20 May, 2025 - 18:30

Giornata mondiale disturbi alimentari, in Umbria ne soffrono in 22mila: ossessione per dieta sana e forma fisica fra i disturbi più diffusi

Giornata mondiale disturbi alimentari, in Umbria ne soffrono in 22mila: ossessione per dieta sana e forma fisica fra i disturbi più diffusi

Il 2 giugno non è solo la Festa della Repubblica: per la salute pubblica è anche la Giornata mondiale di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare. Un tema che in Umbria assume connotati sempre più drammatici, con numeri in crescita e patologie in continua evoluzione. Secondo gli ultimi dati regionali, oltre 22mila umbri convivono con forme più o meno gravi di DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), inserendosi in un contesto nazionale che conta più di 3 milioni di persone in carico al Servizio sanitario.

Umbria, Giornata mondiale dei disturbi alimentari: le nuove forme di disagio tra i giovani

Anoressia e bulimia restano le patologie più note, ma negli ultimi anni sono aumentate le forme meno conosciute ma altrettanto pericolose come l'ortoressia, cioè la ricerca ossessiva di un'alimentazione sana, la vigoressia, ovvero l'eccessiva attenzione per la forma fisica. Ma non solo, aumentano i casi anche di diabulimia, che riguarda i pazienti diabetici di tipo 1 che omettono l'insulina per dimagrire, e del disturbo da alimentazione incontrollata, che si manifesta con grandi abbuffate non seguite da comportamenti compensatori e può comportare un aumento di peso fino all'obesità.

A spiegarlo è Laura Dalla Ragione, psichiatra, docente del Campus biomedico di Roma e direttrice del Numero Verde "SOS Disturbi alimentari" 800180969 istituito a Todi. "Chi lavora nel campo dei disturbi alimentari si è trovato negli ultimi anni a dover combattere contro un potentissimo fattore di diffusione del disturbo: i social media", afferma. "Oggi" - aggiunge - "i canali attraverso cui ragazzi e ragazze possono attingere a informazioni riguardo a metodi pericolosi per perdere peso sono moltiplicati a dismisura". 

Ma non è solo questo. La psichiatra evidenzia come siano alla portata di tutti "app per il conteggio calorico o il dispendio energetico" e che anche il "semplice utilizzo dei social media ha un'influenza sull'autostima e contribuisce a cambiare l'immagine corporea di chi ne fa uso, determinando un aumento di sintomi depressivi, l'interiorizzazione di ideali di magrezza, pratiche di monitoraggio del corpo. Il tempo trascorso sui social media e lo sviluppo di disturbi alimentari appaiono quindi fortemente correlati".

In Umbria la rete dei centri DCA (da Umbertide a Città della Pieve) fornisce supporto psicologico e terapeutico. Eppure i numeri raccontano di una realtà ancora sommersa: i casi rilevati sono solo la punta dell'iceberg, mentre il 30% dei pazienti ha meno di 18 anni. Non solo: un giovane su cinque è maschio, segnale che i disturbi alimentari non sono più appannaggio del solo universo femminile.

Todi in prima linea: torna l'Amati Festival per informare e prevenire

Dal 31 maggio al 2 giugno, Todi ospita la seconda edizione dell'Amati Festival, evento simbolo della mobilitazione umbra contro i disturbi alimentari. Talk, concerti, spettacoli e testimonianze animeranno il centro storico grazie all'impegno dell'associazione "Mi Fido di Te" e della rete DCA dell'Asl Umbria 1. L'iniziativa si fonda sull'eredità del Centro Palazzo Francisci, la prima struttura pubblica italiana ad affrontare i DCA come emergenza sanitaria oltre vent'anni fa.

L'organizzazione, che si avvale del patrocinio del Comune, nasce dalla cooperazione tra realtà di eccellenza che vedono il Centro di Palazzo Francisci antesignano nel settore, prima struttura pubblica in Italia ad aver focalizzato, oltre vent’anni fa, l’emergenza e ad aver messo a punto buone pratiche divenute punto di riferimento a livello internazionale. Ora questa nuova idea, quella di una manifestazione ludica e ricreativa, all’insegna dell’inclusività, è finalizzata a sensibilizzare la comunità ma specialmente le fasce più giovani su tematiche rispetto alle quali l’informazione non è ancora sufficiente.

Samanta Togni confessa di aver sofferto di disturbi alimentari e avverte: "Non è quasi mai una questione solo estetica"

Anche il mondo dello spettacolo scende in campo. Samanta Togni, ballerina e conduttrice umbra, ha raccontato la sua battaglia contro i disturbi alimentari: "Ero arrivata a pesare 44 chili, ma non mi vedevo abbastanza magra, mi guardavo allo specchio e dicevo: 'Ancora un pochino'. Non avevo più il ciclo, contavo le calorie". E confessa di essere riuscita a superarli grazie alla tenacia della madre "che mi accompagnava dai dottori e mi ha fatto capire che non era la direzione giusta".

Ma soprattutto avverte: "Bisogna capire cosa c'è dietro, perché non è quasi mai una cosa semplicemente estetica". Un messaggio forte, che testimonia quanto sia importante riconoscere in tempo i segnali del disagio e chiedere aiuto.

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Giorgia Sdei
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