Un’immagine vale più di mille parole. E la pensa così anche Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni che nelle scorse ore dal suo profilo Instagram ha pubblicato un carosello composto da un video e alcune foto inviategli dai cittadini residenti tra i quartieri di Prisciano e Borgo Bovio, a ridosso degli impianti delle acciaierie.
Le immagini si commentano da sole, Bandecchi scrive soltanto una didascalia: “Prisciano e Borgo Bovio. Serve un salto di qualità. Regione, Arpa e Asl si debbono svegliare dal torpore prima che qualcuno diventi cattivo cattivo. La politica sta sopra a tutto per me, ma deve meritarselo questo podio“.
Prisciano e Borgo Bovio: “Acciaio sì ma con i ternani vivi”
Il video e le immagini sono ripresi in notturna. Al buio la questione polveri appare in tutta la sua gravità, perché se durante il giorno è meno evidente, di notte quelle fumate bianche si stagliano contro l’oscurità e mostrano per intero come sta realmente la situazione.
L’urgenza riguarda i quartieri di Prisciano e Borgo Bovio funestati da un inquinamento che raggiunge livelli sempre più pericolosi a causa della presenza dell’impianto siderurgico di AST Arvedi. In particolare della Tapojarvi, la multinazionale finlandese incaricata da AST di recuperare le scorie dei processi di lavorazione, spandendo nell’aria polveri inquinanti dall’alto contenuto di nichel oltre a causare vibrazioni.
Il sindaco parla chiaro: “Grazie ai cittadini che mi documentano. Acciaio sì ma con i Ternani vivi. Comincio ad innervosirmi“. E in tanti commentano chiedendogli di intervenire duramente su una situazione che si trascina da decenni e che sta causando gravi danni alla salute pubblica.
I cittadini di Terni: “Per favore, faccia qualcosa”
I ternani si rivolgono al sindaco per un intervento risolutivo sul fronte inquinamento, una questione che non può più essere rimandata e che in estate, complice il caldo e la mancanza di precipitazioni, va incontro a un ulteriore aggravamento.
“Finalmente qualcuno che batte i pugni e non si piega!“, “I più preferiscono chiudere gli occhi”, “La prego si arrabbi, sono decenni che la gente a Terni muore di tumore a causa di quella fabbrica di morte“, “Non si può continuare così sulla pelle della gente” sono solo alcuni dei commenti di tanti ternani e ternane che non ce la fanno più. E c’è anche una una mamma che scrive, una signora che è stata costretta a cambiare casa per evitare che i figli piccoli respirassero l’aria inquinata del quartiere. Perché l’inquinamento non risparmia nessuno.
Polveri a Borgo Bovio e Prisciano: Bandecchi in prima linea
Il problema dell’inquinamento a Terni Est appare una assoluta priorità per la giunta Bandecchi. Il sindaco in più occasioni è intervenuto, anche personalmente, confrontandosi con il “Comitato Prisciano Terni Est“. Non esistono certamente soluzioni semplici a una questione estremamente complessa e stratificata. Per chi guardasse Terni dall’alto è evidente l’estensione dell’impianto siderurgico che occupa una porzione notevole proprio all’interno della città ponendo inevitabilmente la questione della convivenza tra le attività produttive e il tessuto cittadino.
L’amministrazione Bandecchi dal suo insediamento si è mostrata molto attenta ad ascoltare le istanze dei residenti e sta intervenendo concretamente per garantire ai cittadini una migliore vivibilità della zona a ridosso degli impianti. L’ultimo capitolo in ordine di tempo è la diffida anti vibrazioni che proprio sabato scorso il Comune di Terni ha recapitato alla già citata Toparjavi. L’azienda finlandese ha tempo fino al 23 luglio per attuare gli interventi atti a limitare l’emissione di vibrazioni in fascia notturna. In caso contrario ne verrà disposta la chiusura nella fascia 23-7.