quelle ai danni delle persone più fragili, rappresenta un tema costante di attenzione e approfondimento”.

L’appello dell’Arma ai cittadini del territorio ternano: “Non fidatevi, chiamate subito il 112”

L’Arma dei Carabinieri ha rinnovato l’appello alla popolazione, soprattutto agli anziani e ai loro familiari, a diffidare di chiunque si presenti con richieste di denaro per presunti incidenti o problemi legali.In nessun caso – ricordano i militari – viene richiesto denaro o gioielli per il rilascio di persone arrestate o fermate”. 

La Polizia di Terni nel comunicato stampa avverte sempre a “diffidare di telefonate sospette, a non consegnare denaro o oggetti di valore a sconosciuti e a contattare immediatamente il 112 in caso di dubbi”.

Assisi, tentò la truffa con un SMS: denunciato un 25enne già noto alle forze dell'ordine

Come detto, i tentativi di truffa si sono verificati a più riprese nel corso delle ultime settimane. La Polizia di Stato di Assisi, negli scorsi giorni, aveva denunciato un 25enne, residente fuori regione, per il reato di tentata truffa ai danni di un anziano. Il giovane aveva finto di essere la figlia.

In quel caso l'uomo di 86 anni di Assisi non era stato abbindolato e aveva permesso alle forze dell'ordine di denunciare il 25enne, già con dei precedenti, per una lunga serie di reati simili in tutta Italia. Aveva provato a far credere di essere la figlia del signore anziano tramite un SMS.

Il denunciante aveva riferito agli Agenti della Polizia di aver ricevuto un messaggio dove un soggetto ignoto, che si era finto sua figlia, gli diceva di aver rotto il telefono e che aveva urgenza immediata di soldi per riacquistarlo. La richiesta era di un accredito di 800 euro, da effettuare tramite bonifico al numero di conto corrente dallo stesso indicato. L’86enne, però, si era insospettito, e, dopo aver preso tempo, si era recato sul luogo di lavoro della figlia, la quale gli aveva confermato di non essere stata lei a richiedere il suo aiuto e che si trattava di un tentativo di raggiro.

Dopo aver presentato denuncia presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Assisi, le indagini portarono rapidamente all’identificazione del presunto autore della truffa, soggetto noto alle Forze dell’Ordine per via delle numerosissime denunce sporte nei suoi confronti, su tutto il territorio Nazionale (essendo residente in un'altra regione) per reati di truffa effettuati con le medesime modalità.

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Emanuele Landi
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