09 Sep, 2025 - 09:01

⁠Gecko Fest, al via il crowdfunding per realizzare il TTU - Teatro della Terra d’Umbria

⁠Gecko Fest, al via il crowdfunding per realizzare il TTU - Teatro della Terra d’Umbria

A Spina di Marsciano il panorama diventa scena e la scena diventa casa. Il Gecko Fest 2025 – un’edizione‑ponte battezzata “Prima della Prima” – ha presentato al pubblico il TTU, il Teatro della Terra d’Umbria: non un semplice luogo di spettacolo, ma un dispositivo culturale che scava nel territorio e lo trasforma in palcoscenico. In un anfiteatro naturale tra Spina e Sant’Apollinare, dove il profilo delle colline disegna una platea, prende forma un progetto pensato per far dialogare natura, arte e cittadinanza.

L’idea è firmata dall’associazione Spin‑A Enhancing People con il sostegno del Comune di Marsciano e parte, da subito, con una campagna di crowdfunding dedicata ai primi interventi strutturali.

Gecko Fest 2025 e il crowdfunding per il Teatro della Terra d'Umbria

Il TTU nasce per essere un luogo vivo, aperto e modulare: teatro, musica, cinema, residenze artistiche, laboratori per le scuole e un’aula verde per osservare la natura, tutto all’interno di uno spazio che rispetta e valorizza il contesto.

La presentazione al Gecko Fest ha messo subito a fuoco il taglio del TTU - Teatro della Terra d’Umbria. Il talk “La cultura che disegna il paesaggio” ha aperto la due giorni, ragionando su come arte e tutela ambientale possano camminare insieme. Le immagini di Matteo Berlenga con “Da quassù la Terra è bellissima” hanno trasformato il cielo in schermo e il colle in platea, mentre “Nella testa del dragone” ha guidato il pubblico in un viaggio tra Cina e Umbria, mettendo in dialogo geografie lontane.

L’“Animato concerto” di Andrea Rellini e Giada Fuccelli ha unito musica e proiezioni in un’esperienza sotto le stelle; a chiudere, la proiezione del documentario “Nella pelle del drago”, che ha rilanciato l’idea del paesaggio come narrazione condivisa.

Il sostegno del Comune di Marsciano

Il progetto è anche un patto con la comunità. Lo ha ribadito il sindaco di Marsciano, Michele Moretti: “Le sfide ci motivano" – ha dichiarato - "Questo progetto è un’opportunità per riscoprire il nostro territorio e trasformarlo in un punto di riferimento culturale regionale". 

Moretti ha inoltre annunciato l’avvio di una raccolta fondi per perfezionare il progetto del Teatro della Terra d’Umbria e ha invitato tutti a fare la propria parte. Un appello che mette al centro la coprogettazione dal basso e un utilizzo condiviso dell’area, di proprietà comunale, recuperata come teatro a cielo aperto.

Un appello che mette al centro la coprogettazione dal basso e un utilizzo condiviso dell’area, di proprietà comunale, recuperata come teatro a cielo aperto.

TTU, scuole e biodiversità: il festival come aula all’aperto

Il Gecko Fest è poi proseguito lungo la via Orvietana, in un trekking culturale che ha avuto una grande partecipazione e ha intrecciato passi, racconti e ascolti. Tra dialoghi sonori dedicati ai più piccoli, letture che attraversano i versi umbri e degustazioni incentrate sulla biodiversità locale, il TTU -  Teatro della Terra d’Umbria ha mostrato la sua vocazione didattica: diventare un laboratorio a cielo aperto, dove la pratica artistica incontra l’educazione ambientale. L’obiettivo è mettere in rete associazioni, scuole e operatori culturali, così che il “teatro della terra” si strutturi come un’infrastruttura permanente di welfare culturale.

Teatro della Terra d’Umbria: crowdfunding in corso per renderlo realtà

La raccolta fondi è il primo mattone di questo percorso. Sostenere il TTU significa contribuire a un modello di fruizione sostenibile, capace di attirare pubblico e produzioni senza snaturare il paesaggio. Le risorse saranno destinate ai lavori iniziali e alla programmazione di attività pensate per tutte le età. L’Umbria, che da sempre fa del rapporto con la natura un tratto identitario, trova così in Spina un nuovo presidio di cultura contemporanea: un teatro che nasce dalla terra, parla di radici e guarda lontano, con l’ambizione di diventare un riferimento per l’intera regione.

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Giorgia Sdei
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